Zam a tutto gas. Bagnaia raccontato da chi lo conosce bene [PODCAST]
Campione del mondo: Francesco Bagnaia conquista meritatamente il suo secondo titolo, il primo in MotoGP. Ed è un titolo pieno di significati, anche dal punto di vista statistico: era dal 2009 (Valentino Rossi) che un pilota italiano non conquistava il mondiale più importante; era dal 2007 che la Ducati non riusciva a primeggiare nel campionato piloti (Casey Stoner); era dal 1972 che un pilota italiano (Giacomo Agostini) non si affermava in sella a una moto italiana (MV Agusta). Insomma, Bagnaia entra di diritto nel libro dei primati e lo fa al termine di una stagione quasi incredibile per il suo andamento, nella quale Pecco ha dimostrato tutta la sua forza e velocità. Anche se a molti non piace - chissà perché, poi, di questo non me ne faccio una ragione plausibile - Bagnaia è un ragazzo strepitoso, oltre a essere un campione: credo che se gli appassionati avessero la possibilità di conoscerlo meglio, apprezzerebbero molto di più le sue qualità, umane e sportive.
Ecco, in questo nuovo appuntamento di #atuttogas proviamo a conoscerlo meglio attraverso le voci, i racconti, gli aneddoti dei piloti dell’Academy, quelli che condividono con lui le giornate in pista, gli allenamenti, ma anche le cene, le feste, la vita quotidiana. Luca Marini lo descrive come un ragazzo molto tranquillo, ma imbattibile con le moto sopra i 150 kg e i 150 CV, uno che sa sempre cosa fare. Per uno come Alberto Surra, l’ultimo arrivato nell’Academy, Pecco è un punto di riferimento, uno da prendere come esempio, dentro e fuori della pista. Ma come ha iniziato la stagione e come è cambiato, fuori dalle corse, durante l’anno? Lo spiega bene, Marco Bezzecchi. Andrea Migno, il “casinista” del gruppo, quello forse più portato ai rapporti umani, prima ancora di quelli tra piloti, racconta il ragazzo Pecco Bagnaia. Ma un compagno di allenamenti campione del mondo della MotoGP, che sentimenti suscita? Lo spiega molto bene Franco Morbidelli.
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chicagomotocampers1Interviste interessanti - Morbidelli ha detto bene. Anch'io pensavo che sarebbe stato lui a vincere il mondiale prima di Pecco, ma le cose sono andate molto diversamente.