Mondiale Enduro, Paesi Baschi. Ritorno di Bellino, “colpaccio” di Phillips, e Re Redondi
Sembrava impossibile, eppure ha piovuto anche in Spagna, a luglio. Così, questo era troppo, a un certo punto si è creduto che l’acqua fosse parte del pacchetto studiato dal promoter, Alain Blanchard, per rendere le difficoltà dell’Enduro Mondiale un’oggettiva costante. Poi, per fortuna, la domenica del Gran Premio di Euskadi, o dei Paesi Baschi, è tornato il sole, non succedeva dal debutto mondiale del Marocco, e le “credenze” sono venute meno. Ma non il grande, anzi grandissimo spettacolo dell’Enduro.Gordexola, 3 Luglio.
Due giornate di gara, tiratissime. Non tanto per le difficoltà delle prove speciali, tradizionalmente su livelli altissimi dal punto di vista tecnico, ma “fattibili” dai Campioni evoluti della specialità, quanto per il controllo orario “tirato”, una citazione dell’Enduro degli albori, che copriva quasi un quarto dei settanta chilometri del giro e sul quale sono “caduti” in molti. Il resto è grande spettacolo dell’Enduro, per un Gran Premio che risulterà duro, difficile e molto combattuto. In altre parole, perfetto e indimenticabile.
Non poche le sorprese, nel bene e nel male, naturalmente, alcune delle quali cadute dal cielo come autentici colpi di scena. A farne le spese soprattutto Holcombe e Nambotin il primo giorno, e Remes la domenica. Dall’altro punto di vista, la lieta sorpresa è la riscossa degli italiani, finalmente dominatori dell’evento in almeno un paio di circostanze chiave.
Cominciamo a rovescio, dallo Junior Giacomo Redondi che, unico Pilota del Mondiale 2016, non è mai andato oltre il… primo posto in sei Gran Premi disputati. Vuol dire che il Pilota ufficiale Honda Redmoto ha vinto dodici volte in dodici giornate di gara sin qui disputate. In entrambi i casi battendo Elowson e Garcia ma, quello che più conta, preparando per il Gran Premio d’Italia il Gran Finale della sua stagione d’oro. A Redondi, infatti, basta adesso un sesto posto per diventare Campione del Mondo Junior e, non vorremmo dirlo per scaramanzia, se quel sesto posto verrà a Fabriano tra due settimane, Redondi sarà anche il primo Campione del Mondo della stagione. D’accordo, incrociamo le dita e stiamo zitti fino a metà luglio.
Sempre procedendo a rovescio, alla vittoria piena torna anche Laia Sanz, KTM, che era partita maluccio in questo Mondiale, ma che si è già ripresa e, battute due volte sia la Franke che la Daniels, torna in vetta al Mondiale della “Femmine”.
Nella E1, il colpo di scena è il passo falso di Eero Remes, solo terzo sabato e costretto al ritiro durante l’ultima prova speciale di domenica per un problema al motore della TM Campione del Mondo. Il finlandese registra così il suo peggior Gran Premio dall’inizio della stagione, e lascia risalire l’americano della KTM Watson che, con due successi consecutivi, si rimette in gioco.
Finalmente protagonisti assoluti gli italiani, ecco le classi E2 e E3. Nella E2 il fatto di cartello è il ritorno alla vittoria di Mathias Bellino, il Pilota ufficiale Husqvarna che era partito con un doppio successo in Marocco, ma che non si era più ripetuto. Il francese ha ritrovato in Spagna le condizioni ideali per rilanciare le sue quotazioni, e si è imposto sull’altrettanto ritrovato Salvini, sabato, e sul collega francese Larrieu, domenica. L’australiano Phillips, terzo sabato e quarto domenica, resta al comando della classifica provvisoria della classe, e per il momento ancora indisturbato, visto che Bellino torna al secondo posto, ma con un ritardo di 33 punti, e che l’americano Robert non è andato oltre un quinto e settimo posto. Continua, nella E2, il calvario di Christophe Nambotin, caduto ancora nel cross test di sabato e non ripartito domenica, e che dovrà, pare, farsi operare nuovamente al ginocchio. Nuova pausa di convalescenza in vista per lo sfortunato fuoriclasse francese.
E3 della meraviglie, finalmente è arrivata la prima vittoria di Manuel Monni. L’ufficiale TM ha sorpreso tutti risultando imprendibile nella gara della E3 di sabato, e si è ripetuto domenica pur non bissando il successo a causa di una penalità per taglio (involontario) del percorso. A fasi alterne nella classe delle “grosse”, Steve Holcombe è stato pesantemente attardato da un problema al cambio sabato, ma è riuscito a vincere domenica grazie alla penalità comminata a Monni. La leadesrhip dell’inglese della Beta è ora minacciata dall’avvicinamento del compagno di Squadra Aubert che, con il secondo e terzo posto ottenuti a Gordexola è ora a 9 punti dalla testa del Campionato.
Ingarbugliata, dopo la Spagna, anche la situazione della E GP, la classe Enduro Gran Premio che “riconosce” la vecchia, cara classifica “Assoluta”. È il caso nel quale Matthew Phillips, Sherco, pur con due miseri quinti posti è riuscito a trarre un insperato massimo vantaggio. Con i passi falsi di Remes e di Holcombe, infatti, e con l’”innocuo” doppio successo di Bellino, adesso il vantaggio dell’australiano, solo due GP fa nullo, sale adesso a 28 punti su Remes e 33 su Holcombe.
Tutto questo quando mancano ormai due Gran Premi alla fine della stagione Mondiale. E quando finalmente diventa imminente l’appuntamento italiano del Mondiale di Enduro (o Enduro GP come insiste che si debba definirlo Alain Blanchard), in programma per il week end del 16 e 17 Luglio a Fabriano.