Sherco 2019. La prova della gamma Enduro
Per il suo 20° anniversario Sherco ha deciso di fare le cose in grande. Ci presenta infatti la nuovissima gamma 2019, composta da ben sette modelli suddivisi in tre versioni: abbiamo la Racing (base), la Factory (poronto gara) e la nuovissima Cross-Country, una moto basata sul modello Factory pensata per l’uso nelle competizioni offroad.
Le migliorie principali dei nuovi modelli 2019 non sono poche, abbiamo un telaio più flessibile e leggero, le nuove piastre Neken, i cerchi Excel di serie su tutte le versioni e dei radiatori leggermente più capienti.
Ciclistica
Il telaio dell’intera gamma è stato modificato nella parte anteriore, per garantire un controllo migliore della ruota anteriore e per ridurre la sensazione di “impatto” sulle mani. Su entrambe le versioni troviamo le piastre superiori prodotte da Neken, mentre la forcella varia a seconda delle versioni: sulla Racing troviamo la WP XPLOR con steli da 48mm, mentre sulla Factory abbiamo la KYB Technical Touch, sempre da 48mm.
Come ammortizzatore posteriore abbiamo sempre un WP Shock sulla Racing e un KYB Shock sulla Factory; entrambi gli ammortizzatori possiedono tre regolazioni: compressione basse-alte velocità e ritorno. Inoltre è stato rinforzato anche il parafango posteriore, in modo da garantire una resistenza maggiore.
Motori
SE – SC 125: il nuovo modello 2019 presenta un motore che dovrebbe garantire maggiore affidabilità grazie a un nuovo pistone e una lubrificazione ottimizzata.
SE – SC 250/300 2T: la novità principale è il cilindro, che è stato ridisegnato e pesa il 15% in meno. La distribuzione della potenza è più lineare e una coppia maggiore. E’ stata rivista anche la valvola di scarico, che offre una risposta del motore più veloce.
SEF – SC 300 4T: grazie alle due nuove mappature abbiamo un motore più dolce sia ai bassi che ai medi giri. E’ stato ridisegnato anche il cestello della frizione, che pesa 90 grammi in meno rispetto al precedente.
Caratteristiche versione Factory
La versione Factory, creata per essere una moto “pronto gara”, offre una componentistica più avanzata: per prima cosa troviamo la forcella KYB Technical Touch, abbinata al mono KYB; abbiamo una sella blu tutta italiana prodotta da Selle della Valle, cerchi Excel anodizzati blu e una nuova batteria al litio che permette di risparmiare ben 1.3kg rispetto al modello precedente. Ultima chicca è lo scarico completo: sulla gamma 2 tempi troviamo un FMF, mentre sulla gamma 4 tempi un Akrapovic.
Come vanno
125 SE-R: la nuova modifica sulla parte anteriore del telaio sommata all’agilità del 125 ci dà una sensazione di controllo in tutte le situazioni: nei cambi di direzione improvvisi la moto non si scompone, anche se avrei preferito la KYB rispetto alla WP, dato che garantisce una stabilità maggiore anche ad alte velocità. Il motore a bassi e medi giri ha una grande risposta, mentre agli alti ha veramente tanta coppia, caratteristica che la rende ottima anche nel campo da cross. Ho apprezzato molto il bottoncino per l’avviamento elettrico, anche se comunque avrei preferito avere sia il bottoncino che la pedivella.
250 SE Factory: la moto presenta due mappature, che la rendono molto diversa: con la mappatura SOFT abbiamo una moto lineare sia a bassi che ad alti giri, mentre con la HARD il motore libera tutta la propria potenza, soprattutto ad alti giri. A livello di ciclistica, forcella e mono KYB funzionano veramente bene e con pochi click riusciamo a rendere la moto perfetta sia sul lento che sul veloce. Il telaio è molto leggero e aiuta il pilota anche nei tracciati più stretti.
300 SE Factory: a differenza del 250, la moto ha un’erogazione lineare a tutti i giri, quindi l’utilizzo delle mappature risulta un po’ limitato. Nello stretto è facile da guidare e non teme le ripartenze da fermo in salita, dato che in basso il motore non muore (quasi) mai. Ho apprezzato maggiormente il 300 rispetto al 250 in quanto dà la possibilità di guidare pulito anche quando si accelera un po’ di più.
300 SEF Factory: In alto il motore spinge veramente tanto, ma lascia comunque una sensazione di controllo costante. Non tende ad affaticare il pilota, ma piuttosto ad aiutarlo a guidare pulito. Lo scarico Akrapovic rende la moto più pronta in basso senza renderla troppo cattiva in alto. Nonostante non sia un amante dei quattro tempi, devo dire che il 300 mi è piaciuto molto, soprattutto nei pezzi un po’ più tecnici del tracciato.
Edoardo D'Errico