SS 2021. Aegerter Campione del Mondo Supersport
A San Juan Villicum Dominque Aegerter si è laureato Campione del Mondo Supersport con un round di anticipo, grazie al terzo posto conquistato in gara2, ed alla doppia caduta di Steven Odendaal che lo seguiva nella classifica generale.
Nato a Rohrbach in Svizzero il 30 settembre 1990 Dominque ha iniziato a correre nel 2004 nel campionato tedesco IDM 125 per poi passare al CEV ed al mondiale delle minima categoria. Nel 2010 passa al mondiale Moto2 e nella classe intermedia conquista 7 podi ed una vittoria al Sachsenring nel 2014. Nel 2020 corre anche nel mondiale MotoE collezionando 2 vittorie e 4 podi e terminando al terzo posto nella generale. Ha corso in MotoE anche quest’anno classificandosi al secondo posto con 4 podi al suo attivo.
Alla fine del 2020 decide di passare al mondiale Supersport con il team Ten Kate ed una Yamaha R6. Nei test invernali mette subito le cose in chiaro facendo segnare i giri più veloci con una facilità disarmante per i suoi avversari. Il primo podio arriva in gara1 ad Aragon e la prima vittoria nel successivo round dell’Estoril. Dal Portogallo in poi non scende più dal podio ed alla fine il suo palmares recita 10 vittorie, 14 podi, tre pole position e 7 giri veloci. Si può anche permettere di saltare il round di Barcellona in quanto concomitante con l’ultima gara della MotoE. Rientra a Jerez con una vittoria che porta a 62 i suoi punti di vantaggio sul sudafricano Steven Odendaal, l’unico in grado di ostacolare la sua marcia verso il titolo. Nei due ultimi round a Portimao ed in Argentina gestisce il vantaggio e nella decisiva gara di domenica approfitta della doppia caduta e del ritiro di Odendaal per festeggiare il suo primo titolo mondiale nelle derivate ed il decimo del Team Ten Kate che non vinceva la Supersport dal 2014 (Michael Van der Mark).
Ecco quanto ha dichiarato il pilota svizzero al termine della gara che lo ha proclamato Campione: “Sono senza parole. Abbiamo vissuto una stagione fantastica con dieci vittorie e quattrodici podi. E’ fantastico vincere un campionato mondiale nella stagione del debutto. Voglio ringraziare tutto il Team Ten Kate Racing Yamaha che ha svolto un lavoro fantastico in questa stagione. Oggi la moto era migliore rispetto a ieri. Sono stato fortunato nella prima curva, e sono felice di aver concluso la gara sul podio. Voglio ringraziare tutti i miei sponsor senza i quali non sarei qui ora”.
2002 WSSP Fabien Foret (FR), Honda CBR600RR
2003 WSSP Chris Vermeulen (AU), Honda CBR600RR
2004 WSSP Karl Muggeridge (AU), Honda CBR600RR
2005 WSSP Sébastien Charpentier (FR), Honda CBR600RR
2006 WSSP Sébastien Charpentier (FR), Honda CBR600RR
2007 WSBK James Toseland (UK), Honda CBR1000RR
WSSP Kenan Sofuoğlu (TR), Honda CBR600RR
2008 WSSP Andrew Pitt (AU), Honda CBR600RR
2010 WSSP Kenan Sofuoğlu (TR), Honda CBR600RR
2014 WSSP Michael van der Mark (NL), Honda CBR600RR
2021 WSSP Dominique Aegerter (CH), Yamaha YZF-R6
...per fortuna che negli anni '10 si sono piuttosto concentrati sulla WSBK, sennò i titoli WSSP sarebbero ancora di più, come mostra questo ritorno vincente che è esclusivamente dovuto al fatto che la squadra non aveva riunito il budget per la SBK con Loris Baz, in quale infatti ha brillantemente preso la strada Ducati HSBK in MotoAmerica.
Quanto agli altri:
- Evanbros dopo due titoli mondiali di fila ha perso con onore; sono curioso di vedere se ci sarà un'altra sfida l'anno prossimo perché secondo me anche senza cambiare i piloti non sarà scontata: Odendaal può battere Aegerter, lo ha già fatto a inizio stagione 2021 prima che lo svizzero facesse un passo in avanti in prestazioni. Comunque né l'uno né l'altro possono tornare in Moto2: Aegerter ha 31 anni e Odendaal 28; anche per entrare in una squadra di punta WSBK la vedo un po' difficile: le squadre di punta hanno già dei giovani velocissimi.
Tanto meglio per la WSSP.
- GMT94 ha perfettamente riuscito la sua conversione alle gare corte (viene dall'EWC dove ha vinto tre titoli e sopratutto quattro 24h, che alla fine contano di più); forse però a questo punto Cluzel non è abbastanza regolare perché la squadra possa battersi per il titolo. Peccato per la grande delusione Federico Caricasulo, non si sa cosa sia successo perché ovviamente si deve piuttosto intervistare 53 volte al mese Bagnaia per sapere anche cosa legge quando va al cesso, invece di sapere come abbia fatto uno che perse il titolo WSSP 2019 all'ultima gara (per soli 6 punti contro Krummenacher) a scendere nell'anonimato al punto da non finire nemmeno la prima stagione con GMT94 malgrado un contratto biennale.
- ParkinGo quest'anno è tornata nelle posizioni che contano con 7 podi di cui 2 vittorie che la mettono terza in campionato con Manuel González (nel 2011 con Chaz Davies aveva già vinto un campionato); purtroppo lo spagnolo riprende (meritatamente) la via maestra dei GP in Moto2 con VR46. Pur avendo la moto e la squadra per agguantare un titolo di campione del mondo preferisce sognare la MotoGP: niente da ridire, perché VR46 è una squadra di punta in Moto2.
Quanto a ParkinGo devono trovare un sostituto all'altezza ma dovrebbe essere possibile perché alla fine in WSSP si vince con le seconde guide della Moto2.
- MV Agusta dopo l'inaccettabile naufragio 2020 col campione in carica Krummenacher (che ha lasciato clamorosamente la squadra dopo un solo round accusandoli di scarsa professionalità) ha trovato in Tuuli un pilota che ha tutta la velocità per aspirare al titolo, ma è irruento (l'incidente di Aragon su Cluzel era di una discreta stupidità) e irregolare come forse lo è anche la moto.
Le stagioni con Cluzel e De Rosa sembrano lontane e anche il budget non sembra più essere quello di allora (d'altronde corrono con una sola moto ormai).
- Puccetti con Oncu si è tolta delle soddisfazioni e l'anno prossimo secondo me vincerà anche qualche gara. Il problema è che la Kawasaki ZX-6R è inferiore alla Yamaha YZF-R6 e che il titolo sembra un sogno irraggiungibile.
- Kallio Racing dopo il titolo 2018 con Cortese è un po' sparita dai radar. La moto resta competitiva (in velocità massima è sempre stata tra le migliori) ma Isaac Viñales non c'è più e si vede.