MOTO GUZZI NORGE 1200
Un altro tassello nel mosaico Moto GuzziChe la Norge avesse le carte in regola per ben rappresentare il marchio italiano, lo si era capito sin dalla presentazione al salone del Motociclo di Milano, dove i complimenti sulle vesti della nuova GT Guzzi, si erano sprecati.
Estetica moderna, senza esasperazioni e carene abbondanti senza sconfinare nel “troppo carico”, danno alla Norge un aspetto dinamico. Anche montando le borse laterali la moto non appare pesante.
Aggressivo e dai tratti decisi, il “muso” con quattro fari polielissoidali è la parte più caratterizzante di questa Guzzi, mentre dietro è facile riconoscere i tratti fondamentali della Breva 1100.
Anche la parte inferiore della carenatura non risulta “ingombrante”, e la possibilità di smontare il paragambe alleggerisce ulteriormente la sagoma.
Il ponte di comando con i tre quadranti analogici (contagiri – tachimetro – indicatore benzina) che si incastrano con il display LCD a matrice attiva è ben leggibile e si sposa perfettamente alle caratteristiche di “macina chilometri”.
Il pratico computer di bordo, che si può
- Il ponte di comando
comandare mediante due pulsanti sul blocchetto sinistro, offre al guidatore ogni genere di informazione.
La possibilità di regolare sia le leve al manubrio che quelle ai pedali, permette di personalizzare la posizione di guida. Tanta attenzione verso il pilota viene anche confermata dalla presenza della regolazione in altezza del parabrezza, che può essere manuale o elettrica a seconda delle versioni.
Considerando la destinazione di grande viaggiatrice, la lista degli optionals che la Moto Guzzi ha dedicato a questo nuovo modello è decisamente nutrita. Si va dal navigatore satellitare all’antifurto, dalle manopole riscaldate al kit portapacchi, senza scordare telo copri moto e abbigliamento dedicato (da sottolineare che molti di questi extra, sono di serie sulla versione top di gamma).
Passando a ciò che viene nascosto dalle vesti, la Norge si presenta come una vera Moto Guzzi: l’immancabile bicilindrico a v di 90° ha in questa versione da 1.151 cc una potenza dichiarata pari a 95 cv (66Kw) a 7.500 giri, con una coppia pari a 100 Nm a 5.800 giri.
La doppia accensione, vista la presenza delle due candele per cilindro, gli iniettori collocati direttamente sui collettori e la raffinata iniezione elettronica, consentono l’omologazione Euro 3 e contribuiscono a ringiovanire il motore.
Il cambio a sei rapporti, preso pari pari dalla Griso, è più “corto” rispetto a quello montato sulla Breva 1100 e aiuta a non perdere brillantezza anche a pieno carico e con passeggero a bordo.
Immancabile la trasmissione cardanica CA.R.C, il cardano reattivo compatto, particolare irrinunciabile per una gran turismo, visto che non necessita di manutenzione.
Il motore si accende prontamente, e come già avvenuto sulle ultime “creature” di Mandello, ha perso per strada un bel quantitativo di vibrazioni, anche al minimo.
Piccola nota dolente: il cavalletto necessita di “piede prensile” per essere chiuso.
Prime marce inserite in sequenza, e grande impressione! Impressione data dalla grande facilità con cui la Norge si fa guidare. Come successo in precedenza con la Breva e poi in un secondo tempo con la Griso, la Norge conferma la bravura dei tecnici di Mandello nel camuffare i chili. Più che in sella ad una GT di oltre un litro di cilindrata, con una carenatura importante, sembra di guidare una media dalle vesti succinte.
