Sicurezza stradale: l'impegno di Graziella Viviano per i motociclisti [VIDEO]
Al Motorbike Expo 2025, Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, una giovane motociclista deceduta nel 2018 a causa di un incidente provocato da radici mal gestite su una strada di Roma, ha raccontato la sua battaglia per un cambiamento significativo in favore dei motociclisti.
Dalla tragica perdita di sua figlia, Graziella ha trasformato il dolore in azione, diventando una delle voci più influenti in tema di sicurezza stradale per i motociclisti. La sua campagna ha portato a risultati concreti, come il dialogo diretto con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e lo stanziamento di 162 milioni di euro per l’installazione di barriere di sicurezza più sicure, dotate di fasce inferiori per proteggere i motociclisti.
Il nuovo Codice della Strada e i motociclisti come utenti deboli
Un passo avanti significativo è stato il riconoscimento dei motociclisti come utenti deboli nel nuovo Codice della Strada. Viviano ha sottolineato come le carreggiate sempre più strette e l’aumento di mezzi come monopattini elettrici creino situazioni di rischio maggiore per chi guida una moto. Tuttavia, il nuovo Codice introduce strumenti utili, come l'aggiornamento delle sanzioni e l'obbligo di modificare infrastrutture per una maggiore sicurezza.
Airbag, incentivi e dialogo con le istituzioni
Uno degli obiettivi principali di Viviano è promuovere l'uso degli airbag per motociclisti. Sebbene l'obbligatorietà di questi dispositivi possa sembrare prematura, propone la defiscalizzazione per incentivarne l'acquisto e invita le compagnie assicurative a premiare chi sceglie di proteggersi con riduzioni sui premi assicurativi. Graziella ha evidenziato come una maggiore collaborazione tra istituzioni, produttori e consumatori possa ridurre significativamente la mortalità sulle strade.
L'associazione "Sotto gli occhi di Elena"
Viviano ha fondato l'associazione Sotto gli occhi di Elena in memoria di sua figlia. L'obiettivo è duplice: sostenere i motociclisti e offrire supporto alle famiglie delle vittime della strada. "Elena aveva occhi verdi che portavano attenzione su ciò che non andava", racconta Graziella, spiegando come l’associazione si impegni a correggere storture del sistema e a garantire maggiore equità e sicurezza per tutti.