TEST NAKED

MOTO GUZZI V7 Classic

Salto nel tempo
- Una sigla mitica per una moto facile e dal prezzo abbordabile, adatta al neofita e a chi vuole riavvicinarsi alle due ruote

Una naked, la V7, Classic nel nome e nella linea. La nuova nata in casa Moto Guzzi riprende il nome della moto che tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta regalò molte soddisfazioni al marchio italiano.
Pur rappresentando, nelle intenzioni del costruttore, una riedizione della mitica V7, la nuova nata in quel di Mandello è in realtà una rivisitazione in chiave classica della Nevada da cui prende in prestito gran parte della meccanica. Il look nel complesso è piacevole, mentre i richiami alle Moto Guzzi di altri tempi sono mixati in modo equilibrato e rendono la V7 simpatica e piacevole allo sguardo sin dal primo istante.
Il bianco originale della V7 storica è stato sapientemente ripreso con l'utilizzo di un azzeccato effetto perlato, mentre della progenitrice, oltre al profilo del serbatoio e delle fiancatine, è stata ripresa la scritta Moto Guzzi bianca su fondo nero, al posto dell'aquila che capeggia sulle moto odierne.
Buono il livello delle finiture, cromature a profusione, anche se alcune sono in plastica e non in metallo, assemblaggi ben eseguiti e materiali di qualità, in parte giustificano il prezzo di 7.990 Euro (ma dal mese di giugno si dovranno aggiungere altri 300€). Considerando che la meccanica è completamente a vista, apprezzabile l'ordine e la cura con cui si è cercato di celare i cablaggi o cavi in genere.

Una naked, la V7, Classic nel nome e nella linea
Una naked, la V7, Classic nel nome e nella linea


Attore principale per presenza scenica e non solo (ma questo lo vedremo più avanti), il bicilindrico a V 90° di 750cc è lo stesso che equipaggia le sorelle Nevada e Breva. Alimentato da un impianto a iniezione elettronica, il twin lariano con i suoi 48 CV (quasi 49), pur senza far gridare al miracolo in un era di cavallerie esagerate, è brillante e allo stesso tempo fruibile, fonte di soddisfazione assicurata sia per il neofita che per il motociclista navigato. La coppia massima pari a 54,7 Nm è raggiunta a 3.600 giri/min, regime che soprattutto nell'uso cittadino permette di disporre di una buona quantità di cavalli subito disponibili.
Com’è facile aspettarsi da una moto di recente progettazione, la V7 Classic ottempera alla normativa Euro 3 in materia di inquinamento, particolare che sta particolarmente a cuore a numerose amministrazioni locali oltre che a numerosi motociclisti.

In sella
Una schiera di V7 ci attende al di fuori di un locale alla moda, location che ben si sposa con questa Moto Guzzi, che fa dell'aspetto fashion uno dei suoi punti forti. Memore della V7 del tempo che fu, la nuova appare decisamente diversa, non tanto nella personalità, quanto nelle dimensioni. L'anziana progenitrice era considerata una maxi-moto, con un motore che all'epoca rappresentava il top in fatto di cilindrata. Dimensioni imponenti e misure generose per ogni singolo particolare, ostentazione di robustezza e solidità, erano i capisaldi del progetto V7.
La nipote invece, appare compatta sui fianchi e snella di serbatoio. Sono cambiati i tempi e probabilmente anche i motociclisti. La V7 Classic vuole piacere sia a chi ha vissuto la stagione di fine anni sessanta da protagonista, sia a chi rivede in quegli anni e nelle moto del tempo quel non so che di romantico che fa molto vintage.
Amichevole da subito, la V7 Classic non potrebbe essere più facile e intuitiva. I 198 Kg in ordine di marcia (182 a secco) si portano a spasso senza problemi, mentre il bicilindrico, coppioso fin dai bassi è pronto e rapido a prendere giri. Inutile dire che è assolutamente controproducente tirare fino alla zona alta del contagiri, pena un affievolirsi del tiro ed un'impennata delle vibrazioni. Una sosta al semaforo serve ad apprezzare sia la posizione di guida e dei comandi in generale, sia la modesta altezza da terra della sella (80,5 cm) che farà la felicità di chi non raggiunge il metro e settanta di altezza.
Le leve al manubrio pur prive di regolazioni non pongono particolari problemi, semmai la discreta pesantezza della frizione alla lunga potrebbe infastidire.
La strumentazione, moderna nei contenuti, ma di aspetto decisamente old style, è composta da una coppia di indicatori analogici circolari (tachimetro e contagiri) all’interno dei quali sono contenuti due display che visualizzano conta km (totale e parziale), orologio e temperatura esterna.
Il modesto chilometraggio delle moto a disposizione congela temporaneamente il voto per quel che concerne il cambio, discretamente manovrabile anche se rumoroso e non proprio veloce negli innesti, e soprattutto i freni. L'accoppiata 320 mm e 260 mm si comporta in maniera onesta, anche se, in particolare per l'anteriore, lo sforzo da applicare alla leva non è dei più contenuti. Considerando i 49 km percorsi, ampi margini di miglioramento sono alla sua portata, perché un minimo di assestamento lo si deve tenere in considerazione.

