Viaggi in moto: dalla California all'Alaska
Ho fantasticato su questo viaggio per quasi 2 anni... il problema principale era trovare il tempo di farlo, e quando a Novembre ci hanno avvertito a lavoro che ci avrebbero mandato tutti a casa per via di una chiusura del nostro sito dell’azienda, di un tratto la lampadina si è accesa e mi sono messo ad organizzare sul serio. Il periodo migliore sarebbe stato fine Aprile, e sapevo che l’Alaska sarebbe stata fredda, ma pochissimi avevano fatto il mio stesso viaggio in quel periodo, quindi non avevo molti riferimenti e aspettative sulle condizioni atmosferiche. L’alternativa sarebbe stata tutto il sud degli Stati Uniti passando per Texas, Louisiana, Florida per poi arrivare nello Yucatan e risalire per il Messico. L'idea di andare in un posto così desolato però mi attraeva di più e sapevo che difficilmente sarei riuscito ad andare in futuro.
Per trasformarsi da idea in realtà ci sono voluti quattro mesi. C’erano da studiare mappe, informarsi sui luoghi da visitare, organizzare pernottamenti, e più che altro capire se ce l’avrei fatta a passare una media di 12 ore in moto tutti i giorni per un mese circa. Ho letto molto su come comportarsi da solo di notte nella natura selvaggia, pericolo orsi e lupi, come fare in modo di essere sempre ben visibili ad animali selvatici, ma allo stesso tempo mischiarsi con la natura.
La verità è che in viaggi di questa lunghezza sfortunatamente (o fortunatamente) è impossibile pianificare tutto al minimo dettaglio, il fattore avventura deve far parte dell’equazione finale.
In tutto il viaggio è stato 12.541 km in 27 giorni. Per dare un’ idea della distanza, Londra Nuova Delhi è solo 9.800 km.
Allego il mio diario di viaggio. Spero qualcuno ne potrà beneficiare in viaggio in moto futuro. Enjoy!
13 Aprile
Partenza da San Diego ore 9.30 direzione 15N. Passo il confine col Nevada, poi Las Vegas alle 2.30, mai guidato sulla strip in moto.. Altre 2 ore in autostrada entrando brevemente in Arizona e poi in Utah. Per costruire l'autostrada in Arizona hanno dovuto far saltare montagne intere, la freeway si fa largo attraverso pareti di roccione rosse, stesso colore del Grand Canyon.
Il primo contatto con qualche Utahno l'ho avuto alla pompa di benzina, white trash sembra essere la norma. La benzina costa meno che in Cali, il che è un plus.
Appena dopo 32 km nello Utah, ho preso la 9E direzione Rockville. Strada molto bella, immersa in mega vallate di rocce, spazio aperto, aria pulita, 0 traffico. Immediatamente dopo il mile post 26, giro a destra su un viottolo sterrato. Ora sono a casa di Keith, un brewer locale conosciuto su couchsurfing.
Sono le 11, oggi ho percorso 800 km in circa 9 ore. So far so good.
14 aprile
Non molta strada oggi. Partito da Rockville all'alba direzione Zion National Park. Dopo circa 30 km di curve entro nel parco nazionale. A quest'ora ancora nn c'è nessuno, pago i 12 dollari di ingresso e mi avvio al centro informazioni. Dopo colazione parcheggio a canyon junction e prendo il bus gratuito del parco. Zion non si può spiegare a parole, le foto che ho fatto sono molto più esplicative. Ho provato a fare un minimo di trekking, ma nn ho l'attrezzatura adatta. Dopo Zion devo raggiungere Bryce canyon, i due distano circa 110 km . Un'ora dopo entro a Bryce. Trovo il primo campeggio e monto tenda e lascio tutto lì dentro in modo da essere più libero. Per arrivare al mio site nel campeggio, ho deciso di provare a passare in un cumulo di neve. E' andata male e sono rimasto bloccato e a 3000 metri di altitudine, non ho abbastanza ossigeno per spingere 350 kg di ferro fuori dalla neve.
Bryce nn ha molti sentieri trekking come Zion, ma è solo una strada di circa 30 km a cul de sac. Arrivo in fondo a Rainbow Valley, e pranzo davanti uno spettacolo maestoso. Bryce è costituito da migliaia di picchi di roccia rossa sparsi per una grande vallata. L'effetto che il rosso da a contatto con la neve crea bellissimi colori. A 9000 piedi un po mi manca l'ossigeno. Anche la moto la sento un Po fiacchetta. Dopo qualche foto ai posti più famosi di Bryce mi ritiro in tenda dopo breve doccia. Ora sono in tenda. Fa 0 gradi e sono le 10pm. Di notte si abbasserà di molto, mi esce vapore ad ogni sospiro. Update: 2am -4C, update 7am -7C.
