WorldSSP. Kenan Sofuoglu torna in pista a Jerez con la Kawasaki
Il cinque volte campione del mondo, uomo simbolo del mondiale Supersport, tornerà sulla Ninja del Kawasaki Puccetti Racing a Jerez in occasione del nono round del WorldSSP.
Con la ZX-6R disputerà solo le prime due sessioni di prove libere del venerdì, per salutare la vecchia Supersport, quella dove oltre ai cinque mondiali, ha conquistato anche 43 vittorie, 85 podi e 34 pole position, e dare nello stesso tempo il benvenuto alla nuova classe intermedia, annunciata ufficialmente dalla Dorna nel corso del precedente round di Barcellona.
“Sarò felice e commosso – ha commentato il team Principal Manuel Puccetti – nel rivedere Kenan nel nostro box e su una delle nostre moto. Penso che sia il testimonial perfetto per rappresentare il cambiamento, per salutare la Supersport che lui ha dominato per molti anni e per dare nello stesso tempo il benvenuto ad una nuova categoria dove lui è già impegnato come manager, per valorizzare giovani talenti turchi come ad esempio il nostro Can Oncu”.
Uomo di poche parole e di molti fatti, il Sultano ha dichiarato solo di essere felice di poter tornare in pista sulla moto che ha dovuto lasciare nel 2018, quando a Imola si schierò sulla griglia di partenza non per gareggiare, ma solo per sancire il suo definitivo addio alle competizioni.
Di fatto però Kenan non ha mai smesso di divertirsi in moto e di correre. Non lo fa più sulle piste del mondiale delle derivate, bensì sulla sua piccola pista di casa, creata per consentire ai suoi pupilli di allenarsi.
Una specie di piccolo ranch in asfalto dove Sofuoglu si cimenta spesso con i fratelli Oncu e con il talentuoso Razgatlioglu.
La passionaccia è ancora intatta e si vede nell'attenzione che porta al motociclismo turco coi brillanti risultati che sappiamo, sempre al fianco dei gemelli Oncu e della stella nascente Razgatlioglu.
Ora penso addirittura che in questa corsa a Jerez non sfigurerà perché chi lo segue sui social sa che non ha mai smesso di allenarsi.
C'è solo un posto dove non lo si vede quasi mai, è il parlamento turco dove dal 2018 passa solo ad incassare lo stipendio che tra l'altro gli è versato in dollari US perché il Paese ha il problemino di un'inflazione al 19% che se Kenan fosse pagato in lire turche -come un qualsiasi altro suo compatriota non parlamentare- potrebbe compromettere la sua concentrazione in gara.
Invece così va tutto benissimo.