Trofeo Italiano Amatori: parte da Misano la stagione 2012
Ben 6 le gare in programma, riservate agli oltre 200 piloti non–professionisti iscritti al campionato e divisi nelle classi 600 e 1000 e nelle categorie Base, Avanzata e Pro.
I gruppi sono formati in base alle prestazioni di ciascun concorrente e dunque le griglie di partenza, praticamente tutte al completo, raccolgono piloti dal rendimento omogeneo.
E’ questo l’elemento che rende unica la formula del trofeo e che assicura un confronto in pista equilibrato, con grande divertimento per i partecipanti e spettacolo sempre assicurato.
Ottava edizione
Giunto all’ottava edizione, il Trofeo Italiano Amatori si ripropone come formula di successo grazie ad un’organizzazione estremamente curata, sotto ogni aspetto, dal patron Daniele Alessandrini e dallo staff del Moto Club Motolampeggio di Roma.
Programma delle gare
Il programma della manifestazione, inserita nella Coppa FMI, prevede per sabato i due turni di qualificazioni, dalle 10.15 alle 12.40 e dalle 16.10 alle 18.35. Questi gli orari di partenza delle gare di domenica: cat. Base, 11.25 (600) e 12.05 (1000); cat. Avanzata 12.45 (600) e 14.25 (1000); cat. Pro, 15.05 (600) e 15.45 (1000).
Storie di piloti
Tutti i piloti sono impazienti di cominciare, ognuno sta curando al meglio la propria preparazione e può raccontare una storia che ha un denominatore di base, la grande passione per la velocità e le competizioni. Qui presentiamo quattro diverse realtà nel racconto degli stessi protagonisti.
Nicola Quinto, quando la moto è colpa di mammà (Milano)
Cominciare a sentirsi piloti all’età di 3 anni “per colpa” della mamma. Si tratta di un caso quasi eccezionale (per non dire unico) di cui è protagonista Nicola Quinto, 34 anni, milanese, pilota della classe 600 Pro nel Trofeo Italiano Amatori 2012. “Ancora piccolissimo, ero in vacanza con la mia famiglia sulla riviera romagnola” racconta Nicola. “In un parco giochi fu mia mamma a mettermi su una minimoto, l’evento è stato immortalato anche in una foto che conservo gelosamente, da allora la moto è stata sempre al primo posto nelle mie passioni”. Dopo aver frequentato le piste con gli amici, per sessioni di prove libere, Quinto ha esordito nelle competizioni nel 2010, con la K-Cup, ed è poi rimasto fedele alla formula-amatori ed ai pneumatici Metzeler. “Nel trofeo ciascun pilota si sente tenuto in considerazione, quasi accudito, curatissimo: con lo staff di Alessandrini ho trovato un rapporto eccellente, un altro motivo per andare volentieri alle gare”. Lo scorso anno il milanese ha chiuso al 14° posto assoluto nella 600 ed al quarto nella classifica Semistock ma per il 2012 è intenzionato a migliorare la sua posizione. “Ho pregiudicato il mio risultato con una doppia scivolata sotto la pioggia di Franciacorta comunque sono soddisfatto, io amo la velocità e le corse, non faccio troppi calcoli sui piazzamenti, i punti li guardo dopo” spiega Nicola. “Appena terminata la stagione sono montato in sella alla moto da cross, altra grande passione più recente, e non mi sono mai fermato, parteciperò anche all’Italiano Cross Country: ho migliorato la mia tenuta atletica e credo anche la sensibilità di guida sul fondo meno stabile. Nel motocross ho ritrovato lo stesso ambiente del Trofeo Amatori: tutti avversari in pista ma amici fuori e pronti a darsi una mano”. Assistito nella preparazione dal fratello, che è campione italiano dei pesi massimi di body building, Nicola ha programmato la stagione alle porte con l’ormai consueto scrupolo professionale che gli deriva anche dalla sua attività di commercialista. Il suo team, denominato Cubo, parola che – per evidente assonanza - cerca di propiziare la fortuna, è stato presentato in un locale di Lainate (MI) ad amici e sponsor, in un clima molto festoso; al posto d’onore la Honda CBR 600 RR, alla quale Nicola è affezionatissimo, curata da Speedy Bike, in configurazione Standard e su carena e tuta i marchi di Moto Way, Lo.Vi Impianti, Lucifero, Rookiedesigns, Iperpetroli Carburanti, Merlin, LPS, Bamonte, Airgraphics.
