TT, Supersport: Michael Dunlop raddoppia
Che il 2013 sia l’anno di Michael Dunlop, al Tourist Trophy, è ormai lampante. Tant’è che il nipote del leggendario Joey, dopo aver dominato la gara clou della Dainese Superbike - posticipata a ieri per motivi meteorologici – ha fatto sua anche la Monster Energy Supersport race 1, gara di 4 giri, per un totale di 243 km, partita alle 10,45 di una radiosa mattina di sole e conclusa dopo 1h12’20”162, alla media di 125,182 miglia orarie, ovvero 201,4 km/h.
In sella alla nuova CBR600RR del team MD Racing, Michael ha preceduto di 10”36 il 43enne veterano neozelandese Bruce Anstey (suo compagno in SBK nel team Honda HM Plant) e di circa 23”5 il fratello maggiore William, in sella alla R6 del team Milwaukee Yamaha. Al quarto posto il mitico plurivincitore John McGuinness, seguito da James Hillier (Kawasaki/Quattro Plant), Guy Martin (Tyco Suzuki) e Cameron Donald (Honda/Wilson Craig Racing).
Alla fine della prima tornata, il 24enne Michael figlio di Robert Dunlop precedeva di circa 4” Anstey, sempre molto forte seppur leggermente influenzato, a sua volta inseguito da William Dunlop a 2”, Donald a 11”, Martin a 13”, Harrison a 14”, McGuinness a 15”, Hillier a 16” e da Gary Johnson, in sella alla MV F3 675 del team Valmoto di Jack Valentine (ex Suzuki SBK e BSB).
Il succitato “trenino” di gran manette ha mantenuto invariate fino al traguardo le posizioni dei primi, ma con il giovane Dunlop che guadagnava progressivamente su Anstey fino a portarsi a 10” mantenendoli poi fino al traguardo, mentre anche gli altri si sono man mano distanziati; ad eccezione purtroppo dello stesso Johnson, ritiratosi proprio all’ultimo giro, lasciando così a Daniel Cooper e alla sua Triumph Daytona 675 la soddisfazione di primeggiare nel quartetto delle tricilindriche rimasto in gara, composto esclusivamente daTriumph.
piega996
Comunque sono punti di vista, e probabilmente, prima o poi, a tutti capita la chance di fare una cosa che per molti sarebbe da abolire...
Punti di vista rispettabili.
anche secondo me
come ho già scritto, quando una corsa è pubblica la decisione se mantenerla o meno spetta a tutta la società e non solo ai piloti ed agli spettatori, quindi non accetto l'obiezione se non ti piace non andarci e non guardarla;
è vero - come mi è stato fatto notare - che l'eventuale abolizione del TT riguarda per prima la società inglese;
per quanto riguarda l'Italia secondo me hanno fatto bene ad abolire per ragioni di sicurezza le corse su strada, e per ripetere un esempio che ho già fatto, le corse di rally gruppo B
il CIVS non fa neppure lontamente un numero di vittime paragonabile e non comporta rischi di tale livello e per questo motivo è stato mantenuto