SBK 2017. La parola ai protagonisti di Gara-2
Rea e Sykes rendono onore alla Kawasaki che in Gara2 ha conquistato il titolo costruttori. Con un messaggio sul cruscotto i meccanici hanno dato la carica a Rea, che ringrazia il suo capo tecnico Pere Riba per avergli consigliato la gomma giusta all’anteriore. Pur mantenendo la moto uguale a ieri Sykes oggi non aveva trazione e questo spiega una gara senza acuti, concluso con il quito posto.
In casa Ducati si festeggia il doppio podio, ma Melandri se la prende con VdMark che gli ha fatto perdere tempo prezioso, mentre Rea si allontanava. Dopo le difficoltà in prova un secondo ed un terzo posto sono risultati soddisfacenti per Davies, che ha ripreso Sykes al secondo poto della classifica piloti.
Abbiamo riportato anche il commento di Guintoli perché dopo un anno di assenza dalla Superbike a Jerez il francese ha fatto due belle gare, anche se quella di oggi è stata per lui più difficile a causa di alcuni problemi di assetto.
Jonathan Rea
«Kawasaki oggi ha vinto il Campionato Produttori e non ha vinto la moto, il pilota, il team o il capo tecnico, ma ogni singola persona all'interno del team e nel reparto corse della fabbrica in Giappone. Ognuno ha avuto un ruolo importante in questo risultato e sono estremamente orgoglioso di fare parte di questo gruppo. In gara oggi il team mi ha scritto un messaggio sul cruscotto che mi ha ulteriormente motivato in griglia. Prima della partenza i miei meccanici mi hanno dato la carica e sapevo che oggi avrei dovuto vincere. Mi sono sentito come se la moto fosse stata fatta su misura per me. Devo molto della mia vittoria al mio capo tecnico Pere Riba, che mi ha detto di fidarmi di lui e di apportare alcuni cambiamenti alla geometria all’anteriore e di cambiare tipo d gomma davanti. Ed in entrambi i casi aveva ragione lui. E’ stato davvero bravo!».
Marco Melandri
«Il secondo posto di oggi, al termine di una gara così dura, vale quasi come una vittoria per me. Partendo dalla decima posizione in griglia, sapevo che non sarebbe stato facile recuperare terreno. Rea aveva il passo per scappare e volevo restargli incollato fin dall’inizio. Mi stavo districando bene nel gruppo, ma ho perso tempo con VD Mark dopo un contatto alla curva 5. Avremmo potuto provare ad andare a caccia di Rea, invece ne è nata una lotta che ha fatto perdere tempo ad entrambi. In seguito potevo solo ambire al secondo posto, ma è stato bello poter finalmente lottare con Chaz fino alla fine. Vado in Qatar fiducioso perché stiamo continuando a crescere».
Chaz Davies
«Sono molto contento di questo risultato. Salire due volte sul podio qui non era così scontato e penso di aver ottenuto il massimo. Fin da venerdì mattina, era chiaro che non sarebbe stato un round facile per noi. Il nuovo asfalto ci ha creato qualche grattacapo ed abbiamo dovuto fare i conti con diversi problemi, ma abbiamo risposto bene. Sarebbe stato molto difficile lottare per la vittoria, ma il nostro obiettivo principale era quello di recuperare punti su Sykes ed ora siamo esattamente alla pari, quindi sono soddisfatto. Lo scorso anno eravamo molto competitivi in Qatar e spero quindi di riprendere da dove abbiamo lasciato nel 2016».
Tom Sykes
«Kawasaki ha raggiunti fantastici risultati negli ultimi anni e certamente grazie ad una grande squadra che lavora insieme per lo stesso obiettivo. Per un produttore, ottenere questo titolo è una cosa certamente speciale, quanto per noi lo è il campionato piloti. Oggi hanno ottenuto il loro giusto premio per il lavoro svolto. Per quanto riguarda la mia gara il quinto posto non era certo quello che volevo ottenere oggi, ma ad essere onesti ho dovuto lottare con il set up della mia moto. Non avevo trazione al posteriore. Riuscivo a tenere il passo del 1’41 che era poi il passo che avevamo tenuto ieri, ma rispetto a ieri non avevo la stessa trazione e lo stesso grip al posteriore».
Sylvain Guintoli
«La gara di oggi è stata più difficile rispetto a quella di ieri ed il ritmo é stato più elevato. Sono rimasto a lungo dietro a Forés sperando di poterlo attaccare all’ultima curva, ma non si è mai aperto uno spiraglio per poterlo sorpassare. Dopo Gara 1 abbiamo fatto delle modifiche e probabilmente non siamo andati nella direzione giusta. Con le nuove soluzioni la moto era difficile da gestire nella prima parte della gara ed ho dovuto lasciare che gli altri mi superassero. Con la gomma nuova faticavo molto a fermare la moto, ma poi nella seconda metà di gara ho ritrovato il mio ritmo. Tutta esperienza che ci sarà sicuramente utile in Qatar».
A Portimao era Laverty che faceva sorpassi senza senso, qui VDMark gli ha fatto perdere tempo...se sei così più veloce sorpassi e te ne vai!La top 3 mica ti spetta di diritto...