SBK 2020: lo spettacolare box del MIE Honda Racing Team [GALLERY]
Concluso anticipatamente il proprio accordo con il team Althea, la squadra di Midori Moriwaki si è ritrovata senza strutture e senza camion ed ha dovuto correre ai ripari. La giapponese ha chiesto aiuto a Milos Cihak, imprenditore della Repubblica Ceca, partner del team MIE Racing, nonché CEO di Movisio, azienda Ceca che opera nel campo dell’alta tecnologia.
Milos Cihak è stato anche un pilota motociclistico, ed ha partecipato come wild card a ben cinque round del campionato mondiale Superbike, tutti disputati a Brno dal 2005 al 2009. Per la cronaca il suo miglior risultato è stato un diciassettesimo posto in gara 2 nel 2007 con una Suzuki GSX-R1000 K6. Una volta smessi i panni di pilota, Cihak è diventato un valido imprenditore, nonché partner di Midori Moriwaki.
Il bilico utilizzato dalla squadra nella quale corre Takahashi è stato acquistato poche settimane fa dal team Marc VDS che corre in Moto2, come testimonia la targa tedesca del tir. Una volta venuto a conoscenza delle necessità del team MIE, l’ex pilota della Repubblica Ceca lo ha fatto preparare con i colori ed i loghi della squadra Superbike, ed ora il camion fa bella mostra di se nel paddock del Motorland Aragon.
Di grande impatto visivo il nuovo allestimento del box del pilota giapponese, con due mega schermi LCD sui quali vengono proiettati i video delle azioni in pista nonché i tempi e le classifiche. I due mega schermi sono stati allestiti in un solo giorno con un grande impiego di mezzi e di personale. Basti pensare che il peso totale delle apparecchiature installate nel box MIE Racing Honda è superiore alle 6 tonnellate.
Ottenere risultati importanti verrebbe da dire ma quelli arrivano solo quando tutto il resto è a posto.
Per un team che si mette in gioco occorre anche presentarsi con una certa classe e si sa i soldi attirano soldi, una sorta di investimento insomma per cercare di colpire i diretti interessati.
I team di oggi peraltro non hanno a disposizione ampi spazi di manovra, sulle moto non possono fare che pochissimi lavori di messa a punto su materiale che già si ritrovano pronto all'uso, mettono la benzina, controllano i livelli dei liquidi, le candele forse ma nulla di molto tecnico.
Sapersi scegliere un bravo pilota è una mossa determinante ma anche un po fortunosa perché non è detto che i team manager siano tutti delle linci in merito, gli esempi che la storia ci fornisce sono numerosi e qualcuno ha dell'incredibile, basta pensare a Stoner che fu solo per una sorta di coincidenze fortunose se nel 2007 rimase nel giro.
Tanto fumo insomma e questi ne hanno prodotto tanto poi si vedrà se sarà servito o meno.
Naturalmente un grosso "in bocca al lupo" come a tutti quelli che rischiano del loro nel tentativo di riuscire.
Valentino Masini