15 aprile
Sveglia Alle 7, nella tenda fa -6C, la bottiglia d'acqua s'è congelata, dormito 3 ore al massimo. Preparo moto e mi avvio. Guidare a quella temperatura nn è facile, ma sto indossando ogni pezzo di vestiario che ho, il che mi tiene decentemente caldo.
Esco da Bryce e proseguo verso nord, direzione SALT lake city passando per l'Interno 89N. Primo e unico pasto della giornata, French toast al big rock café, sperduto tra i canyon dello Utah.
Arrivo a SLC dopo tre ore e imposto sul TT il tempio mormone...vestiti in camicia bianca maniche corte e cravatta, si aggirano nel quartiere.
Proseguo verso ovest, direzione Wells NV.
Passo attraverso i SALT flats di Bonneville, paesaggio lunare.
Raggiungo Wells e proseguo nord verso twin falls ID. Prima multa del viaggio, 80 su 70 mph limite, il poliziotto e' stato buono a nn darmi sorpasso su doppia linea, cmq la contesterò' sicuro.
Dopo te' e pieno proseguo verso Boise ID, ultime 2 ore al buio, piogge sparse in autostrada.
Arrivo alle 10 a Boise. Cittadina molto giovane, piena di locali e donne! Dopo una rinfrescata al Boishostel (ottimo hostel a basso prezzo al centro - scrivi yelp review!), accetto l'invito del proprietario e amici di andare per una birra, lui e tutti i suoi amici sono motociclisti sfegatati, e apprezzano la mia presenza.
Oggi ho percorso 1100 km in 11 ore.
Una nota di riguardo agli ingegneri giapponesi che hanno disegnato la FJR1300. Sta veramente a suo agio in queste circostanze, è proprio nata per percorrere una valanga di km in confort. Mai un problemino, motore che a 55k km ancora va come quando era nuovo. Mi riprometto di inviare alla Yamaha una lettera di ringraziamento per aver prodotto una moto di tale qualità.
16 aprile
Nulla di speciale oggi: sono andato da Boise ID a Spanaway WA, a casa del mio amico John.
Sono circa 800 km di autostrada, passando brevemente in Oregon dove ho fatto colazione. Il paesaggio cambia drasticamente dall'ID a OR. Le praterie sconfinate si trasformano in montagne. In WA si nota ancora di più. Alte montagne innevate sono frequenti. Su Tutto il tragitto in OR e parte di WA c'era un vento contro molto forte, il che mi ha fatto consumare di più e mi ha stancato dopo un po'.
In WA ho dovuto passare alte catene montuose, in mezzo ai boschi innevati, laghi ghiacciati e banchi di nebbia. Nelle aree di servizio offrono caffè e biscotti gratuiti per tenere gli automobilisti allerta!
Ora sono a casa di questo mio amico, domani mi aspetta un breve tragitto per Port Angeles WA e poi traghetto per Victoria.
17 aprile
Parto da spanaway verso Le 9am, direzione Port Angeles, ci sono circa 190 km da percorrere, quindi nn c'è fretta. La strada nn e' nulla di particolare, tranne gli ultimi 30 km. Ai lati della strisciolina d'asfalto ci sono pini molto fitti, l'asfalto e' liscio e compatto, l'oceano sulla destra offre scorci mozzafiato. Mi allontano dalla strada principale verso un viottolo sul mare, ci sono un paio di case vuote con spiaggetta privata, nell'aria pace e silenzio. Faccio qualche foto e riparto.
Arrivato al porto., prendo il biglietto del traghetto per Victoria BC, e incontro un gruppo di motociclisti canadesi. Parlando dei miei piani, una signora mi terrorizza dicendomi che in questo periodo, nelle zone in cui ho intenzione di andare, e' pericoloso per gli orsi. Apparentemente escono ora dal letargo con un buon appetito.
Io cercherò di trovare una stanza per dormire, ma la Alaska e la Cassiar highway è un tratto di 2500 km di boschi e foreste, ci sono tre o quattro città quindi non so riuscirò a raggiungere un centro abitato ogni sera. Di sicuro nn penso mi farebbe piacere vedere un grizzly all'entrata della tenda affamato. Questo senso dell'ignoto e del pericolo mi sta facendo ripensare se la mia idea di andare ora e solo sia effettivamente un'idea buona. Ho ancora tre giorni per decidere.
Intanto mi sto studiano precauzioni per evitare un incontro indesiderato. Innanzi tutto bisogna fare rumore, di modo che gli orsi sappiano che c'è un umano in giro. Apparentemente vale la stessa regola degli squali. Non vogliono mangiarci, ma potrebbero attaccare se presi di sorpresa o se si sentono in qualche modo in pericolo. Un'altra cosa e' appendere il cibo a 10 metri min di altezza su un albero, lontano da dove si campeggia, utilizzando una corda.
In oltre non mi posso portare dentifricio perché sono molto attratti dall'odore, e nessuna cosa dolce (mi viene in mente l’orso Yogi e il miele).
