Pharaons rally
La terza tappa
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La terza tappa
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TERZA TAPPA: SITRA - SIWA
PROVA SPECIALE 1: Km 333,68
TOTALE: Km 333,68
LA TAPPA
La gara lascerà il bivacco con un cap diretto sulle dune a cui si arriverà al km 7 per non essere più lasciate per molti chilometri. Le prime sembrano tonde ed accoglienti ma non lasciatevi sorprendere da quelle cassées presenti fin da subito!
Ci saranno in seguito momenti di passaggio prima di incontrare altopiani roccioso associati a qualche «!!!». Ci sarà in seguito un buon momento di fesh-fesh nella stessa alternanza di plateau rocciosi e dune che restano numerose.
Fino al CP5 la tappa ha la stessa atmosfera: gran maggioranza di dune da attraversare che sono separate a tratti da altopiani rocciosi, brevi momenti lenti e caotici per apprezzare ancor meglio quello che tutti i concorrenti amano e aspettano: la sabbia e l’attraversamento delle dune! Dal CP5 a fine tappa, abbandoniamo i sassi e teniamo la sabbia!
Il giorno di Chaleco
In una terza tappa di dune a perdita d’occhio, il cileno Francisco “Chaleco” Lopez mette tutti in riga con la sua “Hondina” 450. Al traguardo di Siwa precede Marc Coma di poco meno di un minuto; Jordi Viladoms è terzo mentre Matteo Graziani comincia ad aumentare il ritmo e termina a pochi secondi dallo spagnolo. Tra le auto un’altra prova di forza per Christian Lavieille, che precede di quasi sette minuti il polacco Holowczyc, vittima di una foratura. Il francese comanda la generale con quasi un’ora di vantaggio sul Bowler di Sireyjol, mentre Marc Coma ha le spalle protette dal suo scudiero Viladoms, secondo a 11 minuti.
SIWA – Il Total Pharaons Rally 2007 è arrivato a Siwa, l’incantevole oasi vicino al confine libico, famosa per le visite di Cleopatra e per la presenza dell’oracolo di Ammone. Ieri sera al briefing Jacky Ickx aveva annunciato che non si sarebbe disputata la “boucle” finale con partenza e arrivo all’oasi, per cui dai previsti 388 chilometri la tappa è diventata di 333. Il motivo è che uno dei camion “balai” era ancora sulla tappa precedente a recuperare alcuni veicoli rimasti in panne. Poco male comunque, la terza frazione è stata in ogni caso selettiva, caratterizzata dalla presenza quasi costante delle dune “cattedrale” del Gran Mare di Sabbia.
Questa mattina lo spagnolo Jose Manuel Pellicer, vincitore della tappa di ieri, partiva per primo, ma per la sua poca confidenza con il difficile compito di aprire la pista è stato subito raggiunto da Ullevalseter e poco dopo dal gruppetto guidato da Marc Coma. Pellicer è poi caduto al 60° chilometro, riportando la fuoriuscita della spalla: gara dunque finita per lo sfortunato spagnolo, recuperato prontamente dall’elicottero medico. A quel punto Marc Coma, dopo essersi alternato un po’ con Viladoms alla guda del gruppetto dei primi, ha provato ad allungare un po’ ma, pur arrivando al traguardo per primo, non è riuscito a vincere la tappa a “causa” di uno scatenato Chaleco Lopez. Il cileno fa rendere al meglio la sua piccola Honda 450 nel difficile e tra le dune del Grande Mare di Sabbia si è divertito a tenere il veloce passo di Coma. Chaleco, che entrerà anch’egli nell’orvita KTM dalla prossima gara, ha così preceduto Coma di 53 secondi, mentre Viladoms è finito terzo ad oltre quattro minuti per un piccolo problema con il ribinetot della benzina e per essersi insabbiato per cercare di recuperare. Oggi è stata anche la giornata di Graziani: il forlivese ha finalmente trovato il giusto passo e per pochissimi secondi non è riuscito a terminare sul podio. Dietro a lui il norvegese Ullevalseter e il trio italiano composto da Oscar Polli, Antonio Colombo e Marco Sartori.
In classifica generale Marc Coma comanda con 9 minuti di vantaggio su Viladoms e 11 su Ullevalseter e Lopez, un vantaggio che sembra rassicurante per lo spagnolo.
Tra le auto è stata un’altra giornata campale per Christian Lavieille: nonostante il suo navigatore Borsotto abbia sofferto di “mal di dune”, ha spinto forte anche oggi, mantenendo gli avversari a considerevole distanza. Alle sue spalle un’altra Nissan Pickup, quella del polacco Krzysztof Holowzcyc che come ieri è stato vittima di una foratura ed è terminato a quasi sette minuti dal francese. Continuano a stupire i Bowler Wildcat di Patrick Sireyjol e Jerome Pelichet, oggi terzo e quarto all’arrivo, a dimostrazione della grande affidabilità ed efficacia delle vetture inglesi. Quinto posto per il buggy dell’egiziano Abou Youssef.
Chi oggi deve abbandonare ogni sogno è Giacomo Vismara. Quinto assoluto in generale, il velocissimo bergamasco ha oggi rotto un pistone del suo Iveco. E’ riuscito a fatica a raggiungere il traguardo in undicesima posizione, ma domani purtroppo non partirà per l’impossibilità di riparare il motore. Meglio è andata al Mercedes Unimog di Matteo Paccani e Attilio Brevi, ottavi al traguardo, mentre il DAF di Claudio e Paola Bellina e di Giulio Minelli ha concluso decimo. In classifica generale Lavieille ha ormai quasi un’ora di vantaggio su Patrick Sireyjol.
Domani la quarta tappa, la Siwa-Siwa di 347 chilometri.
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