SBK 2018. Sykes e il team Kawasaki si separano
Mancava solo l’ufficialità ed ora è arrivata anche quella. La storia tra Sykes ed il team Kawasaki è arrivata alla sua conclusione. Con un comunicato ufficiale la casa di Akashi informa che al termine della stagione il contratto che lega l’ex campione del mondo Superbike 2013 non sarà rinnovato. E’ una separazione molto triste per entrambi. Per la Kawasaki che deve fare a meno di un pilota che ha rappresentato l’inizio di una nuova era, che ha riconquistato un titolo mondiale che mancava nelle bacheche della casa giapponese da 20 anni (Scott Russell 1993) e che ha sviluppato da zero quella Ninja che ora domina il mondiale delle derivate.
Per Sykes, che con la Kawasaki ha avuto la sua definitiva consacrazione a top rider della Superbike e che con la Ninja non solo ha conquistato il mondiale del 2013 ed ha sfiorato quello del 2012 (quando Biaggi ebbe la meglio per mezzo punto), ma ha accumulato la bellezza di 34 vittorie, 105 podi (ai quali va aggiunto quello ottenuto come wild card nel 2008 ma con la Suzuki) e 46 pole position, superando (al momento) di 3 lunghezze Troy Corser, in testa alla speciale classifica dei piloti più veloci di sempre sul giro secco.
Ma anche le storie belle possono finire e quella tra Sykes e la verdona ha iniziato la sua fase calante nel 2015, con l’arrivo del “Cannibale”. Rea ha detronizzato Tom nel box KRT e tra i due è nata quella che abbiamo più volte definito “la guerra fredda”. La situazione tra i due era insostenibile e l’apice si è raggiunto a Brno con l’incidente tra i due, la caduta di Johnny ed i commenti post gara che hanno definitivamente sancito il fatto che i due non potessero più convivere nella stessa squadra.
Sykes ha sempre sofferto la presenza di Rea nella “sua” squadra. Il dominio del tre volte campione del mondo lo ha quasi annichilito e gli ha tolto determinazione e voglia di lottare, come lui stesso ha affermato nel comunicato.
“E’ arrivato il momento giusto per fare dei cambiamenti – la dichiarazione di Sykes – voglio qualcosa di nuovo nella mia carriera di pilota, nuove sfide. Novità nella mia carriera e cerco sfide inedite. Sento di aver dato tutto me stesso in questa squadra, ma ora voglio ritrovare la motivazione necessaria per spingere al limite una moto da corsa. Per il 2019 ho deciso di cercare nuove sfide. Voglio ovviamente terminare questa stagione con altri podi nei quattro round che rimangono. Non è stata una decisione facile da prendere, soprattutto dal punto di vista personale, anche in questo periodo la mia vita sta vivendo diversi cambiamenti”. Tom si riferisce al suo matrimonio, in crisi da mesi.
Questo invece quanto affermato dal team manager KRT, Guim Roda: “Le ultime sono state settimane molto impegnative ed abbiamo parlato a lungo tra noi. Negli ultimi round Tom non aveva la giusta concentrazione perché stava prendendo una decisione importante anche dal punto di vista famigliare. Una situazione che gli ha tolto concentrazione nelle ultime due stagioni. Spero che questa decisione ci porti ad ottenere nel finale di stagione risultati come quello di Assen (ndr-vittoria di Sykes). Abbiamo molto lavoro da svolgere da qui alla fine del campionato e quindi non è ancora il momento dei saluti. Naturalmente questa è una dichiarazione di intenti per il 2019, ma è importante continuare a dare il massimo e lavorare duramente per terminare la stagione con la stessa determinazione con la quale l’avevamo iniziata”.
L’annuncio del divorzio tra Sykes e la Kawasaki potrebbe avere un effetto sul mercato superiore a quello (quasi nullo) che ebbe la firma di Rea con la casa di Akashi per i prossimi due anni. Se Sykes ha deciso di annunciare il suo divorzio dal team KRT significa che ha già deciso dove correrà il prossimo anno.
Al di là della voce che vuole l’inglese in un non ben definito progetto BMW, che al momento non trova nessuna conferma, resta l’ipotesi Yamaha, squadra con la quale Tom sta parlando da mesi. Come abbiamo affermato recentemente in un video riguardante il mercato, la casa dei tre diapason ha formulato un offerta a Chaz Davies, che l’ha però ritenuta troppo bassa per quanto riguarda l’ingaggio. La rinuncia da parte del pilota della Ducati potrebbe aver acceso il semaforo verde per Sykes, che vede nella R1 la moto con la quale realizzare il suo sogno: sconfiggere Rea.
Al contrario se la Yamaha avesse modificato la sua proposta, venendo incontro alle richieste di Davies, potrebbe essere proprio Sykes il suo sostituto in Ducati che, non dimentichiamolo, deve sviluppare la nuova Panigale V4 e potrebbe quindi sfruttare le grandi capacità di tester di Tom, che potrebbe quindi ripetere il cammino vincente percorso con la ZX-10R.
Per quanto riguarda il posto lasciato libero nel team KRT da tempo il più serio candidato è Leon Haslam, pilota già nell’orbita Kawasaki. Il figlio di Rocket Ron non vede l’ora di lasciare il BSB per fare ritorno al mondiale e dimostrare di essere ancora un top rider. Oltre ad essere molto veloce, Leon ha un ottimo rapporto con Rea e questo fa decisamente pendere l’ago della bilancia dalla sua parte.
-
Mash87, Saronno (VA)Ducati dovrebbe silurare al volo Melandri, ormai bollito, e prendere il buon Tom, pilota velocissimo che con Davies formerebbe un super team Ducati per tentare di far vincere la nuova V4. L'opzione Yamaha rimane valida, ma le potenzialità in Ducati sono più alte (anche a livello di ingaggio).
-
Ciambel, Cesena (FC)Ha fatto bene anche per me a decidere di andarsene , spero ci sia una sella buona per continuare a vederlo in griglia invece di andare in un altro campionato sbk straniero. Ha una buona esperienza con i 4 cilindri , se Ducati non rinnova con gli attuali piloti potrebbe far comodo per sviluppare la nuova moto.