Se veramente avrò un incontro ravvicinato, bisogna stare calmi, non scappare, battere le mani e utilizzare una voce medio alta e allontanarsi guardando l'orso non negli occhi. In caso estremo di un attacco ho il bear mace, che non e' altro che un pepperspray per orsi, che spruzza un composto irritante a oltre 10 metri di distanza. In oltre mi hanno consigliato di comprare degli affaretti che sembrano fuochi d'artificio. Sono dei cilindri che si lanciano a terra e esplodono impaurendoli. Che altro... Mi hanno detto che se mi fermo a fare delle foto, di tenere la moto accesa al minimo, mai spenta così da essere pronto per fuggire in caso di necessita'. Onestamente mi sto cacando un Po sotto, spero di farcela mentalmente.
Victoria nn è male. Piccolina e in riva al mare, fredda, come i suoi abitanti. Ilijc e io siamo andati in piscina ieri sera con alcuni suoi amici.
I canadesi sono un Po strani, molto gentili quasi finti, bah sarà la mancanza di sole.
18-21 aprile
Victoria nn so se mi convince. Forse sarà per i canadesi, che mi danno la sensazione di essere saputelli e un po' maleducati. Non vedono l'ora di dirti che loro hanno ragione e tu hai torto.
Il 20 siamo stati a botanical beach, una micro cittadina sulla costa sud della Vancouver Island. Dista circa 100 km da victoria e la strada per arrivarci e' una strisciolina di asfalto tra una vegetazione rigogliosa, piena di curve. Ci sono scorci sul mare mozzafiato e piccole comunità di poche case ogni tanto. Arriviamo a Port Renfrew, e dopo pranzo scendiamo giù verso la spiaggia. Questo posto è famoso per le maree, quando l'acqua è bassa, si formano piscinette tra le rocce che ospitano vegetazione rigogliosa. E' un posto molto fotogenico, facciamo foto per oltre 2 ore. In alto vedo un'aquila dalla testa bianca (american bald eagle) che sorvola maestosa in cerca di cibo. Alla fine decidiamo di ritornare e ci accorgiamo che l'acqua alta ha chiuso l'unico passaggio disponibile. Purtroppo l'unico modo per tornare e' togliere scarpe e pantaloni e attraversare l'acqua gelida, mantenendo asciutti i vestiti e l'attrezzatura fotografica. Siamo salvi sulla terra ferma, ma prima di arrivare a riva faccio un capitombolo sul fondo scivoloso di una roccia. Fortunatamente non ho bagnato la borsa, ma mi porterò il livido sulla chiappa sinistra per un po'.
Oggi 21 aprile sono andato a Sidney BC, e ho preso il traghetto per Anacortes WA, questa sera la passerò da JC a Seattle e domani mi imbarco per AK!
22 aprile
Mattinata passata con JC, alle 12.30 riparto per Bellingham 2 ore a nord di Seattle. Arrivato al porto sbrigo le formalità di check in, inizio a portare la mia roba su all'ultimo piano della nave. La tipa al check-in era sorpresa di vedere una moto. Apparentemente sono l’unico in moto in tutta la nave e sono il primo motociclista della stagione!
Metto la tenda fuori come altri. Prevedo tre gg noiosi ma fantastici. Ho 2 libri da leggere e un sacco di costa da ammirare. In più mi sembra di vedere molti viaggiatori con cui chiacchierare. Ho già incontrato una coppia di neozelandesi in camion 4x4. Si sono fatti Australia Malesia Tailandia Mongolia Cina Russia, ora US Canada, Alaska, 2 anni on the road.. Faremo un pezzo di strada fino ad Anchorage insieme.
Per ora spero il vento del mare aperto nn mi si porti via la tenda.
Nel frattempo il materassino si è bucato.. 140 dollari buttati. Ho provato a rattopparlo, ma sento che mi si sta sgonfiando sotto il sedere. Una nota positiva. Nel buio della notte ci sono delle stelle che non avevo idea esistessero.
23 Aprile
Giornata passata su MV Malaspina, traghetto della Alaska highway system degli anni sessanta. Sono contento di aver messo la tenda fuori sul solarium all'ultimo piano. Non ha fatto eccessivamente freddo ieri notte, ma questa sera mi copro meglio, visto che siamo più a nord di ieri. Domani dovremmo entrare in Alaska. Oggi la nave e' passata nell' inner passage, un canale naturale tra una miriade di isole nell'estremo ovest del Canada. Il paesaggio si fa sempre più bello.. Montagne ad entrambi i lati piene zeppe di pini, con le punte tutte innevate. Ci sono piccole comunità di natives sparpagliate, una manciata di casette, caratterizzate da alti totem di legno che danno verso il mare. La maggiorparte non ha macchine (non ci sono strade) solo barche attraccate. Scene pittoresche di casette isolate a un passo dalla riva, con un panorama mozzafiato. Non ricordo l'ultima volta che ho visto così tanta natura tutta insieme, centinaia di chilometri di foreste verdi sconfinate. Vivendo in città circondata da chilometri di asfalto e palazzi, solo ora mi rendo conto di come la natura cresce rigogliosa lontano dall'uomo.
