UM Motorcycles: dagli USA, per i giovani
L’American Dream scavalca l’Oceano ed arriva in Italia: sbarca in anteprima assoluta ai Roma Motodays la gamma UM Motocycles, marchio nato a Miami, Florida, agli inizio degli anni 2000 e diventato in breve una realtà consolidata, con presenza in oltre 30 Paesi.
Mancava l’Italia, appunto: assenza colmata, ora, grazie alla collaborazione con Alberto Carpinelli, che ha dato vita alla UM Italia (www.umitalia.it), presente all’evento romano con una completa linea di prodotti, che uniscono emozione e tecnica, dedicata in modo specifico al pubblico più giovane.
Il design personale e l’aspetto imponente, da cilindrata ben maggiore rispetto al motore 125 che le muove, sono caratteristiche peculiari delle UM, che presentano dotazioni per portare ai massimi livelli il comfort di bordo, grazie alle selle in “ComfortGel”, al tachimetro intelligente SAM (Service Alert System), o al 360 Safety System, il sistema di luci laterali presente sulla Renegade Sport S per aumentarne la visibilità in tutte le condizioni di guida.
La gamma UM Motorcycles importata in Italia comprende diversi modelli: i più caratteristici sono senz’altro quelli della serie Renegade, con quattro versioni Cruiser e Scrambler, tutte equipaggiate con monocilindrico 125 cc, con cambio a 5 o 6 marce.
Sono la Commando, Commando Classic, Sport S e Scrambler, a chiarissima vocazione stradale, con grandi serbatoi, freni a disco, forcelle ipertrofiche, impianti di scarico cromati, borse di cuoio.
Insomma, come andare sulla Route 66, anche se poi si guida sulla Tuscolana.
Ma nel portafoglio UM c’è molto altro: spazio anche all’offroad, con la serie DSR “Dual Purpose”, declinata nelle varianti Enduro, Motard ed Adventure, sempre con motore 125 cc.
Sono la DSR EX, classica enduro, la supermotard DSR SM e la DSR Adventure TT, destinata ai percorsi dove l’asfalto cede il passo allo sterrato, al fango ed alla polvere.
Ultima annotazione, il prezzo: nessun modello della gamma UM Motorcycles supera i 4.000 euro, anzi sono ben sotto tale soglia.
Ed anche questa ci sembra un’ottima notizia.
Ma Derbi non e' un marchio piu' facilmente riconoscibile in Europa!