L'obbligatorietà e la defiscalizzazione degli acquisti per i dispositivi di protezione individuale passiva dei motociclisti è stato uno dei grandi assenti del nuovo Codice della Strada entrato in vigore poco più di un mese fa.

Parliamo di caschi, di abbigliamento dotato di protezioni, di paraschiena e dei sempre più diffusi airbag specifici per chi va in moto. Da sempre, anche noi di Moto.it abbiamo sollevato la questione appellandoci verso i vari governi che si sono succeduti sulla necessità di incentivare il più possibile dei sistemi di protezione rendendoli economicamente più accessibili.

Il tema è emerso anche ieri nel corso della riunione della Commissione Sicurezza dell'FMI, quando - intervenuto da remoto per un saluto ai partecipanti - il ministro Salvini si è detto attento e recettivo al tema: "La defiscalizzazione dei dispositivi di protezione rientra nel nostro impegno verso tutto ciò che, sulle strade, può portare alla diminuzione delle vittime e delle disabilità. Ed è, pertanto, da valutare".

Come ha poi tenuto a sottolineare il Presidente della FMI Giovanni Copioli: "ll ministro ha, inoltre, ricordato i diversi aspetti della collaborazione che ha portato Governo e Parlamento a recepire le istanze che la FMI, insieme ad ANCMA, ha presentato. Tra queste, vale la pena citare il riconoscimento dei motociclisti come utenti vulnerabili e la possibilità per i 125 cc di percorrere le autostrade nonché l'attesa del decreto per l’apposizione di dispositivi salva motociclisti sui guardrail".