In nave ho conosciuto i ragazzi che si sono accampati su con me. La maggior parte sono ragazzi che vanno a farsi l'estate in AK per lavoro. C'è un carpentiere, una guida di mountain bike, un istruttore di zip lining, e poi tanti pescatori e cacciatori. La pesca in AK è uno dei business principali, una coppia con cui ho parlato vive 4 mesi ogni anno in barca a pescare, e si ferma in porto ogni 4-5 giorni per vendere ai mercati locali.
La giornata passa lenta, sto cercando di incamerare più riposo possibile in vista delle prossime due settimane di fuoco.
Il cielo è splendido, pieno di stelle, ho fatto qualche lunga esposizione.
Questo è il primo giorno negli ultimi anni che non ho avuto alcun accesso a internet e telefono, no email, facebook weather Skype nulla. Mi manca Courtney. Voglio chiamarla e dirle che la amo.
24 aprile
Primo scalo, Ketchikan (9000 abitanti). E’ Pasqua oggi! Scendo dalla nave per farmi un giretto a piedi. Mi serve assolutamente della colla per riparare il materasso gonfiabile che mi sono comprato, ma il supermercato locale non ha nulla di buono. Incontro due tipi della nave e ci prendiamo un caffè. Poi incontriamo un locale che conosce uno del mio gruppo e si offre di darci un tour della "città". Ci porta prima a casa sua, vive in una villetta subito fuori il centro abitato. Ha un husky e una bella vista delle montagne innevate. Ha anche un mega cannocchiale per osservare da vicino la punta delle montagne. Poi ci fa fare un giro in macchina e dal finestrino vedo una mega aquila tornare al suo nido. Ketchikan è caratterizzata da casette piccole e colorate, non ci sono centri commerciali e traffico. Ci porta a vedere i lavori di un artista native locale specializzato in alti totem.
Passata questa sosta, il resto del viaggio scorre tranquillo. Domattina alle 10 arriviamo a Haines e da lì saranno circa 11 ore per Tok, dove penso di pernottare in albergo. (troppo freddo per campeggiare).
Mi hanno detto di stare allerta per animali che attraversano, tratti possibilmente ghiacciati e frost heaves.
Questi frost heaves sono tratti di strada che cedono al permafrost sottostante creando pericolosi smottamenti. Il permafrost e' un tipo di suolo che si trova solo ad alte latitudini ed e' caratterizzato da terra sopra uno strato perenne di ghiaccio. Questo tipo di suolo e' quasi molle e le strutture (strade soprattutto) che vengono costruite, non sono molto stabili, creando un effetto tipo montagne russe. Devo vedere con i miei occhi per capire meglio di che si tratta.
Passiamo la serata a giocare apples to apples e poi mi ritiro verso le 11.
25 aprile
Finalmente sbarco a Haines. Sono tre giorni che tutti si raccomandano di stare attento agli orsi, renne, frost heaves, molti mi dicono che Haines Tok non si può fare in un giorno etc..Non vedo l'ora di scendere così da vedere con i miei ogni di cosa tutti si lamentano.
Alle 10.30 si apre il portellone della nave e finalmente esco. parto subito senza perdere tempo. Esco da Haines e incontro la riserva delle aquile, mi fermo aspetto ma nn vedo nulla e riparto. Sono terrorizzato che qualche animale strano si fiondi nella carreggiata. Continuo e inizio a salire di altitudine. A questa latitudine già a 50 metri slm c'è neve abbondante e infatti... Dopo 50 km lascio l'Alaska per entrare in BC. La strada è pulita, ma intorno è tutto bianco. Non si vede un puntino marrone. La neve soffice vergine crea questo effetto strano, sembra di guidare sullo zucchero filato. Il paesaggio è molto suggestivo, mi sento euforico, questo è un luogo mistico, quasi religioso. Continuo e il paesaggio cambia ancora, entro in Yukon e la desolazione è più assoluta. In 800 km di strada ci sono solo 4 minuscole comunità solo tre con pompe di benzina. In Yukon passo a destruction bay, chiamata così perché un tornado la distrusse tempo fa. Il paesaggio anche qui è straordinario. Laghi immensi ghiacciati circondati da montagne innevate e boschi finche l'occhio arriva. Se Dio esiste deve per forza vivere qui. Passata destruction bay mi aspettano 280 km di strada dissestata per il Permafrost. Posso capire che all'americano medio una strada così possa un po' spaventare, essendo abituati a strade perfette. Ma la comparo con il trullo o la magliana, e d'un tratto non fa più così paura. Ripasso il confine per entrare in Alaska e arrivo quasi a Tok. C'è un campeggio a poche miglia dalla città, non fa così freddo e decido di montare tenda. C'è molta legna secca in giro, faccio un bel fuoco. Sono le 10.30 e c'è ancora molta luce, spero il fuoco duri tutta la notte, sono solo in un campeggio desolato, ottimo bocconcino per un orso che sta uscendo dal letargo. 770 km in 9 ore oggi.