Compatta sui fianchi e snella di serbatoio


Qualche passaggio veloce sullo sconnesso ed ecco che emerge un altro aspetto poco positivo della V7.
La coppia di ammortizzatori posteriori filtra poco e lascia alle terga del guidatore il resto del lavoro. Per cui se da un lato la taratura delle sospensioni posteriori permette un controllo e un comportamento apprezzabile sui fondi lisci, si deve scendere a compromessi sullo sconnesso. Da parte sua, la forcella Marzocchi da 40 mm si comporta in modo onesto. Smorza le sconnessioni senza che questo pregiudichi la precisione di guida con reazioni indesiderate.
La gommatura di dimensioni contenute (130/80 -17 il posteriore 100/90 -18 l’anteriore) consente di migliorare agilità e leggerezza di guida, ma un pneumatico posteriore moderatamente più dimensionato, oltre a rendere più attraente il posteriore della V7, pregiudicherebbe solo in parte la discesa in piega, ma regalerebbe una maggiore sensazione di appoggio.

Ritornati al campo base, parcheggio la V7 Classic e mentre con il tacco cerco la stampella laterale, noto che manca il cavalletto centrale, pratico non solo per l’ingrassaggio della catena (che qui non c’è), ma anche durante i piccoli lavori di fai da te. Sono cambiati i tempi e con essi i motociclisti, sempre meno avvezzi a sporcarsi le mani.


Pregi


Look - Facilità di utilizzo

Difetti


Sospensione posteriore rigida sullo sconnesso
 

  • Fabioio
    Fabioio, Cadoneghe (PD)

    Bravo!

    ascanio72 é cosi che si parla! Due Bauli laterali una tenda il materassino legato davanti e via! che io con il guzzi V35 Sto Girando ovunque e con morosa al seguito! Questa V7 è una Semplice MOTO!
  • ascanio72
    ascanio72, Pianiga (VE)

    MOTOGUZZI V7

    Non capisco, ma cosa vuole la gente?.
    Io la trovo una moto eccezzionale per girare il mondo, cardano, un bi cilindrico, manutenzione semplicissima, cavalli alla ruota più che validi.
    Una volta i veri globe trotter, giravano con delle moto talemte di m...
    Oggi se non si hanno i cv. l'estetca, se non fà figo all'happy h, nessuno la prende.
    Io viaggio in moto dal 2006 in due, in sella ad una TA, cavalli alla ruota 45..
    girando 1/3 dell'europa, 100mila km per l'esattezza ho fatto con la mia moto, dopo la sua immatricolazione e credetemi quei 7500euri me li stò godendo alla grande.
    Da moto turista, la trovo la moto totale, sterrato, asfalto, in due, carica come un somaro, coppia per tirarti fuori ogni dove e fuori dall'Italia, tanta, ma tanta ammirazione.
    Chi dice che è dura la frizione, la sella, o altro, gli rispondo: fatti 100mila km in mezzo al mondo e poi vediamo, se nò prenditi un motorino 50 e taci, oppure prenditi le varie mucche o che ne sò io, spendendo l'iradel signore.
    Ma se sei un motociclista vero, l'avrai capita e apprezzata ance solo sulla carta.
    Se avessi i soldi la prendrei, facendogli le dovute modifiche per viaggiarci come dico io.
    Scusate lo sfogo.
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Scheda tecnica

Moto Guzzi V7 Classic (2008 - 12)
  • Informazioni generali
  • Misure
  • Motore
  • Ciclistica
  • Batteria
  • Marca Moto Guzzi
  • Modello V7
  • Allestimento V7 Classic (2008 - 12)
  • Categoria Naked
  • Inizio produzione 2008
  • Fine produzione 2013
  • Prezzo da 8.050 - franco concessionario
  • Garanzia n.d.
  • Optional n.d.
  • Lunghezza 2.185 mm
  • Larghezza 800 mm
  • Altezza 1.115 mm
  • Altezza minima da terra 182 mm
  • Altezza sella da terra MIN 805 mm
  • Altezza sella da terra MAX n.d.
  • Interasse 1.449 mm
  • Peso a secco 182 Kg
  • Peso in ordine di marcia 198 Kg
  • Cilindrata 744 cc
  • Tipo motore termico
  • Tempi 4
  • Cilindri 2
  • Configurazione cilindri a V
  • Disposizione cilindri trasversale
  • Inclinazione cilindri n.d.
  • Inclinazione cilindri a V 90
  • Raffreddamento ad aria
  • Avviamento elettrico
  • Alimentazione iniezione
  • Alesaggio 80 mm
  • Corsa 74 mm
  • Frizione monodisco
  • Numero valvole 2
  • Distribuzione monoalbero
  • Ride by Wire No
  • Controllo trazione No
  • Mappe motore n.d.
  • Potenza 49 cv - 36 kw - 6.800 rpm
  • Coppia 6 kgm - 55 nm - 3.600 rpm
  • Emissioni Euro 3
  • Depotenziata No
  • Tipologia cambio meccanico
  • Numero marce 5
  • Presenza retromarcia No
  • Consumo medio VMTC n.d.
  • Capacità serbatoio carburante 17 lt
  • Capacità riserva carburante 2,5 lt
  • Trasmissione finale albero
  • Telaio Telaio a doppia culla con elemanti imbullonati
  • Sospensione anteriore Forcella Telescopica Marzocchi Ø 40 mm
  • Escursione anteriore 130 mm
  • Sospensione posteriore Forcellone oscillante in lega leggera, con 2 amm. Bitubo pluri-regolabili
  • Escursione posteriore 118 mm
  • Tipo freno anteriore disco
  • Misura freno anteriore 320 mm
  • Tipo freno posteriore disco
  • Misura freno posteriore 260 mm
  • ABS No
  • Tipo ruote integrali
  • Misura cerchio anteriore 18 pollici
  • Pneumatico anteriore 100/70 18"
  • Misura cerchio posteriore 17 pollici
  • Pneumatico posteriore 130/80 17"
  • Batteria n.d.
  • Capacità n.d.
  • Autonomia e durata n.d.
  • Batteria secondaria n.d.
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