rally del Marocco

Mondiale C-CR, Rally OiLibya del Marocco. Terza Tappa. Ancora Joan Barreda (Honda)

- Continua la serie “plus” del Team HRC. Lo spagnolo, al secondo successo davanti a Francisco Lopez e alla sorpresa Jeremias Israel-Esquerre, torna al comando del Rally con un vantaggio di oltre sette minuti | P. Batini
Mondiale C-CR, Rally OiLibya del Marocco. Terza Tappa. Ancora Joan Barreda (Honda)

 

Zagora, 16 ottobre 2013. Partenza di nuovo da Tagounite, e arrivo a M’Hamid El Ghizlane, base ancora a Zagora. Con la terza tappa il Rally del Marocco torna nel settore Sud Ovest tra le dune di Cheggaga. 250 chilometri di Prova Speciale sui 350 in totale, con lunghi strappi veloci ma anche fuoripista, navigazione al cap, piste sabbiose e dunette.

Il ritmo della corsa è elevato, ed è imposto principalmente dai Piloti di punta del Team HRC, Barreda e Gonçalves, che hanno trasferito, insieme alle doti personali, anche l’affiatamento perfezionato nella loro precedente esperienza con il Team SpeedBrain. Barreda e Gonçalves si “tirano” a vicenda, si aiutano nei tratti più difficili della navigazione, e ogni volta che se ne presenta l’opportunità prima ancora che la necessità. Forti singolarmente, in coppia lo spagnolo e il portoghese fanno ancor di più la differenza. Ciascuno ha il suo obiettivo personale, che si somma a quello del Team. Barreda “deve” vincere il Rally, Gonçalves corre per il Titolo iridato.

E per il Team HRC, che schiera per la prima volta la nuovissima Honda CRF450 R, alla fine della terza tappa arriva il terzo successo. Tre tappe, tre vittorie consecutive, e il bis di Joan “Bang Bang” Barreda, sempre più convincente nel ruolo di erede delle grandi “firme” spagnole dei Rally-Raid. La prima è quella di Joan “Nani” Roma, primo spagnolo a vincere la Dakar, la seconda quella di Marc Coma, tre successi, e adesso tocca a Barreda. Coma, alle prese con alcune modifiche al retrotreno della nuova KTM e deciso a non rischiare in un Rally che già, in passato, gli è costato la partecipazione alla Dakar, fino a prova contraria è da considerarsi ancora il più forte, e non è affatto detto che il momento della “successione” sia arrivato.

A guadagnarci, in ogni caso, è l’interesse per la sfida, sempre più accesa. Partito dalla quinta posizione, Joan Barreda aveva davanti a se quattro concorrenti e otto minuti che, se recuperati, si sarebbero trasformati in altrettanti di vantaggio una volta raggiunto Gonçalves, che intanto apriva la pista sospinto dall’inseguimento di Marc Coma. Poco oltre metà Speciale l’aggancio era possibile, e dal secondo Controllo di Passaggio Barreda poteva navigare più sicuro nella polvere di Gonçalves e Lopez, affiancatosi nella risalita verso la testa della corsa.

Il solo ostacolo verso la seconda vittoria è un tratto particolarmente insidioso di navigazione tra le dune, unito ad una serie di piste quasi parallele dove il rischio è, a non scegliere quella giusta, di divergere dalla traiettoria ideale. Ma non succede, Gonçalves non sbaglia e il Barreda di oggi è diventato, oltre che il Pilota velocissimo che è sempre stato, anche un “navigatore” affidabile. Arriva così il secondo successo di Barreda in questa edizione del Rally del Marocco, accompagnato dal secondo e terzo posto di due cileni, Francisco Lopez, in corsa con la “vecchia” KTM 450 Rally, e il sorprendente Jeremias Israel-Esquerre, in gara con la SpeedBrain 450 R.

Dopo tre tappe il gruppo di testa si sgrana ulteriormente. Barreda è adesso solo al comando del Rally, e il vantaggio di oltre sette minuti sugli inseguitori inizia a essere una vera e propria sicurezza, quasi la condizione ideale per amministrare agevolmente le fasi finali del Rally. Gonçalves e Coma, nell’ordine e abbastanza lontani alle spalle di Barreda, sono separati da una manciata di secondi, e il confronto per l’assegnazione del Titolo di Campione del Mondo 2013 resta quanto mai aperto e tatticamente difficile. Se Barreda può permettersi di cominciare a tirare i remi in barca, insomma, Coma e Gonçalves continueranno a spingere. Nella terza tappa Coma, che ha perso il “portatore d’acqua” Ruben Faria, ritirato per i postumi della frattura alla mano del Setoes, ha recuperato un minuto e mezzo all’avversario. Ora diventa determinante l’alternanza delle posizioni di partenza che vede al momento lo spagnolo in vantaggio.

Italiani in gara. Alessandro Botturi, per la terza volta nono e migliore dei nostri, è al settimo posto della Generale, per la verità a quasi mezz’ora dal leader. Camelia Liparoti, 27ma assoluta, è seconda nella classifica dei Quad alle spalle del già Campione del Mondo Rafal Sonik. Giuseppe Recchi (presidente Eni) e Oscar Polli, pur se non attenti alla classifica della prima avventura del Team Eni FreeRacing, occupano rispettivamente la 30ma e 31ma posizione, e due posti più indietro troviamo il terzo componente della Squadra italiana, Andrea Giuseppe Gaggiani. Tocca adesso alla quarta tappa. Rotta Nord Est verso Erfoud.

 

Photo Credits : ApPhotosport, KTM Images, Team HRC, SpeedBrain, Prensa Chaleco Lopez, Prensa Marc Coma

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