26 aprile
Ore 6.30 sveglia.. Booo troppo presto.
Ore 8.30 sveglia, vivo e vegeto, di orsi neanche l'ombra. Fa -3, ho dormito con la tuta da moto, nel sacco a pelo. Alle 9 sono pronto per partire, direzione Fairbanks. Subito mi attraversano la strada un branco di cerbiatti e dopo un po' uno di alci! Dopo 2 ore di Alaska hwy raggiunto delta junction dove faccio colazione. Qui finisce la Alaska hwy, faccio due foto al cartello commemorativo e riparto. La strada da Tok a Fairbanks non e' nulla di che, foreste secche, poca neve.
Raggiungo FB alle 12.30 latitudine 64.84N il punto più alto del viaggio. Faccio il pieno e prendo la park hwy, verso Denali national park. Da qui cambia il paesaggio. C'è neve dappertutto e alte catene montuose mi circondano. Ogni tanto scorci di fiumiciattoli incantati, con il sole che ci si riflette dentro, un ruscello di acqua il resto è ghiacciato. Acqua celeste e verde, cielo blu.. Wow.
Continuo altri 160 km e finalmente raggiungo Denali nat park. Qui c'è la montagna più alta del nord America. Il parco nazionale e tutte le attrazioni turistiche sono ancora chiuse. Mi immagino d'estate questo posto sia una follia, vedo cartelli di souvenir scritti in giapponese.
Mi addentro nel parco sperando di vedere qualche animale, ma non ho fortuna.. Continuo verso Anchorage, mancano ancora 4 ore minimo, tre delle quali sono tra boschi innevati montagne ovunque, veramente un paesaggio incredibile.
Alle 9.30 arrivo all'arctic adventure hostel, con 20 dollari ho un letto (finalmente) tutto mio in una stanza privata. 880 km in circa 12 ore.
27 aprile
Giornata di 'relax' non voglio andare lontano, voglio solo vedere intorno ad Anchorage.. Prima tappa è un molo in riva al mare attrezzato per il bird watching, mi fermo credendo di riuscire a fare foto ad aquile in amore, ma tutto ciò che trovo è un merlo e 2 oche. Vedo un’aquila in lontananza, ma è troppo distante per il mio 200 mm.
Continuo direzione Whittier, cittadella di mare oltre le montagne che separano Anchorage dal mare aperto. 100 km di montagne innevate che colano a picco sul mare. Proprio bello.
Arrivo a Whittier e mi metto in fila per usare il tunnel. Con 4km è il tunnel più lungo del nord America. A renderlo particolare è il fatto che lascia passare solamente una fila di marcia alla volta. In più ci passa pure il treno. Quindi il fondo è metallo e la moto deve stare tra i binari, che sono abbastanza profondi da farmi cadere se presi male. Vista la pericolosità per le moto, vengo fatto passare per ultimo, quando il tunnel è completamente vuoto così che in caso di emergenza qualcuno può venire dalla parte opposta immediatamente. Lo percorro a 25mph in 7 minuti (a bbelli so de Roma, sono abituato a guidare sui binari del tram). dalla parte posta Whittier. Cittadella portuale minuscola circondata da tre enormi rocce. attraccano navi cargo e battelli di ogni dimensione e scaricano il cargo sul treno. Pranzo e torno ad Anchorage per andare a dormire. Domani mi aspetta una lunga tappa. Alle 10 c'è ancora luce!
28 aprile
Mi aspetta la mega traversata di 1130 km da Anchorage AK a Whitehorse YT.. Partenza alle 9. Già è tardi, considerando che entrando in Canada dovrò aggiungere un'ora.
La strada esce da Anchorage direzione nord est. La prima tappa e' glennallen, rifornimento e via.
Il paesaggio si ripete, montagne innevate laghi ghiacciati e cieli blu. Sono contenuto di essere venuto in questo periodo. Tutti me lo sconsigliavano e mi dicevano che la stagione motociclistica in AK non inizia fino alla seconda meta' di maggio minimo. Ma io non sono d'accordo. Ho trovato cieli sempre blu (d'accordo ho avuto fortuna) e zero turisti. Certo molti musei e alberghi sono ancora chiusi, ma per ciò di cui ho bisogno io, va più che bene.
