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25° Telefonica Dakar 18 Gennaio 2003
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25° Telefonica Dakar: Sharm El Sheik, 18 Gennaio 2003
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Dicono, della Dakar, che bisogna guardarsene fino all’ultimo minuto ed all’ultimo metro. E noi, un po’ per scaramanzia, alimentiamo il mito di una gara sempre incerta e difficile. Poi, puntualmente, il colpo di scena. Beh, oggi più di uno. Eccoli. Penultima tappa, ultima speciale “vera” prima della passerella spettacolare dell’epilogo di domani. Chilometro 66 della speciale: il termometro della temperatura del V6 della Mitsubishi di Stephane Peterhansel schizza verso l’alto, e la spia lampeggia di un rosso fatale. Il leader della Telefonica Dakar 2003 si ferma e si accorge di aver perso tutto il liquido di raffreddamento per una perdita del radiatore. In qualche modo rimedia e può ripartire, appena in tempo per non veder svanire del tutto il vantaggio che ha sul compagno di squadra Hiroshi Masuoka. Km: 310, nella polvere di Henrard, Peterhansel cerca in tutti i modi di superare la Volkswagen. Non può vedere una grossa pietra sulla tortuosa pista. Il colpo è forte: avantreno e auto fuori uso. Masuoka, ignaro, continua la sua corsa. Al traguardo saprà di avere la Dakar in tasca. Non è finita: una pietra buca il carter del cambio della Mitsubishi di Biasion, via l’olio. Il campione di Bassano guida in modo perfetto, Siviero naviga sicuro e preciso nella tappa più difficile di questa Dakar. I due ex campioni del mondo Rally vincono speciale e tappa. Un successo strepitoso. Sul podio (sotto lo striscione, esattamente) il cambio cede, l’equipaggio lavora una mezz’ora per liberare le trasmissioni. Salta su un commissario: non si può. Sub judice, chissà fino a che ora. Per finire: Jutta Kleinschmidt tocca l’unico motociclista tedesco rimasto in gara, Norman Kronseder, che si rompe una gamba. Insieme a Fabrizia Pons la “connazionale” assiste il malcapitato sino all’arrivo dell’elicottero dei medici. Fuori Orioli, l’ultimo equipaggio italiano in gara è quello di Grigoletto-Mellon. Nuova, incredibile classifica generale. Masuoka, Fontenay, Biasion (sempre che…). Sousa e De Villiers alle spalle.
Moto: prima moto al via di Abu Rish alle 00:55. Notte fonda (e fredda). 413 km di trasferimento verso Abu Zenima, attraverso il tunnel a Suez. Per prendere il via dell’ultima speciale in linea della Dakar, di 365 km. La Abu Rish è così la tappa più lunga dell’intera corsa. Risulta anche la più difficile. Meoni e Sala, tra gli altri, sono costretti a spingere la loro grossa bicilindrica. Il povero Mugnaioli ci sta un’ora, sulle “mulattiere” del Sinai. Per buona parte della Prova è in testa Marc Coma, poi vince Despres, davanti a Sainct, allo spagnolo e a Meoni. Despres dovrebbe recuperare poco meno di otto minuti per sottrarre la corsa a Sainct, Meoni 38.
Camion: quarta vittoria consecutiva per Kabirov, oggi davanti al brasiliano De Azevedo. Tchaguine sempre in testa. Incidente per l’equipaggio dell’Unimog italiano Panseri, Vismara, Sangalli. In ospedale per un controllo.
Il commento più diffuso al termine di questa difficile tappa: la Telefonica Dakar 2003 comincia oggi. E mancano solo 56 km all’epilogo.
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