Sidi: la propria storia in un libro
Ad un certo punto della vita è bene fermarsi e fare il punto della situazione per non rischiare di dimenticare ciò che si è creato col sudore nel corso degli anni. Così ha fatto Dino Signori, il quale nel libro “Dalla testa ai piedi” con il contributo del giornalista Pier Augusto Stagi ha ripercorso le tappe che hanno scandito la storia della Sidi Sport, l’azienda di calzature che l’imprenditore veneto ha costruito prima per gli atleti del ciclismo e successivamente per i motociclisti.
176 pagine ricche di storie e aneddoti d’altri tempi che fanno riflettere e sorridere per la genuinità e la determinazione che trasmettono, con le quali Signori ha cresciuto l’azienda di Maser assieme ai figli Daniele e Rosella diventata il punto di riferimento per aver realizzato gli stivali dei campioni della velocità, ad iniziare da Giacomo Agostini, e del fuoristrada tra i quali i mitici Joel Robert, Stefan Everts e Tony Cairoli.
Significativa è la prefazione scritta di pugno dall’imprenditore trevigiano. “C’è molto di me in questo libro, ma c’è molto anche di altri, che hanno fatto tanto per me e con me. Non c’è tutto, visto che la memoria non è più quella di una volta, ma anche un po’ perché per mettere dentro tutto forse un libro non sarebbe stato nemmeno sufficiente. È la mia storia, di bambino che sognava di diventare grande e di un grande che ha sempre lavorato con l’entusiasmo di un bambino. Ci sono la semplicità e la fame di quegli anni andati e l’eccitazione di un’Italia che aveva voglia di fare e ha fatto tanto. È un libro fatto di amici, che ho incontrato sulla mia strada. Molti dei quali mi hanno davvero dato una grande mano e molti, moltissimi, mi hanno anche donato il loro cuore.”
Ospiti d’eccezione della presentazione del libro i campioni del mondo Cairoli e Kiara Fontanesi e quello del ciclismo Michal Kwiatkowski, oltre ad altri atleti di prestigio come Francesco Moser, Maurizio Fondriest, Paolo Bettini, Michele Bartoli, Oscar Freire, Davide Cassani, Gilberto Simoni, Hubert Pallhuber, Paolo Savoldelli e l’australiano della Supersport Andrew Pitt.