La splendida Sardegna ospita la quarta Cavalcata del Sole e i suoi 360 partecipanti
In 360 alla 4° edizione della Cavalcata del Sole
San Teodoro, 2 giugno 2008
"Star" assoluta della quarta edizione della cavalcata del Sole è stata, manco a dirlo, la Sardegna.
Bisogna spiegarlo ancora una volta, appena venti giorni dopo la conclusione del Sardegna Rally Race, prima prova del Campionato del Mondo Rally Raid, organizzata dalla stessa Bike Village, che proprio con la Cavalcata si era "fatta le ossa".
Chiedere ai concorrenti se è stato bello e perché lo è stato conduce ad una risposta collettiva ed univoca: "Sì, è stato molto bello. Perché? Per i percorsi soprattutto, magnifici!".
Ed è proprio così. Sulle tracce delle prime tappe del Mondiale, la Cavalcata del Sole ha offerto le stesse atmosfere alla base del successo del rally titolato, questa volta, però, dedicate espressamente agli amatori.
Naturalmente, in sintonia perfetta con la formula messa a punto da Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu, non è stata una passeggiata, o meglio non è stato soltanto quello.
Due giorni "pieni", quasi cinquecento chilometri in totale e, non bastasse, anche la "prova specialissima", "ufficiosa" ma alla fine molto apprezzata, sul campo da cross di Padru.
Subito dopo, infatti, si è aperta la caccia a quella classifica ufficiosa, ed il leit motiv di chiusura della manifestazione, la festa al Bal Harbour di San Teodoro, è stata la premiazione del podio di quell'unica speciale: primo Fabio Fasola, secondo Angelo Signorelli, terzo Fabio Colombini. Un podio d'altri tempi, emblematico. A chi ha, ed a chi resta, la passione dentro, la Cavalcata del Sole calza a pennello.
Diventa una cosa "vera", autentica occasione di una grande saga dell'enduro. Una Cavalcata che, a discapito della definizione, non è come le altre. Intanto i due giorni di moto, quasi non-stop.
Partenza al mattino e, per molti, arrivo al tramonto. Poi il ritrovarsi ancora, in hotel, al bar, lungo le vie di San Teodoro, per commentare la giornata appena finita e fantasticare su quella ancora da venire.
Infine un marcato gusto per le cose fatte bene, dalla scenografia della prtenza agli apprezzatissimi punti di ristoro lungo il percorso. Gastronomia locale, grigliata e, per i più "audaci", il "potente" vino sardo. Per non parlare del percorso, di cui abbiamo già detto.
Qualcuno si è lamentato dell'asfalto iniziale, ma molti altri hanno apprezzato la partenza soft, e il crescendo che ha portato gran parte dei partecipanti a concludere sfiniti, al limite delle forze, la prima giornata.
Qualcuno ha storto il naso per l'eccessiva durezza di certi passaggi, ma l'armata delle Africa Twin, per esempio, che era alla Cavalcata per festeggiare il ventennale del suo sodalizio, è invece uscita inorgoglita proprio dal superamento di quelle difficoltà.
Qualcun altro si è allarmato per l'intensità dell'impegno, salvo poi esternare l'intensità delle emozioni provate, dopo aver faticato per arrivare in cima alla montagna, davanti ai panorami mozzafiato di questa Sardegna "offerta" loro dalla Cavalcata.
Insomma, è certamente difficile calibrare le difficoltà di un percorso per una gamma tanto estesa di partecipazione, ma il fatto che il "plebiscito" abbia unanimemente promosso la quarta edizione della Cavalcata del Sole, ringraziando per le novità e per l'atmosfera, resta il dato più tangibile dell'ennesimo successo dell'"opera" creativa di Bike Village.