Frossard, Cairoli, Lupino e Gajser sono i campioni 2012
A Steven Frossard bastava scendere in pista per aggiudicarsi il suo secondo titolo consecutivo, considerato lo scarto previsto dal regolamento, ma il ruolo di comparsa gli andava troppo stretto e quindi si è spremuto fino all’ultimo per far sua anche la quarta affermazione Elite che gli ha permesso di dare il commiato al campionato con un en plein di grande spessore. Anche perché Tony Cairoli (ascolta la sua intervista) non pago di avergli soffiato la tabella iridata nella MX1 ha voluto chiudere alla grande la giornata impegnandosi a fondo per vincere anche la manche combinata, anche se si è poi dovuto accontentare del posto d’onore a causa dei numerosi doppiati che hanno reso impossibile l’aggancio al battistrada francese. Si è quindi consolato di essergli terminato davanti nella manche della classe regina, dove ha approfittato dei guai agli occhiali di Frossard per fuggire verso la bandiera a scacchi la cui la vittoria gli ha permesso di eguagliare i punti del leader di classifica sul quale ha prevalso in quanto vincitore dell’ultima manche disputata.
«Anche se l’ho vinta io la manche Elite è stata molto difficile - ha spiegato Frossard - Antonio spingeva molto
forte e ad un certo punto ci si sono messi di mezzo i doppiati che ti spezzavano il ritmo. E‘ comunque stato un buon debutto stagionale, ho vinto quattro manche e mi sono sentito bene, certo il Mondiale sarà un’altra cosa e sono sicuro che Tony sarà di nuovo l’uomo da battere. Purtroppo nelle prime battute della manche MX1 ho fatto un errore, sono saltato troppo avanti in un salto e all’atterraggio mi si sono rotti gli occhiali, mi è entrata la terra negli occhi e non ho potuto fare altro che rallentare perché ci vedevo male».
Ritiratosi in entrambe le manche dopo alcuni giri causa i postumi di una caduta in allenamento sulla sabbia belga che gli ha procurato lo stiramento del pollice della manco destra, David Philippaerts (ascolta la sua intervista) è comunque riuscito a dare il commiato al campionato fregiandosi del posto d’onore Elite e del terzo MX1. Due volte terzo, Davide Guarneri ha festeggiato il suo 27° compleanno rimanendo in testa per più di metà gara Elite e salendo sul podio accompagnato dagli applausi del pubblico di casa.
MX2
La MX2 ha portato alla ribalta il russo Aleksandr Tonkov, che in quattro tornate ha recuperato il tempo perduto nelle prime battute di gara ed una volta inseritosi al comando non ha trovato avversari in grado di
competere col suo passo. Con la mente concentrata sul campionato, Lupino (ascolta la sua intervista) dopo aver stracciato tutti alla partenza alla quarta tornata ha lasciato passare il pilota della Honda accontentandosi di un posto d’onore che ha permesso a lui di fregiarsi del suo primo titolo tricolore e alla Husqvarna di riportare l’ambito riconoscimento a dieci anni da quello 125 conquistato da Cristian Stevanini.
Terza piazza davanti a Ivo Monticelli per Chicco Chiodi che ha mantenuto carattere e determinazione per sigillare in seconda posizione la MX2 e in ottava la Elite dove è stato il secondo miglior pilota in sella ad una 250.
125
La 125 non ha invece avuto storie; il pur bravo pilota del team Magli Azzurra Davide Bonini ce l’ha messa tutta per scavalcare il leader Tim Gajser, ma lo sloveno è stato risoluto quanto le altre volte e ha affibbiato altre due vittorie che hanno portato a sette le sue affermazioni sulle otto manche disputate, una delle quali non conclusa per la rottura della catena. I due hanno quindi chiuso il campionato nell’ordine davanti a Riccardo Righi e Alessio Della Mora.
La giornata si è chiusa con l’incidente a tre che ha coinvolto Nick Triest, Matteo Aperio e Christian Beggi che ha avuto la peggio in quanto fratturatosi quattro costole delle quali una gli ha perforato un polmone .