Seconda tappa Tok. Altro rifornimento. Chiamo l'ostello a Whitehorse per assicurarmi abbiano un letto e la signora mi dice di arrivare prima delle 11. Questo mi da esattamente 9 ore per percorrere 640 km. Basta mantenere una media di 90 km minimo e ce la faccio, ma sarà difficile fare soste. Mi rifermo poco prima della dogana per un caffè e un rabbocco e entro in Canada. Al confine incontro un russo, Vladimir, che si sta girando il mondo in bicicletta. Ha l'aria serena, un poncho rosso, capelli e barba lunghi e bianca. Scambiamo 2 parole. Mi dice di essere alla dirittura d'arrivo. E' partito dall'Australia nel 2004 e l'Alaska era la sua meta finale. 7 anni con una bici, e io che credevo che il mio fosse un viaggio epico!
Da qui in poi La strada la conosco, l'ho già fatta 4 gg fa, solo che ora vado di fretta. Il fondo è dissestato e pieno di dossi e avvallamenti per circa 240 km. Un incubo, un paio di volte ho creduto che la moto si stesse spaccando a metà.
Dopo 9 ore di moto non stop, inizio a sentire gli effetti. Mi fa male la schiena e inizio ad avere freddo (circa 3 gradi).
Non posso fare a meno di fermarmi a fare delle foto ad una città abbandonata. Sono 6 case vecchie decrepite, l'accesso è bloccato con un tronco. Lo sposto e entro. Si vede che nessuno ci ha messo piede per almeno 10 anni. La via d'accesso è piena di alberelli ed è completamente allagata. Continuo a piedi. Cerco di entrare in ciò che resta di un ristorante, ma è chiuso. Non la porta sul retro pero'.
All'interno cammino per la cucina, la sala principale, vado dietro al bancone. Trovo un giornale, dice Yukon 1995, come il calendario sul muro. Ci sono un sacco di oggetti vecchi, roba da ristorante. Vecchi telefoni, libri per entrate e uscite, e poi vecchie padelle, cibi in scatola scaduti nel mio tredicesimo compleanno. Faccio foto e vado al motel accanto. L'entrata è bloccata dalla neve, ma riesco ad aprire la porta. Anche qui uguale. Una rivista con Michael j Fox del 1987 (!) sul divano della stanza abbandonata, vecchi mobili, mangiati dalla muffa. Mi aspettavo di vedere un teschio o roba simile. Non sembra i vecchi proprietari si siano trasferiti, sembra più abbiano abbandonato tutto.
Faccio L'ultimo tratto di 2 ore a una media di 150 km/h, nn ne posso più.
Arrivo a Whitehorse dopo 12 ore di moto. Ostello 'the beez kneez' 30 dollari per letto in dormitorio. Notte.
29 aprile
Oggi vado da Whitehorse a Dease lake Sulla famosa Cassiar hwy. Partenza alle 9. Mi giro brevemente Whitehorse, ma nn vedo nulla di interessante. Mi metto sullaalaska hwy direzione Watson lake. Soliti paesaggio, mi ci sto quasi abituando (...). Mi fermo a Swan heaven, Una riserva naturale dove ad aprile i cigni si fermano numerosi a riposarsi. Scatto belle foto accompagnato da due cani sul fiume ghiacciato.
Fantastico mentalmente sulla Cassiar highway, tutti mi dicono di stare attento, è pieno di orsi affamati e potrebbe essere ghiacciata. Finalmente arrivo alla junction 37 da dove parte questa benedetta highway.
La differenza si nota subito. La strada è più stretta, ai lati c'è brecciolino e un bel dislivello. Bisogna mantenere la concertazione o al primo errore potrebbe essere una frittata. In oltre l'asfalto è non proprio dei migliori e dopo neanche un miglio una diecina di cervi mi schizzano davanti e quasi ne prendo uno. Mh, cominciamo bene. Mi devo fare oltre 1500 km di strada così. A ripagare ci sono i paesaggi. A ogni curva si apre una visuale sempre più bella. Sto imparanoiatissimo per gli orsi, ma ancora non ne ho visto uno. Arrivo a Dease lake alle 6 circa. Ceno e trovo un campeggio ma purtroppo è ancora ancora chiuso. Ancora troppo presto per la stagione turistica. Alzo la catena e entro cmq. Il casolare che ospita la reception ha una verandina che si chiude con una porta a molla. Perfetta per passare la notte. Prima di prepararmi per la nottata, mi godo una birra sul lago ghiacciato. Nn c'è veramente nessuno attorno a me. Ho un lago tutto per me, il sole sta tramontando, il silenzio è il più assoluto. La birra tenuta in fresco nella neve è 10 volte più buona.
