SBK 2024 GP dell’Emilia Romagna, WorldWCR. Maria Herrera espugna Misano con una doppietta trionfale
Il primo round del neonato WorldWCR, il mondiale femminile, si è svolto al Misano World Circuit in un weekend ricco di emozioni e di colpi di scena. Maria Herrera si è imposta sulle sue avversarie, cogliendo due successi e diventando così la prima vincitrice nella storia di un campionato propriamente rosa. La pilota del team Forward è stata più forte delle rivali Ana Carrasco e Sara Sanchez, avendo la meglio in Gara1 su una e in Gara2 sull’altra. Adesso comanda la classifica con 50 punti e sarà dura per le altre toglierla da lì. La grinta con cui si è contraddistinta in pista la pone di diritto come la favorita a diventare la prima campionessa del mondo del WorldWCR, ma siamo solo al primo dei sei round previsti dal calendario.
Se la prima tappa di questo nuovo campionato è stata così spettacolare, il merito è anche di Carrasco e Sanchez, che si sono alternate nel dar del filo da torcere alla Herrera. Le prime tre di Gara1 sono state Herrera, Carrasco e Sanchez. Appena fuori dalla top 3 Roberta Ponziani, l’unica assieme a Beatriz Neila Santos (quinta e quarta) capace di tenere il passo delle velocissime spagnole.
Dopo Gara2, invece, la classifica recitava: Herrera, Sanchez, Carrasco, Neila, Ponziani. Quello che stupisce è che la vincitrice di Misano ha provato la moto per la prima volta durante le prove libere di venerdì mattina. L’accordo con il suo vecchio team è saltato e di conseguenza non le è stato possibile prendere parte ai test di Cremona. Trovata un’altra squadra in extremis, il Klint Forward Factory Team, Maria ha dato prova della sua strepitosa capacità di adattamento ed ha preso immediatamente le misure alla sua R7 ed alle gomme Pirelli. La sua consolidata esperienza internazionale (Mondiale Supersport, Moto3, MotoE) l’ha certamente avvantaggiata, ma non è che la Carrasco sia da meno (Moto3 e Campionessa del mondo WorldSSP300 2018).
Un grande inizio di campionato per il WCR, che ha mantenuto le previsioni di spettacolo e incertezza. Su tutto però grava l’ombra del grave incidente occorso sabato a Mia Rushten. Nel coso del quinto giro di Gara1 la norvegese è arrivata lunga all’ultima curva e dopo aver pinzato e scomposto la sua moto ha rilasciato i freni, arrivando così in velocità sulle barriere esterne. Sembra che Mia abbia urtato le gomme ed il guard rail lateralmente, ma che abbia poi impattato violentemente con la testa sulla sabbia. Soccorsa e stabilizzata in pista la Rushten è stata in un primo tempo trasportata al Centro Medico del circuito e da li in elicottero all’ospedale Bufalini di Cesena. Dopo essere stata operata alla testa al momento le sue condizioni sono stazionarie. Mia è in coma farmacologico e non è in pericolo di vita. I suoi genitori si stanno adoperando per trasportarla appena possibile in Norvegia.
Sabato, nella seconda parte della gara, è caduta anche la sudafricana Jessica Howden. Anche lei ha battuto la testa ed è stata a sua volta trasportata al Centro Medico e al Bufalini, ma dopo i dovuti controlli è stata dimessa la sera stessa, tanto che domenica era già in autodromo chiedendo di correre Gara2. Cosa che gli è ovviamente stata negata.
Il prossimo round del WCR è previsto tra un mese (2-14 luglio) a Donington Park in Inghilterra
di Luca Tealdi
Tanti anzi troppi incidenti.
La mia sensazione è che le ragazze non hanno ancora in mano le loro moto.
Nessuna, neanche le prime sembravano poter realizzare due giri sulla medesima traiettoria.
Spero che il feeling con le R7 cresca in modo da vedere gare più divertenti ma soprattutto più sicure.
Mi spiace che non abbiamo un minimo di visibilità fuori da internet.
Onestamente anche la scelta cromatica delle moto trovo discutibile.
Tutte identiche senza un briciolo di personalizzazione.