Rivale, Strada, mini-Panigale…
Ai musicofili incalliti, la parola inglese “rumours” farà subito pensare a un celebre album dei Fleetwood Mac, uscito nel febbraio del 1977. Parola traducibile in “voci, bisbigli”. Voci che aleggiano nell’aria e si diffondono fino a creare quelle che solitamente chiamiamo “indiscrezioni”. Tipo il fatto che MV Agusta avrebbe brevettato il nome “Rivale”, mentre il gruppo Piaggio avrebbe scelto il nome “Strada” (come del resto la stessa Husqvarna, per una sua nuova monocilindrica che però è stata presentata come “Concept Strada”) per un futuro modello Moto Guzzi. Ma il sempre vivace e carezzevole vento del gossip parla anche di una versione in minor della Ducati Panigale…Ma procediamo con ordine.
Attorno al suo nuovo, formidabile motore tricilindrico da 675 cc, come sappiamo, MV ha già realizzato due notevoli prodotti: la supersportiva F3 e la naked Brutale 675, che molti amano definire affettuosamente “Brutalina”. Ovvio che costruire un motore rappresenti un investimento importante per un costruttore, in particolare in un periodo nefasto come questo che sembra non finire mai, e a maggior ragione se parliamo di MV Agusta, il cui blasone è arcinoto ma che certamente non è ancora in grado, purtroppo, di vantare numeri di produzione altisonanti. Ma con le due novità citate, proposte a prezzi decisamente competitivi a Schiranna sono certi di aver colpito nel segno, in particolare con la piccola Brutale. Ma quando si costruisce un motore nuovo, è logico che un costruttore pensi a piazzarlo su una gamma abbastanza allargata. E se le supersportive attualmente non sono più moto da grandi numeri (anzi, il mercato è un vero disastro per le velocissime carenate coi mezzi manubri), e le case le costruiscono ancora principalmente per motivi di prestigio, è logicamente con le moto più versatili – e meno costose - che si cerca di recuperare in fatturato. Come ci era stato fatto intendere in una intervista di qualche mese fa a Giovanni Castiglioni e Massimo Bordi (rispettivamente AD e vice-Presidente di MV Agusta), è dunque ovvio che il nuovo tricilindrico “piccolo” sarebbe andato a finire anche su altri modello che possano attirare un’utenza allargata. Che dire, per esempio, di una motard tricilindrica, rivale (appunto: Rivale…) di Aprilia Dorsoduro 750 e Ducati Hypermotad 796 e 1100, ma con una buona manciata di cavalli in più?
Moto Guzzi Strada: che moto potrebbe essere mai? Può venire in mente un ulteriore modello della gamma piccola, quella col V2 da 750 cc recentemente aggiornato, che abbiamo visto allo scorso Eicma, magari in configurazione GT, tipo una piccola Norge. Oppure i boss di Piaggio si son decisi a metter finalmente mano a uno dei tre gagliardissimi prototipi che Pierre Terblanche e Miguel Galluzzi hanno realizzato per il salone milanese del 2009? Ricordate? Erano la V12 LM (iniziali di LeMans), la “motardona” V12 X, ma, soprattutto, la bellissima naked V12 Strada, appunto, forse la più verosimile delle tre, anche perché dotata di sella biposto e, diciamolo, più vicina alla realtà. Sarebbe bello vederla prodotta, possibilmente il più fedele possibile alla concept originaria. Magari con il nuovo V2 1400 visto sul prototipo della futura California…Sarebbe bello, ma a che prezzo, coi tempi che corrono? Però Moto Guzzi dispone anche di una versione da 850 cc del suo tetragono V2: perché non usarlo anche qui?
Ma non corriamo troppo, vedremo se e quando il prodotto verrà finalizzato.
E passiamo a Ducati, che ha creato un capolavoro assoluto come la Panigale 1199. Presentando, quasi contemporaneamente, la versione Evo della 848, il che farebbe legittimamente presumere che questo modello sia in via di pensionamento. Conoscendo gli amici bolognesi, è dunque logico pensare a una prossima versione in minor della nuova superbike Ducati, che potrebbe essere….una 899? O magari, come sostengono gli inglesi di Visordown, un 799, con cilindrata effettiva di 750 cc, più appetibile come prezzo e attraente per chi volesse magari correrci nel mondiale Supersport, dove anche la stessa MV dovrebbe entrare proprio quest’anno affidando la nuova F3 al team Alstare di Francesco Batta, pilota Luca Scassa. Sarebbe davvero bello rivitalizzare una classe un tempo appetitosissima e oggi davvero sottotono come la Supersport, con l’ingresso di due marchi italiani di prestigio, che magari stuzzicherebbero anche la stessa Triumph a ritornare in pista…
Dai, abbiamo fantasticato un po’ perché tutti noi siamo innamorati di moto, e anche in un periodo così grigio come quello che tutti stiamo vivendo, la possibilità di sognare non ce la può comunque togliere nessuno. Compreso il fatto di sognare che il mondo si riprenda da questa tremenda stasi, e che, di conseguenza, anche il motociclismo in generale torni a rivivere tempi migliori.
Moto Guzzi che rimpianti e nostalgia!!!
Penso di avere contribuito alla causa Guzzi e a dare lavoro,ora sono padre di famiglia con due figli e moglie a carico.Certe moto a quei prezzi me le posso solo sognare,posso solo soddisfare la mia passione con moto usate anni 70.
Negli anni 80 ero giovane e lavoravamo in 6 su 7 componenti famigliari.
Voglio dire che sono i giovani che possono fare muovere il mercato,ma se non sono di famiglie ricche e non hanno lavoro possono solo sognare e basta!
LAVORO AI GIOVANI!!
mi chiedo