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25° Telefonica Dakar 11 gennaio
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25° Telefonica Dakar: Sarir, 11 gennaio
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Sarir, 11Gennaio 2003
Una vera, autentica brutta giornata. Concentrata nella mattinata, tra Zilla e Sarir, sperduta base petrolifera in mezzo ad una piatta distesa di sabbia. Per di più spazzata da un torrido e fastidioso vento di sabbia.
Nell’incidente occorso alla Toyota n° 280 condotta da Daniel Nebot ha perso la vita il navigatore Bruno Cauvy. Gli organizzatori, informati dell’incidente, si sono portati in elicottero sul luogo dell’incidente ed hanno trovato l’auto rovesciata sulla pista, al km 270 della speciale, e non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Bruno Cauvy.
Tra le moto, vistoso ritardo di Fabrizio Meoni. In una delle prove speciali più congeniali al suo tipo di guida ed alla potente e veloce bicilindrica il toscano era partito all’attacco, deciso a sfruttare interamente l’occasione. Sino al km 240 il suo vantaggio stimato era salito fino a cinque minuti circa. Poi la KTM vincitrice un anno fa (al debutto) ha cominciato a “tossire”, mancando all’accensione del secondo cilindro. Per Meoni è stato un frustrante calvario: 300 km ad una velocità compresa tra i 30 ed i 100 km/h, ed un ritardo, al traguardo raggiunto con il cuore in gola, di oltre 40 minuti, per una inverosimile 21ma posizione. A vincere è stato lo svedese Lundmark, che ha preceduto di poco Despres e Sainct. In classifica generale, adesso, Meoni è terzo, alle spalle dei due compagni di squadra Sainct e Despres, ma con un disavanzo di 37 minuti dal primo. Una distanza forse incolmabile ma che, certo, non deve considerarsi tale da tagliare fuori il vincitore delle ultime due edizioni della Dakar.
Non bastasse, anche la quarta bicilindrica in gara, quella di Giovanni Sala, ha concluso in non perfette condizioni. Il bergamasco, pluri campione del mondo di enduro, che ieri ha vissuto una serie di disavventure (dalla mousse fusa alla foratura) ha dovuto procedere lentamente per quasi 300 km, per chiudere in 35° posizione. Meglio di lui Gerli e Mugnaioli, due dei nostri più bravi motociclisti privati.
Nella gara delle auto nuova vittoria di Masuoka su Peterhansel. I due compagni di squadra si scambiano le posizioni di giorno in giorno, e mantengono alto l’interesse sulla corsa delle quattro ruote. Le nuove Mitsubishi sono uno spettacolo di efficienza, e gli equipaggi lo sono di agonismo. Stephane Peterhansel rimane al comando della corsa, con 14 minuti sul compagno. Terzo è De Mevius, con la efficiente e brillante BMW, ma a più di un’ora. Non siamo neanche a metà gara, e la Telefonica Dakar 2003 rimane apertissima. Giornata eccellente anche per gli ex campioni del mondo WRC, Biasion e Vatanen, che hanno chiuso, rispettivamente, al quarto e quinto posto. Gianni Lora Lamia ha avuto un problema al motore della sua Nissan, ma per fortuna subito dopo aver tagliato il traguardo. I meccanici di Edi Orioli, infine, hanno lavorato tutta la notte per sostituire il cambio della Nissan del friulano e consentirgli, quindi, di ripartire stamani, seppure dalle retrovie.
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