Cross-Country Rally. Desafio Ruta 40. Tutto Honda: Vince Gonçalves, Incidenti a Benavides e Bellino
Tucuman, Argentina, 2 settembre 2018. Dopo il Cile è la volta dell’Argentina, e dopo il Rally Atacama, vinto da Kevin Benavides, ecco il Desafio Ruta 40, Rally nato e cresciuto all’ombra della Dakar, per la Dakar degli argentini e sulle stesse piste delle edizioni argentine della Dakar. Adesso che l’Argentina è out, è un Rally dal vago sapore nostalgico, o beneaugurale in attesa che il ventaglio dei Paesi attraversati dalla Maratona motoristica per definizione torni ad aprirsi un po’ di più. Di sicuro un bel Rally, in una Regione che per la disciplina è diventata quasi iconica, ma anche un Rally difficile, più o meno per le stesse ragioni.
Un Rally duro, quest’anno addirittura infernale. Non allo stesso modo delle Tappe della Dakar passate per queste stesse piste, per lo più in ragione delle elevatissime temperature del periodo stagionale Dakar, ma per le difficoltà specifiche introdotte dagli organizzatori, e cioè moltissima navigazione e terreni particolarmente aspri, tali da creare situazioni di enorme fatica e, anche, di pericolo.
Il Rally è la penultima prova di Campionato del Mondo Cross-Country Rally, e sulla griglia di partenza ci sono i due leader, perfettamente appaiati a 50 punti: Kevin Benavides, che ha appena vinto l’Atacama Rally in Cile, e Pablo Quintanilla, che ha saltato l’appuntamento con la sesta vittoria nel Rally di casa per un banale errore di navigazione. Benavides cade e sbatte la testa. La commozione cerebrale è leggera, o così pare, e il Pilota continua finché lo fermano al rifornimento ordinandone il ritiro e il ricovero. Benavides viene trasportato all’ospedale di Belen e, quindi, a quello di Salta dove, così informa ufficialmente il Team Honda HRC, continua la sua convalescenza “sorvegliata”.
Per Quintanilla è l’occasione d’oro, ma l’intelligentissimo Pilota cileno decide di giocare di rimessa e, memore dello stupido errore dell’Atacama, di seguire l’… Honda degli eventi. Automaticamente sale in cattedra Paulo Gonçalves, che vince la Tappa, passa al comando e può iniziare a gestire il Rally più difficile della stagione respingendo gli attacchi decisi di Toby Price, problema di GPS, Matthias Walkner, e quello meno convinto di Pablo Quintanilla.
Toby Price vince la seconda Tappa, tra Belen e Tinogasta, che definisce come “la più dura della sua carriera”, quasi tutta in fuori pista. Paulo Gonçalves limita i danni e rimanda alla terza la risposta all’attacco dell’australiano. La durezza della Tappa è fatale a Mathias Bellino, che corre “in prova” con il Team Monster Energy Honda in sostituzione di Joan Barreda, infortunato all’Atacama. Il Campione del Mondo di Enduro cade prima del duecentesimo chilometro, e l’incidente appare subito importante. Soccorso dai Piloti che sopraggiungono e immediatamente evacuato in elicottero dall’equipe medica, al Pilota francese vengono riscontrate le fratture di cinque vertebre. Bellino è sottoposto a un primo intervento chirurgico a Buenos Aires, la situazione clinica è grave implica la perdita dell’uso delle gambe. Bellino affronta la prova speciale forse più difficile della sua vita. In bocca al lupo!
Il Rally scende di tono, Gonçalves vince la terza Tappa, Price la quarta nel teatro di Fiambala. Risveglio agonistico e “bella” nella finale mozzafiato della quinta Tappa. Price all’attacco dei tre minuti e mezzo che lo separano da Gonçalves. L’australiano del Team Red Bull KTM vince l’ultima e recupera quasi tutto. Quasi. Restano quei sei secondi che consegnano la vittoria a Paulo Gonçalves. Matthias Walkner resta senza benzina, e così cede il terzo posto a Pablo Quintanilla che ottiene quello che voleva: punti forse decisivi per allungare in testa al Campionato del Mondo.
Dopo il Cile, ancora una Honda sull’altare in Argentina, ovvero sul gradino più alto del podio. È a CRF 450 Rally Ufficiale di Paulo Gonçalves che torna così a una vittoria di prestigio. Questa volta al prezzo di altre due Honda nella polvere, quella di Kevin Benavides, caduto il primo gorno, e quella della “wild card” Mathias Bellino, caduto il secondo.
La marcia verso la Dakar Perù 2019 è durissima. E adesso tocca all’ultima prova del Mondiale, l’”antico”… nuovissimo Rally del Marocco di David Castera.