Pharaons rally
Sesta Tappa
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Sesta Tappa
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SESTA TAPPA: SITRA - BAHARIJA
PROVA SPECIALE: Km 369,19
TOTALE: Km 369,19
LA TAPPA
Si ricomincia con l’attraversamento della piana di Sitra con un cap diretto sulle dune, alternanza di valli nere e fesh-fesh. Dopo solo qualche silometro, le dune riprendono con qualche zona molle fino al CP1, km 50,6. Poi, qualche piccolo plateau pietroso e un grande cambiamento di cap per restare fra le dune fino al km 94,4. E’ la fine delle grandi dune per l’edizione 2007, ma non la fine della sabbia!
Fino al CP2, km 99,3 c’è un grande plateau molto rapido. Si ritrova qualche cordone di dune per circa 10 km prima di percorrere una piana nera, anche lei molto rapida, fino al CP3, km 169,4.
Dal CP3 al CP4, la pista ondeggia sempre più, per divenire in seguito sinuosa e lenta fra le montagnole di pietre grigie.
Dal CP4 all’oasi di Baharya, si attraversano valli rocciose accidentate per avvicinarsi tranquillamente ai giardini dove si ritroverà una pista molto rapida in un letto di oued su fondo sabbioso, un grande momento di guida ! La pista ondeggia sempre più fino al CP5 dove si attraversa la strada. La pista è visibile, sinuosa e rapida all’inizio, fino ad un piccolo centro abitato (2 case). ATTENZIONE alla popolazione!
In seguito è un vero labirinto di piccole piste nella vegetazione: andate verso il cap ma attenzione alla terra molto molle vicino ai punti d’acqua…A livello di un altro piccolo villaggio, qualche chilometro più lontano, comincerà un passaggio lento e monotono prima di raggiungere infine una pista più rapida ma ondulata che sarà davvero apprezzabile. La tappa del giorno finisce sulle tracce della prima tappa con la stessa salita sulla lingua di sabbia e la stessa discesa al bivacco. Ancora un bel momento di gara!
Baharija, 5 ottobre 2007
Chaleco ci prova, si perde e cade
La sesta tappa del Total Pharaons 2007, la più lunga del rally con i suoi 369 chilometri, ha visto infrangersi i sogni di Francisco “Chaleco” Lopez di salire sul podio. Una giornata infernale per il cileno, che si è prima perso per poi cadere malamente nel tentativo di recuperare. Marc Coma e Christian Lavieille, i leader della generale, vincono anche oggi e si apprestano ad una parata trionfale verso le Piramidi di Giza.
BAHARIJA – A volte, proprio quando il sogno sembra vicino a realizzarsi, si viene repentinamente riportati alla realtà: è quello che è accaduto oggi a Francisco “Chaleco” Lopez, l’astro nascente dei rally, un concentrato di simpatia e “manetta” che sono ingredienti necessari per un campione. Oggi il cileno aveva deciso di attaccare, di agguantare quel terzo gradino del podio che poteva essere alla sua portata. La foga, l’inesperienza, la sfortuna, hanno però infranto i suoi sogni. Attorno al kilometro 182 il cileno si è perso, come molti altri piloti, seguito come un ombra da Ullevalseter che lo marcava stretto per non permettergli la fuga. Il norvegese, accortosi dell’errore, è tornato sulla giusta rotta, mentre Lopez, dopo aver insistito a lungo nell’errore, ha deciso di tornare al CP3 per rimettere benzina nella sua Honda. Furioso, è ripartito a razzo, ma dopo il CP4, attorno al chilometro 300, all’atterraggio da un salto è stato catapultato in aria, probabilmente per la ruota anteriore che si è bloccata. Qualche acciacco per il pilota, ma la moto, con la ruota distrutta, non gli ha consentito di proseguire. Per Marc Coma, il leader della generale, è sembrata una passeggiata, nonostante abbia commesso anch’egli l’errore di navigazione alla fine del tratto sabbioso. Da qui in poi ha viaggiato da solo, neppure il suo compagno di team Jordi Viladoms è riuscito a tenere il ritmo del Gran Catalano e sul traguardo si è presentato con cinque minuti su Viladoms e la bellezza di 41 sul terzo classificato, il norvegese Ullevalseter.
Olivier Pain, con la sua piccola Yamaha ha fatto un piccolo capolavoro conquistando la quarta posizione. Oggi è stata la giornata degli outsider, quelli che hanno trovato prima la strada giusta: Stefano Turchi “Cinghiale” è quinto, davanti al giapponese Murata e ad Attilio Ginepro. Solo ottavo Matteo Graziani, immediatamente davanti ad Oscar Polli.
Un imprendibile Christian Lavieille, perfettamente coadiuvato dal suo navigatore Francois Borsotto, è stato anche oggi il più veloce: l’equipaggio francese, perso ieri l’unico avversario in grado di impensierirlo, ha passato la giornata fermandosi ad ogni punto di assistenza, per effettuare regolazioni sulle sospensioni, in vista della prossima Dakar. Finalmente una giornata senza problemi per Etienne Smulevici e Gilles Tixador, secondi a poco meno di due minuti da Lavieille. I due Bowler del Team Cummins di Philippe Boutron e Patrick Sireyjol sono stati oggi i primattori del relativo Challenge, mentre Jerome Pelichet ha perso ogni speranza di vittoria per aver sbagliato direzione nello stesso punto che ha messo in crisi molti motociclisti. Matteo Paccani, settimo, è stato il migliore dei due camion rimasti in gara.
Domani il Total Pharaons 2007 vivrà l’ultima tappa, 332 chilometri di prova speciale, assolutamente da non prendere sotto gamba, prima della parata conclusiva alle Piramidi di Giza.
JVD International
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