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25a Telefonica Dakar 2003 12 Gennaio
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25a Telefonica Dakar 2003: Siwa, 12 Gennaio 2003
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Equilibri tattici stravolti, messi da parte: vincere e stravincere per tentare di recuperare una situazione agonistica disperata. E’ quello che sembra aver deciso di fare Fabrizio Meoni che, passato un colpo di spugna sulla deludente giornata di ieri, si è lanciato a testa bassa sulla speciale tra Sarir e Siwa, 438 km, nell’ultima tappa della prima parte della 25° Telefonica Dakar 2003, prima cioè della giornata di riposo. Tutta in Libia, ancora, la riscossa del vincitore delle ultime due edizioni. Tre minuti al primo controllo di passaggio, altri tre al secondo, qualcosa di più al terzo. Ecco il diagramma cronologico del crescendo finale del campione toscano, che ha così vinto con un distacco d’altri tempi: 9’33” su Sainct, ed altri due minuti su Despres. Certo i sui avversari non avevano e non hanno particolari motivi di timore, ma il ritrovato sorriso di Meoni genera inevitabilmente qualche apprensione nella concorrenza, soprattutto alla luce dell’unica, grande verità della Dakar, e cioè che nulla è definitivo sino al traguardo dell’ultimo km della corsa.
Ancora problemi, invece, per Giovanni Sala, che aveva un serbatoio del carburante fuori uso, e tappa soddisfacente per Mugnaioli, Gerli, Algeri, Tarricone e Cabini, gli altri italiani ancora in gara dopo il ritiro di Balsotti, ieri, che ha riportato la frattura della gamba destra. L’inglese Patsy Quick, caduta al km 42 della speciale, è stata trasportata all’ospedale di Siwa per essere sottoposta ad intervento chirurgico.
Stephane Peterhansel ha vinto anche la speciale di oggi, e parcheggia la sua Mitsubishi Evolution al bivacco di Siwa forte di un vantaggio di olrte 16 minuti sul “collega” Hiroshi Masuoka, oggi terzo alle spalle del “rivoluzionario” Luc Alphand, ancora una volta velocissimo con la debuttante BMW sospinta da un propulsore diesel. Con la stessa auto De Mevius, quarto in speciale, è terzo nella classifica generale.
Miki Biasion va al riposo in quinta posizione assoluta, Orioli, 16° oggi, è attardato in generale a causa della disastrosa tappa di due giorni fa, e sono costretti a tornare a casa Gianni Lora Lamia ed il navigatore Roberto Di Persio, la cui Nissan non ha potuto essere riparata durante la notte.
Gerardus De Rooy, l’olandese figlio d’arte che guida il potente e mastodontico Daf, ha vinto anche oggi e, seppure con un margine esiguo sul russo Tchaguine, rimane in testa alla classifica dei camion. Il papà è quarto, alle spalle del brasiliano De Azevedo.
Domani la Telefonica Dakar 2003 è ferma. Il bivacco è invaso dai turisti e dai VIP. Moto, macchine e camion passano in mano ai meccanici per il “tagliando”, i piloti si concedono doccia e riposo. Si ricomincia dopo domani, con l’anello di Siwa, che non è un monile ma la speciale con partenza ed arrivo all’oasi di Cleopatra.
Ultimo dispaccio da parte dell’organizzazione prima di chiudere: al passaggio di frontiera tra Libia ed Egitto il camion n° 416 degli austriaci Reif e Pichlbauer, assistenza KTM su cui viaggia anche Arnaldo Nicoli, ha avuto una ruota strappata via da un’esplosione. Equipaggio illeso, ma corsa ferma per seguire da vicino il passaggio della carovana.
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