Trial Mondiale in Portogallo. Toni Bou sale a quota 100!
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Con una straordinaria prestazione in gara, di quelle che annichiliscono gli avversari, il Campione del Mondo, dopo aver raggiunto ad Andorra le 99 vittorie di Dougie Lampkin, lo ha superato raggiungendo l’incredibile "quota 100" in duecento partecipazioni!
Al riguardo Toni Bou ha detto: "È molto importante, perché il campionato è molto serrato. Dopo la frattura la mia condizione fisica non è ancora perfetta, ma ogni giorno sto migliorando. Sono molto felice di questa vittoria, perché ho sempre guardato alle novantanove vittorie di Dougie pensando che sarebbe stato impossibile batterlo, e invece alla fine ce l'ho fatta. Tutto questo è molto speciale. "
Un percorso di gara tipicamente portoghese, caratterizzato da rocce di notevoli dimensioni con un granito particolarmente abrasivo, molti passaggi alti e zone al solito molto aperte e lunghe: questo è quanto si sono trovati ad affrontare i 50 piloti ammessi a questo Torneo: come si può capire, il terreno è ideale per esprimere la moderna scuola tecnica spagnola, che anche in questa occasione ha espresso complessivamente la sua supremazia in tutte le categorie.
Ma veniamo alla gara, che nella classe regina TrialGP ha visto il solito dominio spagnolo con una classifica che ha però espresso una mutata espressione di valori: Bou su Honda a parte, visto che ha veramente fatto gara a sè con sole nove penalità sui due giri.
Al secondo posto ritroviamo un rinato Jeroni Fajardo, su Gas Gas, che con 21 punti distacca nettamente il suo giovane compagno di team Jaime Busto, fermo a 31, confermando per entrambi il buon feeling raggiunto con le loro moto. Quarto, non molto staccato, l’oramai trentottenne Albert Cabestany, che su questi terreni ha sempre offerto prestazioni importanti grazie ad una guida straordinariamente pulita ed elegante, e che ha trovato quest’anno con Betamotor un affiatamento ideale.
Quinto, molto staccato, un irriconoscibile Adam Raga su TRRS, che in questo inizio di stagione fatica a ritrovare il passo giusto con prestazioni al di sotto del proprio valore. Sesto l’inglese Dabill su Beta davanti ad un sorprendente Noriol Oguera su Jotagas, mentre fatica ancora a ritrovare la forma ideale il giapponese Fujinami, su Honda, che termina ottavo. Chiudono la classifica dei primi dieci il galiziano Casales, nono, alla guida di una Vertigo, e decimo Miguel Gelabert su Sherco.
La classe Trial2, al solito spettacolare e combattuta, ha registrato la clamorosa debacle del nostro numero uno Grattarola, il quale incappa con la sua Montesa nella classica giornata no e termina solamente decimo, giusto davanti all’ex Minder Matteo Poli, su Vertigo. Approfittano di questo passo falso i giovani Dan Peace (Gas Gas) che vince al fotofinish sugli spagnoli Aniol Gelabert (Sherco) e Gabriel Marceli su Montesa. Ottima la gara dell’astro nascente azzurro Lorenzo Gandola, che con una prestazione magistrale chiude quinto molto vicino al podio; mentre settimo, dopo essere stato secondo al primo giro, il vicecampione italiano Luca Petrella, che sembra aver finalmente rilanciato le sue azioni. Da segnalare anche la dodicesima posizione del quarto italiano in gara, Pietro Petrangeli su Sherco.
Nella classe 125 è ancora l’inglese Billy Green ad imporsi con la sua Beta sugli spagnoli Pablo Suarez e Martin Riobo, entrambi su Gas Gas; il nostro portacolori Alberto Rabino, su Beta, termina invece decimo.
Appuntamento con il Campionato Mondiale Trial il 14/15 luglio ad Auron, per il GP di Francia: per l’occasione debutteranno le moto elettriche con il campionato ad esse dedicato.