SBK 2018. VdMark vince anche Gara-2 a Donington Park
Che gara! La più bella della stagione! Alla fine festeggia VdMark, che si porta a casa una fantastica doppietta: ma è festa grande anche nel box del team Puccetti, perché il giovane Razgatlıoğlu, il “turchino”, dopo una gara perfetta, più da veterano che da ragazzino al debutto in Superbike, supera senza nessun timore reverenziale il tre volte campione del mondo Rea. Johnny si consola con il terzo posto ed un vantaggio in classifica che sale a 64 punti nei confronti di Davies: il gallese salva l’onore della Ducati con una delle sue proverbiali rimonte, che lo portano a chiudere al quinto posto.
VdMark dimostra anche oggi che su questa pista la Yamaha va davvero forte, e che è lui il pilota in grado di portarla alla vittoria. Lowes, che era stato in testa ad inizio gara è poi calato alla distanza, facendosi superare nello stesso giro sia da Rea che da VdMark, e senza opporre resistenza all’arrivo del giovane pilota turco. Toprak, che era stato il più veloce nel warm up, è sempre stato nelle posizioni di vertice, a ridosso dei primi e al fianco di Savadori: nel finale però, quando gli altri sono calati, lui si è messo a girare più forte di tutti inanellando sorpassi che lo hanno portato alle spalle di Rea. E qui si è visto di quale pasta sia fatto. Chiunque, nelle sue condizioni, si sarebbe accontentato di un podio alle spalle del campione del mondo, ma non lui: Razgatlioglu ne aveva di più, ed ha ha atteso il momento giusto per superare Johnny e andare a conquistare il secondo gradino del podio. Savadori è stato autore di un’ottima gara, condotta con abilità e con tanto cervello. Lorenzo non ha sbagliato nulla, ed ha sfruttato la sua RSV4 sino a quando le gomme glielo hanno permesso: nel finale ha ceduto delle posizioni, ma ha terminato comunque con un più che onorevole settimo posto.
Gara abbastanza incolore quella di Sykes, rimasto sempre alle spalle dei primi senza mai un sussulto in una gara nella quale ha idealmente passato il testimone di seconda guida Kawasaki al giovane turco.
Onesta la gara di Camier, Torres e Baz, che chiudono nell’ordine dall’ottavo al decimo posto, mentre all’undicesimo si piazza Marco Melandri, che ha vissuto un weekend da incubo e se non altro oggi ha visto la bandiera a scacchi. Non l’hanno vista gli altri due piloti Ducati, Michael Ruben Rinaldi, la cui moto si è spenta al via, e Xavi Forés, ritiratosi nel quindicesimo giro.
Solo diciottesimo Canepa, con una R1 laboratorio. Oltre a Forés e Rinaldi non hanno concluso la gara le wild card Law e Haslam, Eugene Laverty, appiedato dalla sua Aprilia, e Ramos, fermato da problemi tecnici.
Pareri spesso a corrente alternata a secondo di chi vince le gare
Sempre questioni di tifo cieco alla fine che nulla hanno a che fare con il buon senso e lo sport nel suo complesso.
Che i regolamenti in essere possano avere delle lacune è fuori discussione ma penso non sia facile per nessuno stilare regolamenti perfetti al punto che nessuno possa avere nulla da obiettare.
Detto questo mi piacerebbe qualche volta sentire commenti propositivi e non solo di critica.
Criticare è facile, decidere e sopratutto fare, penso sia un po più difficile.
Ora non pretendo che tutti debbano stare zitti e prendere per buono tutto quello che ci viene propinato, ci mancherebbe pure…… semplicemente vorrei che qualcuno invece di vedere lo schifo ovunque dicesse pure come dovrebbe essere.
Valentno Masini
Finalmente si comincia a vedere qualcosa di nuovo anche in SBK.
Non so quanto sia l'impegno della Yamaha in questa specialità (al momento hanno problemi ben più grossi a cui pensare) ma sembra che finalmente abbiano raggiunto la competitività che gli dovrebbe competere.
Per sapere se saranno prestazioni che riusciranno a ripetere con costanza o un caso sporadico basta aspettare qualche gara ancora.
Qualcosa di nuovo anche fra i piloti, il giovane turco ha fatto una gara sopra le aspettative e che la moto sia "privata" a tutti gli effetti mi viene da ridere.
Non posso saperlo ovviamente ma secondo me quella moto li è stata fornita al team per cui corre, direttamente dalla casa (moto ufficiale al 100%) così proprio come il pilota.
In pratica la Kawasaki potrebbe avere scommesso su questo pilota e per fargli fare esperienza rapidamente lo ha momentaneamente parcheggiato presso un team che usa le proprie moto.
Anche le modalità con cui si sono svolte tutte le vicende lasciano pensare questo.
Rea alla fine lo ha ( spontaneamente? ) abbracciato complimentandosi con lui ma questo sembra un tipo che non guardare in faccia a nessuno, se il prossimo anno se lo troverà in squadra penso che non sarà disposto a fargli da fedele scudiero, sempre ammesso che sia in grado di farlo penso che non ci penserebbe un secondo a mettergli le ruote davanti e allora……..
Valentino Masini