L’assetto volutamente votato al comfort, non sminuisce le caratteristiche di guida. Le sospensioni, infatti, incassano anche le sconnessioni più marcate, ma senza scomporre l’assetto. La sella, ampia e comoda, il parabrezza, che anche nella posizione inferiore, offre un’ottima protezione dall’aria, fanno venir voglia di macinare chilometri dopo chilometri. Non mi piace tanto quella particolare forma della carenatura inferiore (smontabile) che, oggi che si crepa dall’arsura, mi spara aria calda sulla parte interna della coscia…
Il bicilindrico, da parte sua, è un perfetto partner di viaggio. Fluido ma allo stesso tempo rapido a prendere giri (il cambio “corto” si sente…) è capace di girare basso, al limite dello spegnimento, senza mostrare segni di sofferenza, ma è anche pronto a mostrare i denti fino all’accensione della spia rossa che avverte il pilota che è consigliabile cambiare marcia.
La lunghezza della sesta è forse un po’ scarsa, vista la facilità con cui si accende la spia di cambio marcia anche con l’ultimo rapporto inserito.
Nella guida diciamo così…”sopra le righe”, ho notato una certa facilità del cavalletto a strisciare sull’asfalto (caratteristica anche della Breva…ma non doveva essere modificato!?) particolare che nella guida in coppia e con bagagli annessi, potrebbe risultare fastidioso. Provo allora a “pompare” leggermente la sospensione posteriore ma il pomello per la regolazione del mono, è celato da un coperchio che ne rende l’utilizzo abbastanza laborioso.
A prova di automobilista distratto, l’impianto frenante, con i due dischi da 320 mm anteriori ed il “mono” posteriore da 282 mm, coadiuvati da pinze Brembo, permette di tenere la Norge sempre sotto controllo. Nel caso in cui ciò non fosse possibile, ecco che a vigilare ci pensa l’ABS . Preciso nel funzionamento e tutt’altro che invadente, questo impianto si dimostra al top della categoria.
Quanto costa rientrare nel mondo delle GT con l’aquila sul serbatoio?
Dipende dalla versione. Si parte dai 13.500 € della “base”, fino ad arrivare ai 15.500 € della “top”. Considerando i prezzi della concorrenza…non c’è da gridare allo scandalo, anche tenendo conto dell’ottimo livello qualitativo delle ultime novità Moto Guzzi.
Pregi
Guida – Comfort – FrenataDifetti
Cavalletto laterale scomodo nella chiusura – Sesta marcia corta
la mia non vibra...e son contento.
Poi teniamo conto che sta moto il 90% delle volte non occorre mai spingerla sopra i 5000 giri. A 3000 giri/min. viaggio a 90 Km/h in statale
e a circa 4500 sono in autostrada in tutto relax a 125-130 Km/h.
Posso solo parlare bene della Norge, comoda per due,non stanca mai la guida,sempre gestibile e super affidabile. 400 Km di autonomia con un pieno e consumi tra i 17 e i 20 Km/litro. Manutenzione poco costosa e tantissima resa. Questo motore praticamente non si consuma mai grazie alla sua coppia di 10 Kgm a bassi giri.
In 32000 Km la moto non ha mai dato una noia e si e' sempre accesa al primo colpo. Ho sentito parlare da piu' parti di questo "calore" proveniente dal motore ma credo che sia un fatto di pura sensibilita' personale, come il giudicare la posizione in sella. Perche' personalmente questo calore io non lo mai avvertito nemmeno ad agosto, anzi posso dire che rispetto ad altri motori raffreddati ad aria i motori Guzzi a 2 valvole sono tra quelli che scaldano meno e non consumano nemmeno una goccia d'olio. E' un motore perfetto per viaggiare a lunghe percorrenze. E lo dice uno che si fa anche 14 ore consecutive in moto e 1200 Km in giornata prima di scendere dalla moto. Io la ricomprerei domani,ne sono rimasto molto sodisfatto.
Anche la Stelvio NTX e' una gran moto che nulla ha da invidiare alle concorrenti. Forse le vibrazioni segnalate nel commento sotto sono riconducibili ad una moto con una messa a punto non ottimale.
guzzi norge 1200