Fabrizio Leoni, imprenditore di successo e anima del mega-team FF Racing (Reggio Emilia)
Parte da Reggio Emilia una delle sfide più concrete per la conquista del titolo 2012 nel Trofeo Italiano Amatori. A lanciare il confronto sono il pilota Fabrizio Leoni e il team FF Racing, formato da una decina di agguerriti concorrenti che non fanno mistero di puntare decisamente al bersaglio grosso, in particolare al titolo della classe 1000 Pro e a quello riservato ai Team.
Oltre a Leoni, che sarà al via con una fiammante BMW e che già lo scorso anno chiuse quarto assoluto e primo della semistock nella classe Pro, la squadra reggiana schiera Fausto Sassi (BMW), Ivano Ciriesi con una Honda CBR 1000, Stefano Cavicchi alla guida di una Ducati 1098, Alessandro Lazzari con una Suzuki 1000 e Alessandro Pellicani che, all’ultimo momento, si è allineato ai compagni scegliendo una potente BMW 1000 RR. Questi sei piloti saranno impegnati nella classe Pro, quella riservata ai concorrenti più veloci; nella 600 Pro la FF Racing sarà invece presente con il pugliese Marco Zambino in sella ad una Triumph Daytona 675. Nella 600 Avanzata si schiereranno Andrea Chiavuzzi e Manuele Vocale, entrambi in sella alla Yamaha R6.
Oltre che nel Trofeo Italiano Amatori, la struttura reggiana sarà impegnata anche nella Michelin Power Cup, il monomarca promosso dalla nota casa francese di pneumatici sempre con la formula dello sbarramento dei tempi sul giro.
Il titolare Fabrizio Leoni è doppiamente legato al motociclismo anche in virtù della sua attività imprenditoriale. Ha infatti un’azienda che costruisce semirimorchi per importanti team impegnati nel campionato mondiale della Moto GP e della Superbike. La nuovissima e attrezzatissima hospitality del team NGM (New Generation Mobaile) per il quale corrono Edwartz e De Angelis è infatti la sua ultima realizzazione e ha riscosso grande successo in tutto il paddock della MotoGP, tanto che altri team gli hanno commissionato nuove hospitality.
Giacomo Dolfi, tornare alla vita grazie alla moto (Firenze)
Per il fiorentino Gabriele Dolfi quella che sta per iniziare sarà la seconda stagione consecutiva nel Trofeo Italiano Amatori.
Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno nella categoria Base, il trentacinquenne geometra affronta ora la più impegnativa classe Avanzata, sempre in sella alla Honda 1000 del team GDR di Firenze che schiera anche Umberto Francini nella 1000 Base e Lorenzo Bianchi nella Michelin Power Cup 1000.
La storia di Dolfi merita di essere raccontata perché dimostra che grazie a una forte passione, si può tornare non solo a vivere ma anche a svolgere attività sportiva a livello agonistico.
Da sempre appassionato di moto, il fiorentino inizia a correre a 17 anni nella 125 Sport Production poi passa al Trofeo Suzuki 250, contemporaneamente si dedica al motocross, specialità che lo vede ai vertici regionali. In quegli anni fanno la propria comparsa le minimoto e per Gabriele correre su quei microbolidi è un vero divertimento, tanto che anche in questa categoria coglie buoni risultati come alcune vittorie nelle selettive nazionali.
