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Enduro e Ambiente. FMI e CAI s'incontrano

- Il Palamonti, sede provinciale del Club Alpino Italiano di Bergamo, ha ospitato il primo confronto tra la Federazione Motociclistica Italiana e la dirigenza del CAI
Enduro e Ambiente. FMI e CAI s'incontrano


Erano presenti il Presidente sezionale ed i componenti della Commissione Tutela Ambiente Montano e Commissione Sentieri del CAI e, al completo, la Commissione Normative Fuoristrada FMI.
Si è discusso lungamente dei principi fondamentali che animano le due Associazioni, con piena convinzione di entrambe le parti che ogni cittadino debba avere diritto di fruizione del patrimonio naturale, nel fermo dovere di rispettare la salvaguardia dell’uomo, della natura, sia essa flora e fauna, le qualità ambientali e della montagna, nel completo rispetto delle leggi vigenti.


CAI e FMI hanno avviato il dialogo all’insegna dell’interesse e rispetto reciproci, che presto porterà ad un tavolo tecnico territoriale, ove si discuteranno nel dettaglio alcune ipotesi di lavoro, per superare le criticità legate al transito motorizzato su sentieri e mulattiere di montagna della Regione Lombardia, ed in particolare della provincia di Bergamo.
Sono stati analizzati e discussi alcuni accorgimenti sportivi e tecnici atti a possibili soluzioni eque, con eventuali proposte di natura normativa da sottoporre alle Autorità competenti.


Il prossimo appuntamento si svolgerà dopo le festività pasquali.

  • tico03
    tico03, concorezzo (MB)

    x la redazione

    purtroppo mi rendo conto che il nostro sport, l'enduro, è praticato da non molti utenti rispetto al motociclismo stradale e prova ne siano i pochi post presenti qui, mettiamoci forse anche il regionalismo, certo io sono bresciano e nella mia provincia o a bergamo l'enduro si ciuccia col latte fin da piccoli, però chiedo uno sforzo alla redazione di moto.it, chiedo un aiuto al fine che si faccia in qualche modo paladina del nostro sport, chiedo che ci sia sempre un interesse vivo, al fine di promuovere il corretto rapporto tra gli enduristi e le amministrazioni locali. lo so, non chiedo poco, ma con un po' di evidenza sui media forse, riusciamo a porre l'attenzione su quei problemi che fino ad oggi hanno reso conflittuale il rapporto tra i motociclisti fuori strada e tutti gli altri utenti. se è vero che alcune colpe sono storicamente "nostre" è anche vero che non si possono vietare tout curt tutti i sentieri con la scusa di non infastidire la fauna, sentieri lungo i quali poi nei periodi dedicati si apre regolarmente la caccia, quindi è fuori dubbio che l'enduro almeno qui in lombardia, ha bisogno di refferenti come i media tra cui voi di moto.it e aiuti sostanziali della federazione per risolvere questioni aperte da troppo tempo. penso ad una sorta di box dedicato, qualcosa che richiami l'attenzione e possa valorizazre ciò che c'è di buono nell'enduro. grazie comunque per l'attenzione
  • tico03
    tico03, concorezzo (MB)

    come ho già detto...

    ...spero davvero che le amministrazioni locali sappiano regolamentare l'enduro senza vietarlo come purtroppo accade oggi e spero che il buonsesno della gente prevalga a scapito dei luoghicomuni che vogliono l'endurista per forza di cose fracassone, inquinatore e irresponsabile. auspico davvero un ritorno alla ragione perchè non se ne può più di vivere nell'illegalità quasi ogni volta che si mettono i tasseli fuori strada. l'ecologia è una cosa seria, i divieti tout-court sono un'altra
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