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European Women's Cup, a Hengelo (Olanda) la seconda prova

- European Women's Cup, a Hengelo (Olanda) la seconda prova
Nonostante il tempo non clemente, nonostante il circuito cittadino davvero difficile per le pilote della European Women’s Cup più esperte di velocità che di Tourist Trophy, e nonostante un reclamo per due cupolini non perfettamente a norma, Nina Prinz e Iris Ten Katen hanno vinto. Hanno vinto, una nella classe Over e l’altra nella classe 600, per aver disputato una gara perfetta, per il grande spettacolo che hanno regalato in questi due giorni ai 7000 spettatori giunti qui a Hengelo, e per un comportamento agonistico e sportivo all’altezza delle loro superbe prestazioni. La pilota olandese Iris Ten Katen davanti al pubblico di casa, e la tedesca Nina Prinz, alle prese con una nuova moto (Honda Cbr 1000) dopo la rottura col team MV Agusta, hanno dimostrato di saper vincere anche la pressione che grava sulle pilote favorite. Purtroppo un reclamo per una leggerissima inadeguatezza della moto rispetto al regolamento (il profilo del cupolino non a norma), modifica che di certo non può aver influito sui 38 secondi che la Prinz ha inflitto alla seconda Cazzola e i 15 secondi che Ten Katen ha dato alla sua inseguitrice Valentini, ha costretto la giuria a squalificare le due pilote vincitrici dopo il reclamo presentato dal team manager Ducati. Grazie a questo le due ducatiste Paola Cazzola e Chiara Valentini ottengono a tavolino il primo posto (classe Over e 600), vanno a 50 punti in classifica (dopo le reciproche vittorie a Vallelunga) e ipotecano così la coppa regalando zero punti alle loro avversarie più temibili. Nel paddock però per tutti è chiaro: così non si vince. Se formalmente infatti il reclamo è ineccepibile e se ogni moto è tenuta alla massima conformità al regolamento, bisogna dire che il verdetto sportivo sul campo non lascia dubbi: è Nina Prinz la pilota più veloce in Europa. Nel caso Ten Katen/Valentini invece purtroppo il reclamo priverà, oltre che Iris della meritata vittoria, anche noi del piacere di un duello serrato fra due ottime pilote dello stesso livello che avrebbero potuto regalare un grande spettacolo nelle prossime gare con una classifica ancora molto aperta. Ma torniamo alla gara dimenticando per un attimo quanto successo dopo al parco chiuso. Parte bene la Prinz che manterrà sempre la sua prima posizione fin dalla pole fatta segnare in prova; la Cazzola dietro, senza mai dare l’idea di poterla riprendere. A seguire bel duello fra le italiane Alessia Polita (Gsxr 1000) e Samuela De Nardi (Aprilia RSV 1000) con diversi sorpassi che alla fine premieranno la pilota Suzuki. Fuori gioco invece quasi subito purtroppo la forte ma sfortunata francese Fabienne Migout che, presa da un’altra pilota al primo giro, si ritrova in terra: le pedane rotte non le consentiranno di ripartire. Tra le 600 parte bene Ten Katen, seguita dalle due romane Simona Zaccardi e Chiara Valentini. Chiara rimonta subito, passa Simona al 2° giro e si avvicina sempre di più alla olandese fino a superarla a metà gara. Dopo un paio di giri davanti però, in staccata, perde un attimo il controllo del suo 749R e finisce fuori pista. Sarà la francese Migout che, ferma nei pressi dopo la sua caduta, la aiuterà velocemente a riprendere il via e mantenere così la seconda posizione. Terza Zaccardi, quarta la francese Lydia Jean. Classifica reale e classifica ufficiale a parte, un premio va dato a tutte le pilote in griglia di partenza qui a Hengelo in questo week end di pioggia battente, su un tracciato difficile, per aver dato prova di grandissimo coraggio, grinta e passione. Splendida ospitalità da parte dell’organizzazione del motoclub di Hengelo (che dal ’67 ospita gare nazionali con piloti di prestigio come Barry Sheen, Jarno Saarinen), nonostante i criteri di sicurezza del circuito non si possano definire omogenei agli standard solitamente richiesti per competizioni europee. Appuntamento per la terza gara a Rijeka (Croazia) il prossimo 18 giugno.

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