30 aprile
Sveglia Alle 6, fa freddo.. Mi preparo e lascio il campeggio abusivo. Mi fermo a fare colazione e decido di andare a vedere telegraph creek. Da dease lake sono 190 km andata e ritorno di strada sterrata e abbastanza pericolosa. In alcuni tratti la pendenza è del 20% con un precipizio di un centinaio di metri al lato. Ci metto 2 ore a raggiungere telegraph creek. La strada va percorsa lentamente ed è molto tecnica. Un minimo di gas in più o una frenata troppo brusca e perdo immediatamente aderenza. I paesaggi sono belli, ci sono canyons, vallate, villaggi indiani. Arrivo a Tok e vedo ciò che rimane di una vecchia cittadella di minatori o cercatori d'oro. Rimane una chiesetta e 4 case in riva al fiume. La maggiorparte degli edifici si sono incrinati al tempo e alla neve. Paesaggio pittoresco, ma non vale la pena di 4 ore di strada infernale, più che altro perché non posso continuare verso sud, ma devo tornare sulla stessa strada per dease lake. Riprendo la cassiar e continuo sud direzione Stewart. Arrivo verso le 4.30 alla 37a junction. Scendo verso steward in mezzo a ghiacciai e montagne vicine alla strada. Posso vedere il rimasugli di valanghe appena accadute. Vedo finalmente anche un orso bruno. E' più impaurito di me e scappa nella foresta appena mi avvicino.
Stewart è una cittadella al confine tra Canada e Alaska. Si può passare in AK, ma la adiacente Hyder è una città fantasma. Non c'è neanche la dogana, perché da hyder non si può andare da nessuna parte. La strada finisce, via nave ci vuole almeno un giorno alla città più vicina. C'è un ufficio postale, un bar/motel, qualche casa. La strada per arrivare al ghiacciaio principale è lunga 30 km e sterrata. Decido di tornare in dietro verso Stewart.
Al ritorno non mi accorgo che devo ripassare la dogana canadese. Passo senza fermarmi e continuo verso la città. Ad un tratto un poliziotto mi ferma e mi chiede i documenti. Apparentemente ho passato il confine senza fermarmi e mi chiede di seguirlo al confine. Alla dogana mi dicono subito che sono in arresto per aver oltrepassato il confine senza fermarmi. Sono incredulo. Mi fanno smontare ogni singolo pezzo di bagagliaio che ho. Non avendo nulla da nascondere, coopero al massimo. Mi scuso 1000 volte e spiego che veramente non mi ero accorto del confine. Insomma dopo 2 ore di perquisizione e interrogatorio, decidono di non darmi pene criminali, ma mi sequestrano la moto. Per riaverla devo pagare 1000 dollari. Inizio a spiegare delle mie buone intenzioni e della mia situazione personale, cerco di intenerirli. Dopo ore di trattativa, riesco a far scendere la multa a 500 dollari. Potrebbe essere andata molto peggio con arresto e deportazione, ma si vede che hanno capito che non l'avevo fatto apposta.
Dovrei continuare altre tre ore per Hazelton, ma sono arrabbiato, stressato, stanco e la strada potrebbe farsi buia e fa freddo. Non proprio le condizioni migliori per viaggiare. Mi fermo ad hyder, in una bettola terrificante. Tutto puzza di fumo. Mi prendo una stanza e mi godo un meritato riposo.
1 maggio
Giornata abbastanza insignificante. Ho guidato 700 km da Hyder a Prince George BC. Ho visto il bear glacier ma sono ancora troppo arrabbiato per godermi qualcosa. Per ora il mio goal principale è di uscire il prima possibile da qui. Arrivo a PG verso le 6.30. Come suggerisce un tipo conosciuto su couchsurfibg, vado a visitare un ostello in centro dove hanno letti gratis. Sono scettico, ma vale la pena visitarlo. Entro nel palazzetto, è pieno di natives. Alcuni parlano da soli, altri si girano una sigaretta fuori. Appena entro con il casco e la mia macchina fotografica, tutti si girano a guardarmi. Entro e parlo con la reception. Mi trovo a quanto pare a uno homeless shelter, e tutta la gente attorno a me è indubbiamente senzatetto. Mi fanno vedere il posto. Ci sono una decina di stanze, ognuna con tre o quattro letti a castello. C'è una puzza di piedi e alcool che si sente da fuori. Mi fanno vedere il letto dove dormirò. Mi dicono di non lasciare nulla in giro perché si rubano tutto immediatamente.
Non mi va di fare il maleducato e snobbarli, in fin dei conti svolgono un ruolo nobile nella comunità, ma già so che non resterò lì a dormire e me ne vado. Finalmente ricevo una mail da couchsurfing, uno dei tizi a cui ho chiesto ospitalità, ha accettato la mia richiesta. L'unico problema è che sarà di ritorno a casa di lì a tre ore. Pazientemente aspetto, mi prendo una bevanda calda e mi riposo un po'. Alle 9.30 la sua chiamata arriva puntuale. Sono ospite di Adrian. Un quebecer di origine turco/egiziana. Una brava persona. Chiacchieriamo di politica e viaggi di fronte una birra, fino a tardi e mi ritiro sul suo divano letto.
2 maggio
Ore 9.30 sono di partenza. Mi aspettano 900 km fino a Seattle. La strada passa per alcune cittadine a sud di Prince George che non hanno veramente nulla di speciale. Passato Clinton BC vedo un cartello che dice che la strada per Vancouver è chiusa per un incidente. Ottimo. Mancano ancora 500 km a Seattle, e non posso perdere tempo. Ci sono sei camionisti bengalesi che attendono il riaprire della strada pazientemente. Mi dicono che la strada alternativa sono circa 100 km in più. Decido di aspettare con loro.
