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Autodromo di Lombardore: Pista Libera promuove un incontro tra il Sindaco e l’Amministrazione del Circuito.
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Dopo il “caso” sollevato dall’articolo pubblicato il 24 gennaio scorso dal quotidiano La Stampa, nel quale si assicurava che l’Autodromo sarebbe stato riconvertito in “piastra polifunzionale per lo sport e il tempo libero”, Pista Libera ha deciso di intervenire per sostenere l’attività del circuito di Lombardore, in provincia di Torino, unica struttura di questo tipo attualmente operante sul territorio piemontese.
A seguito della mediazione di Pista Libera, si è svolto, nella sede del Comune di Lombardore, un incontro tra il Sindaco, Sig. Bili, e l’Amministratore del Circuito, Sig. Romanisio, al quale era presente anche una delegazione di Pista Libera, con l’obiettivo di chiarire l’effettivo stato dell’arte e le diverse posizioni, nonché evidenziare le attività necessarie alla sopravvivenza del circuito.
La variante al piano regolatore menzionata nell’articolo de La Stampa prevede “la possibilità di una conversione” dell’Autodromo in “piastra polifunzionale per lo sport e il tempo libero” da realizzarsi sul terreno di proprietà privata (dell’Autodromo) ma, a tutt’oggi, non esistono progetti ufficiali al riguardo, se non da parte dell’Amministrazione del Circuito, che vorrebbe ampliare e migliorare l’impianto. Purtroppo questa volontà si scontra con difficoltà oggettive legate all’acquisto di una porzione di terreno di circa 1500 metri quadrati a monte del fiume, che consentirebbe un “leggero spostamento” del circuito, con risoluzione definitiva anche del problema “rumore” per i pochi abitanti che lo lamentano.
L’emissione sonora dai motori, quindi, rimane il pressante problema legato alla sopravvivenza dell’autodromo, rumore che disturberebbe 4 abitazioni ubicate nella zona circostante. Ricordiamo che a questo proposito il circuito è attualmente chiuso alle gare.
Il Sindaco, deciso sostenitore dell’attività del circuito, auspicherebbe una maggiore operatività degli Amministratori della pista che, fino ad ora, sembrerebbe siano stati poco attivi circa la risoluzione di questo problema, e a tal proposito segnala che la variante al piano regolatore prevede anche che, fino a che non verranno presentati i nuovi progetti di riconversione, l’autodromo ha facoltà di intervenire con opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, volte al risanamento acustico dell’impianto.
L'autodromo, però, non può procedere proprio a causa degli abitanti di quelle 4 case: il progetto implica l'installazione delle barriere acustiche lungo il crinale della collina per edificare le quali è necessario avere il permesso di tutti i proprietari dei terreni limitrofi all’autodromo, ma questi lo stanno inspiegabilmente negando, tanto da far pensare che questa scarsa collaborazione derivi da ostilità politiche, piuttosto che economiche.
Ovviamente il Sindaco non può intervenire per risolvere un problema tra privati. Un intervento della Regione potrebbe, forse, cambiare qualcosa e a questo proposito Pista Libera ha deciso che si attiverà per aprire un canale di comunicazione con l’Assessorato preposto.
Nel frattempo l’Autodromo di Lombardore ha deciso di coinvolgere la popolazione di quel piccolo Comune di 1500 abitanti, attraverso una manifestazione che si svolgerà ad Aprile, per sensibilizzarla circa l’utilità di un impianto sportivo del genere: meno incidenti sulle strade, pratica del motociclismo e dell’automobilismo sportivi in totale sicurezza, indotto economico per gli abitanti. Naturalmente Pista Libera sarà presente per sostenere tale iniziativa.
L’opinione pubblica di Lombardore non è contraria all’attività dell’Autodromo, come si può evincere da un sondaggio effettuato, nel Marzo 2001, per conto del Comune tramite un campionamento idoneo a rappresentare equamente le differenti zone che compongono il territorio comunale. Il risultato principale è che gli sfavorevoli all’attuale utilizzo dell’autodromo, e che vorrebbero chiuderlo, ammontano a circa il 10% della popolazione. Quote importanti risultano addirittura favorevoli alla riapertura alle gare se questo avvenisse nel rispetto delle norme ambientali (63%) e se venisse migliorata la viabilità (59%). Gli sfavorevoli alla riapertura alle gare sono circa il 16% in tutti e due i casi. Ma il 48% della popolazione si è dichiarata indifferente all’attuale utilizzo dell’autodromo: questo è un dato che deve indurre gli Amministratori del Circuito ad agire per cercare di convogliare l’opinione pubblica verso un atteggiamento più favorevole nei confronti dell’unico impianto sportivo piemontese dedicato alla pratica del motociclismo e dell’automobilismo sportivi e che potrebbe essere utilizzato anche per corsi di guida sicura.
Segnaliamo che, intanto, Alessandro D’Amelio, un giovane promettente motociclista di Lombardore combatterà nel Campionato Europeo 125: gli autodromi servono anche a far crescere i nuovi campioni italiani.
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