VESPA LX 50 4Valvole
Maestro d'eleganzaDal 1946 ad oggi sono state vendute ben 17 milioni (diciassettemilioni!) di Vespa, traguardo decisamente arduo da raggiungere per qualsiasi costruttore, così come è altrettanto arduo, se non addirittura impossibile, eguagliare il fascino di questo che rappresenta uno degli oggetti più noti al mondo.
Sempre lei
Grazie alla modernità di un progetto che pur risalendo ai primi decenni del secolo scorso (fa impressione anche solo scriverlo) è da considerarsi oltre che unico nel panorama motociclistico, ancora estremamente attuale, la Vespa LX 50 4Valvole non rinuncia alla scocca in acciaio che garantisce una rigidità torsionale sconosciuta ai normali telai a traliccio in tubi.
Piccoli particolari identificano la versione LX: la modanatura cromata sul parafango, la mascherina anteriore con la griglia dell’avvisatore acustico cromata, così come la copertura della luce targa. Tutti richiami al tempo che fu, e ai gloriosi modelli dello scooter di Pontedera. Nel complesso rimane sempre lei, affascinante e attuale, snob quanto basta, rifinita con cura, sa rendersi simpatica a tutti. Un vero scooter trasversale.
Cuore nuovo
L’evoluzione vera e propria è legata al nuovo propulsore 50 cc 4T con distribuzione a 4 valvole per cilindro. Questo gioiellino incrementa la potenza del 23% rispetto alla versione 2 valvole, passando da 3,53 CV agli attuali 4,35: quanto un buon 2 tempi.
Il valore che invece non è paragonabile è quello relativo ai consumi di carburante. Facendo riferimento al ciclo ECE 47, il 4Valvole percorre in media 43,6 Km/litro, contro i 43,5 del 2Valvole ed i 28 Km/litro del 2T.
- L’evoluzione vera e propria è legata al nuovo propulsore 50 cc 4T con distribuzione a 4 valvole per cilindro
L’incremento delle prestazioni, naturalmente, ha tenuto conto dei parametri fissati dalla normativa Euro 2, attuale limite per i ciclomotori.
Elegante o sbarazzina
Le sei colorazioni disponibili accontentano un po’ tutti i gusti. Alle eleganti e metallizzate tinte Nero Vulcano e Blu Midnight, si affiancano le più vivaci tinte pastello, Rosso Dragon, Montebianco, Azzurro Capri e Arancio Taormina. Il tutto a 2.550 euro (Iva inclusa, f.c.) quotazione che non tiene conto degli ecoincentivi, grazie ai quali si può scendere fino a 2.200 euro.
Silenzio assoluto
Se poco è cambiato dal punto di vista estetico, ancor meno è mutato dal punto di vista ergonomico. La sella leggermente modificata nella conformazione, e rivista nelle cuciture, offre un’accoglienza di prim’ordine al guidatore. Il cruscotto lineare e dotato del minimo indispensabile, tachimetro e contachilometri, con indicatore del livello carburante ed orologio, è ben leggibile, mentre la distanza tra la manopola e i pulsanti degli indicatori di direzione e delle luci, rende poco rapido ed intuitivo il loro utilizzo. I comandi degli indicatori di direzione e delle luci si trovano un po’ distanti. Il controllo pre-partenza dei vani portaoggetti mette in luce una situazione discreta. Sottosella buono per un ospitare un casco jet, vano portaoggetti nel retro scudo che consente di stivare piccoli oggetti ed un paio di guanti.
La moderata altezza della sella da terra, 775 mm, permette un facile appoggio dei piedi a terra, anche ai meno alti, mentre la mancanza del cavalletto laterale non pone particolari problemi, grazie alla facilità con cui si riesce ad issare il vespino su quello centrale. Peccato che il pedale dell’accensione , vicino al cavalletto stesso, interferisca nell’operazione.
Il monocilindrico 4T si avvia prontamente e si distingue per le scarse vibrazioni ma soprattutto per il limitatissimo livello di rumorosità. Anche a full gas, il quattro valvole si sente poco, caratteristica che verrà sicuramente apprezzata da chi ci sta intorno.
Agile e reattiva
Appoggiata sulle piccole ruote da 11 pollici davanti e da 10 dietro, la LX 50 4Valvole si lascia condurre con una facilità disarmante. Agile come pochi altri scooter, il vespino si muove nel traffico caotico con estrema disinvoltura, mentre la larghezza moderata, permette di infilarsi in qualsiasi pertugio.
Occhio alle buche
Le piccole dimensioni delle ruote richiedono un’attenzione particolare sui percorsi dissestati e ricchi di buche (praticamente la gran parte delle strade milanesi) per evitare spiacevoli sorprese e visite al gommista di fiducia.
La sospensione anteriore con l’immancabile monobraccio non ha particolari capacità incassatorie, ma si guadagna onorevolmente la sufficienza anche sul pavé più sconnesso, mentre il monoammortizzatore posteriore, pur se tarato rigidamente, se la cava in maniera onorevole. Quello che colpisce, anche sullo sconnesso più duro, è la grande rigidità della scocca in acciaio, davvero solida e dalla rigidità proverbiale, caratteristica che consente di poter controllare al meglio la LX anche nei frangenti più delicati.
Le modeste prestazioni velocistiche - per altro a Codice - e soprattutto la limitata capacità di accelerazione - quattro cavalli non possono fare miracoli - sono facilmente tenute a bada dall’impianto frenante. Il disco da 200 mm anteriore e il tamburo posteriore sono più che sufficienti a garantire spazi d’arresto contenuti e, grazie ad una modulabilità esemplare, mettono al sicuro da bloccaggi indesiderati.
Pregi
Immagine – Finiture - Agilità
Difetti
Comandi poco ergonomici
casco