Scendo dalla moto e mi accorgo che c'è una gocciolina che cade. Guardo meglio, c'è una perdita dalla pompa del radiatore! Controllo il livello dell'acqua ed è visibilmente sceso dal livello ottimale, ma sembra ce ne sia ancora più di metà nel serbatoietto laterale. Dopo un'attesa di 20 minuti decido di continuare. Cerco do non superare i 60mph, e controllo il livello dell'acqua ogni 30 minuti.
Arrivo al confine a Sumas verso le 5.
Sembra strano ma sono contento di essere di nuovo negli stati uniti. Sono ancora molto lontano da casa, ma qui ho quello strano senso di sicurezza che mi tranquillizza. Principalmente avevo paura che se la moto si fosse completamente rotta in Canada, non avrei potuto sfruttare la garanzia. Passo la dogana e continuo a sud per Seattle, da qui sono circa 150 km. Arrivo a casa di JC per le 8.
3 maggio
Prima cosa da fare questa mattina è portare la moto da un concessionario ufficiale Yamaha.
La guarnizione della pompa dell'acqua è da cambiare. Lavoro di 350 dollari che la Yamaha decisd di coprire in garanzia. Yeah!
In più da contratto se succede qualsiasi cosa alla moto in garanzia che ti blocca in una città che non è la tua, la casa copre spese di interruzione viaggio. In pratica ho 250 dollari extra per affittare macchina, cibo e benzina per la durata complessiva del lavoro.
I pezzi di ricambio devono essere spediti dalla California e dalla Georgia, e la Yamaha li spedisce o overnight a spese loro. Wow che servizio. Sono troppo forti.
6 maggio
La moto è pronta. Ho fatto mettere anche la gomma posteriore nuova, la Bridgestone BT023 gt ha stirato a 10.000 km, non male ma mi aspettavo di più.
8 maggio
Parto da Seattle alle 9 di mattina, direzione Crescent city dove ho un motel prenotato. Sono circa 900 km. Decido di prendere la costa passata Portland, invece di farmi la 5S fino a casa. La costa dell'Oregon è molto bella, mi ricorda la 1 in California. Paesaggi selvaggi a picco sul mare, tanto verde.. Mi fermo in un ristorantino sulla costa per farmi una ottima impepata di vongole.
Lascio la strada principale e scendo verso alcune case vuote in riva al mare per fare alcune foto al paesaggio. Tornando in dietro su una stradina privata a passo d'uomo, metto la ruota anteriore su del muschio bagnato e perdo il controllo e cado. Primo incidente del viaggio (primo da quando ho questa moto). Dopo qualche bestemmia mi rialzo e rimetto in piedi 350 kg di moto. A parte qualche graffio alla carrozzeria e lo specchietto sinistro rotto, non ci sono danni strutturali. Io pure non mi sono fatto nulla.
Arrivo a destinazione alle 7 pm all'econolodge.
9 maggio
Oggi mi sarebbero spettati solo 550 km per San Francisco. Avrei preso la costa passando per Mendocino. Invece C mi chiama per dirmi che l'unico giorno di pausa disponibile che può prendere a lavoro è il giorno successivo. Decido di puntare direttamente per casa. Sono le 10.30 del mattino e casa dista 1400 km. Non ho mai fatto così tanta strada in un giorno solo, ma non mi dispiacerebbe saltare SF, tanto ci sono stato già molte volte.
Se riesco a mantenere una media di 65 mph ce la faccio in 15 ore, dovrei essere a casa per l'una di notte.
Il primo tratto di strada passa per la Redwood Forest. Alberi enormi ai lati della strada mi accompagnano per circa 100 km. Alcuni alberi sono 50 metri di altezza, dei colossi millenari che sono nati nel Medioevo (!), faccio alcune foto, mi piace come la luce passa tra le chiome e illumina piante più basse. In alcuni tratti gli alberi sono così fitti che sotto di loro è praticamente buio
Raggiungo la periferia di SF per le 3, e mi metto sulla 5S mi aspettano 500 km di traversata di deserto. Senza curve riesco a mantenere una buona andatura di 75mph. Raggiungo Los Angeles per le 9 e finalmente San Diego per l'1 AM.
C'è lei a letto ancora sveglia, la abbraccio con ancora indosso il casco e la tuta. E' bello essere a casa.
Damiano Migani
UN VIAGGIO UNICO!!! COMPLIMENTI!!
foto stupende!! posti meravigliosi!
io stavo sognando e progettando nella mia testa un viaggio simile da fare prima o poi... fino a DeadHorse in alaska.....
Un lampeggio da un fratello motociclista! Buona Strada
Roberto