Tutto procede per il meglio, finisce gli studi, inizia l’attività lavorativa come geometra e continua a correre in moto, ma nel 2006 improvvisamente la vita gli riserva un prova drammatica. Nel mese di luglio, mentre sta andando al lavoro sul suo scooter, un auto sbanda e lo prende in pieno facendogli fare un volo di decine di metri. Nella caduta riporta numerose fratture, anche alle vertebre e alla testa, I soccorritori lo danno per spacciato ma, dopo un mese in coma all’ospedale, miracolosamente si risveglia e inizia il lungo percorso della riabilitazione e del recupero funzionale degli arti. Trascorre otto mesi fra ospedali e centri fisioterapici, compreso quello della Clinica Mobile del dottor Costa. La medicina e soprattutto la voglia di non mollare, gli danno quella carica che spesso è decisiva per tornare alla vita e così non solo riprende le normali attività, ma alla fine di aprile del 2007 risale in moto e disputa una gara in salita, la Pieve Santo Stefano – Passo dello Spino, in sella a una potente Yamaha R1. E’ l’esperienza che gli dimostra che è veramente tornato a vivere. Da quel momento riprende tutte le attività e continua a migliorare tanto che alla fine del 2010, grazie anche all’aiuto del grande amico e pilota Nello Russo, torna in pista correndo la Premier Cup, un trofeo molto impegnativo. Ovviamente gli anni di assenza dalle piste e il grave incidente hanno lasciato un po’ il segno e quindi decide di dedicarsi a gare meno impegnative ma sempre valide come il Trofeo Italiano Amatori in cui chiude la stagione 2011 al dodicesimo posto.
Risulta uno dei piloti più veloci almeno in alcuni circuiti, come il Mugello, e quindi per lui si impone il salto di categoria, così il prossimo 22 aprile a Misano farà l’esordio nella più impegnativa classe Avanzata.
La passione per le moto e la sua storia lo hanno portato anche ad impegnarsi nel sociale, in particolare verso persone che hanno avuto una storia simile, così è diventato anche istruttore di corsi di guida sicura sportiva, riservati a chi vuole dare sfogo alla propria passione ma contemporaneamente correre limitando al massimo i normali rischi di questa attività sportiva.
Mario Saporito, dai Castelli Romani la sfida di un team di amici (Roma)
Un gruppo di giovani amici con al suo interno un aspirante pilota: l’ambizione di uno diventa l’obiettivo di tutti, i rapporti si cementano ancora di più e finalmente si realizza un sogno, il debutto nelle competizioni. E’ questa la storia del Team Soc Racing di Roma che riconferma Mario Saporito, in sella alla Yamaha R6, nella classe 600 Base Avanzata. Settimo assoluto nel 2011 (e nella categoria Semistock), il trentunenne magazziniere capitolino si sta preparando con grande scrupolo, anche perché l’obiettivo dichiarato è rientrare nei primi 3 della formula. Insieme al fraterno amico di Monteporzio Adriano Di Cintio, co-fondatore della squadra e team manager, nelle prove libere precampionato Mario ha dimostrato un costante miglioramento; anche la moto è nuova ed è oggetto di attente cure. Il Soc Racing, che è espressione di una genuina passione, la stessa che anima tutti gli Amatori, ha già trovato due sponsor, il Ristorante “Da Cecco” di Labico e lo studio tecnico del Geometra Alessandro Galli, che partecipano all’avventura proprio con l’obiettivo di sostenere il gruppo. Nonostante una rovinosa caduta al Mugello, in cui riportò la lussazione di una clavicola, per Saporito il 2011 è stato un anno in costante ascesa dopo il debutto in pista dell’anno precedente. Sportivo di lungo corso (ha giocato a calcio e ha praticato atletica leggera), anche quest’anno Mario sarà seguito dalla moglie Sara che, vinta la ritrosia iniziale, è diventata la sua prima tifosa.