Seat Mò 125 Performance: il nostro test [VIDEO e GALLERY]
Quando i marchi motociclistici a cui siamo abituati e affezionati lasciano scoperto un segmento ecco che altri approfittano per infilarsi. Possono essere brand nuovi o sconosciuti o marchi con i quali abbiamo già confidenza ma extra settore, magari automobilistici. È il caso di Seat che con la sua business unit Seat Mò da quattro anni si occupa di mobilità alternativa: prima monopattini, poi scooter e microvetture tutti rigorosamente elettrici. Se il successo dei monopattini ha forse sorpreso gli stessi uomini Seat, quello dello scooter 125 introdotto nel 2021 ha spiazzato tutti quanti: attualmente è il secondo scooter elettrico più venduto in Italia con 1.222 unità immatricolate nel 2022.
Sono circa 10.000 quelle già vendute in tutto il mondo grazie alla distribuzione in ben 15 Paesi. Un risultato notevole che si deve sia alle doti del prodotto - realizzato dalla catalana Silence - sia alla forza commerciale della Casa che, comprensibilmente, ora vuole spingere sull'acceleratore. Abbiamo quindi provato la nuova versione Performance che introduce alcune novità estetiche e funzionali ed affianca la standard. Andiamo dunque a conoscerla.
Com'è fatto?
La versione Performance si distingue innanzitutto per le grintose colorazioni "Barcellona Grey" e "Tarifa Blue" e per cupolino e dettagli neri. Si aggiungono i bilancieri al manubrio e maniglie passeggero nero lucido, ma soprattutto la sella con rivestimento in Alcantara realizzata da Shad. Ci sono però anche quattro novità tecniche: la prima, importante, è il diverso ammortizzatore posteriore regolabile costruito su specifica da Öhlins; la seconda è la forcella con finitura dorata degli steli, paraolio maggiorato e nuovo setting realizzato da Andreani. La terza è rappresentata dai nuovi dischi lavorati al laser e pastiglie forniti da Galfer. Infine la quarta novità è il cosiddetto e-Boost, ovvero la possibilità di avere della potenza aggiuntiva quando ci troviamo a dover, ad esempio, affrontare un sorpasso su un tratto extra urbano. Si attiva tenendo premuto il tasto "mode" quando viaggiamo oltre gli 80 km/h in modalità Sport. Il boost è progressivo e dura al massimo trenta secondi durante i quali superiamo la velocità massima di 105 km/h. L'e-Boost è riutilizzabile dopo due minuti.
Al di là di queste novità, il Seat Mò 125 Performance conferma tutto quanto avevamo visto sulla versione standard, quindi una pedana piatta di discrete dimensioni, una buona abitabilità, finiture piacevoli, una seduta ampia e comoda e il notevole vano sottosella che riesce ad ospitare due caschi integrali. Ritroviamo naturalmente anche il caratteristico pacco batteria da 5,6 kWh che si trasforma in trolley. L'autonomia dichiarata anche per la versione Performance è fino a 133 km mentre la ricarica può avvenire alla presa domestica in 6 - 8 ore.
Come va?
La prima cosa che si nota in sella a questa nuova versione Performance è che l'ammortizzatore posteriore è effettivamente un valore aggiunto. Rappresentava in effetti il tallone d'Achille della prima versione ed ora ci appare molto più efficace sia nella guida più spigliata sia sulle asperità, pur mantenendosi sul rigido. Meno tangibile ma percettibile anche il miglioramento all'avantreno. La frenata, poi, è fin troppo pronta e ci ha convinto più per potenza che per modulabilità: è senza dubbio una buona frenata per il segmento.
La ciclistica offre dunque un comportamento neutro ed equilibrato nonostante il peso non indifferente del pacco batterie (40 kg) e contribuisce a rendere il Seat Mò 125 Performance ancora più divertente da guidare del già piacevole standard. Il motore nella ruota non ha subito cambiamenti e non ce n'era bisogno: in modalità City è facilmente gestibile, mentre in Sport si dimostra grintoso anche più di quanto i suoi 7,5 kW di potenza (11,5 kW di picco) lascino presagire. Soprattutto in accelerazione (0-50 km/h in 2,9") può dire il fatto suo. Non abbiamo trovato invece così interessante l'aggiunta dell'e-Boost, non tanto per l'extra potenza a disposizione che di certo non ci dispiace quanto per la sua poca praticità. Avremmo preferito non avere l'extra potenza on demand ma a disposizione sempre magari in un riding mode specifico.
La posizione di guida è raccolta ma abbastanza comoda per gli standard europei e in definitiva il Seat Mò conferma avere un buon dimensionamento. I comandi sono ben fatti - benché non lussuosi - e la strumentazione riparata da una palpebrina è sempre ben leggibile sebbene non sia a colori. Rimane originale la scelta grafica di mettere in evidenza la percentuale della batteria anziché il tachimetro che invece sulle prime va un po' cercato con l'occhio. Tuttavia ci si abitua.
Conclusioni
Il Seat Mò 125 Performance pur senza stravolgimenti o fuochi d'artificio accresce la già buone qualità della versione standard e si conferma uno degli scooter elettrici più interessanti sul mercato. Il listino parla di 8.900 euro, non sono pochi, ma con incentivo al 40% e contributo di 457 euro della concessionaria la cifra può scendere a 5.757,26 euro rendendolo così più vantaggioso di un analogo endotermico almeno per quanto riguarda i costi di rifornimento, come vi abbiamo raccontato in questo confronto. Allo sconto si aggiunge la possibilità di finanziamento proposto da Seat con anticipo di 1.400 euro e 48 rate da 99 euro al mese.
Poi ha detto il prezzo.
Ci compri una moto con 70/80 cavalli.