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I viaggi dei lettori: dal Moncenisio alla Val Moriana

- Riaprono i passi alpini francesi, si riparte! Dal Colle Moncenisio siamo scesi in Val Moriana per scoprire nella Savoia canyon, fortini e cascate

Appena abbiamo saputo che a inizio maggio uno dei colli italo francesi tra i più amati dai piemontesi avrebbe riaperto, siamo subito saliti in sella per ripercorrere questo passo, meta da sempre degli amanti delle due ruote: il Moncenisio.

Rapido valico per giungere nella Savoia in vallate prive di traffico, circondati da soli promontori sconfinati da cui discendono fiumi che si perdono su altopiani che mantengono una fresca brezza che in estate tanto ci piace.

Lasciata l’autostrada o le 2 statale che portano a Susa, antico presidio romano dove a dimostrazione troviamo l’Arco d’Augusto, si sale la strada resa carrozzabile dalla volontà di Napoleone 200 anni fa, presto si entra in paesaggi solitari e dopo 23 chilometri di curve su asfalto perfetto si intravede il lago, c’è ancora qualche spicchio di neve quasi a volerci ricordare che l’inverno qui è appena passato.

L’azzurro del lago è sempre emozionante, i piazzali con i tipici bar francesi seppur ancora chiusi, ma a breve riapriranno, sono presenti molte moto, la strada costeggia il lago per qualche chilometro per poi scendere verso Lansebourg in Val Moriana tagliata dal fiume Arc, svoltiamo a sinistra in direzione Modane.

Queste sono strade in cui si può appezzare totalmente la guida, il traffico è assente e si può totalmente lasciarsi abbracciare dalla bellezza di questi luoghi, dopo 18 chilometri sulla destra si può scorgere la parte terminale del Forte Vittorio Emanuele che si tuffa proprio su un Canyon. Qui è possibile praticare sport d’arrampicata o salire sul ponte del Diavolo con vista sospesa, ma anche un bellissimo parco avventura con zone attrezzate per un pranzo all’aerea aperta, davvero un bel luogo di sosta, basta solo non soffrire di vertigini!

Da qui si riparte per giungere all’anello dei fortini, dopo circa 6 chilometri si svolta a destra in direzione Aussois, così da percorrere in direzione opposta rispetto all’andata, ma sul promontorio regalandosi così una vista privilegiata dall’alto, molto importante è imboccare dopo 4 chilometri la deviazione a destra che indica la cascata San Benoit, questa strada chiusa in inverno, in estate è a senso unico a salire quindi non percorribile in senso opposto, infatti spesso viene indicato il divieto d’inversione.

Dopo 3 chilometri sulla sinistra la cascata con la chiesetta omonima sulla strada ad indicare l’inizio del sentiero che s’immerge in un fitto bosco e ruscello che guida alla cascata, davvero pochi minuti a piedi, merita una visita, l’acqua che cade dalla montagna accarezzata da correnti d’aria genera nei suoi 90 metri di caduta un vento di gocce nebulizzate, un luogo nascosto, mistico, fuori dalle mete turistiche!

Si prosegue e dopo pochi tornati l’ingresso più agevole al Forte Vittorio Emanuele visitabile all’interno, ancora qualche metro e incontriamo quello di Carlo Felice ormai un rudere, ma più in alto troviamo quello di Marie Christine il più in alto dei 5 forti realizzati tra il 1830 – 1860 dal Regno di Piemonte – Sardegna per prevenire le invasioni francesi.

Ben ristrutturato è possibile sostare e per una notte può sembrare di vivere in un’altra epoca, occorre però verificare con attenzione le chiusure.
Giungiamo ad Aussois, stazione sciistica accompagnati da prati verdissimi e fiori gialli, un festival della natura, si prosegue costeggiando dall’alto il fiume, siamo a circa 1.000 metri il fresco è assicurato, la strada scende verso Sardieres per poi tornare sulla statale D1006, proprio li sull’angolo c’è un simpatico ristorante in cui mangiare con un ottimo gelato sul finale, altrimenti a Lansebourg qualcosa di aperto lo si trova, come anche un self service per un pieno di carburante.

Questo è un importante crocevia dove spesso ci si trova a passare per giungere sul Colle dell’Iseran, il Galibier che collegano anelli di montagne tra le più alte in Europa sopra i 2.700 metri, luoghi unici nel suo genere: questo c’è il tetto più alto del continente europeo che solo per circa 3 mesi all’anno è possibile percorre, non si può rinunciare.

Si risale il Moncenisio dal versante francese, la neve è più abbondante, del resto in inverno su questa strada si scia, sul colle qualche nuvola intiepidisce i colori e anche la temperatura scende parecchio solo 15°, ma è sempre quel fresco pungente che piace!

Siamo sulla via del ritorno, presto entriamo nella zona morenica d’Avigliana creatosi dall’ultima glaciazione con i suoi laghi, rimaniamo sempre colpiti da questi paesaggi, seppur le Alpi siano da sempre un luogo che ben conosciamo ogni volta ci pare di ritrovare una parte di noi, proprio non possiamo farne a meno, forse davvero sono ossigeno per il corpo e la mente!

Ricordiamo che l’arrivo della bella stagione, mette a tutti la voglia di moto, ma è bene sempre prima di mettersi in sella, avere ben coscienza dei propri limiti e capacità, maggior prudenza alle prime uscite è utile per noi e gli altri.
Prima di partire in luoghi in cui si attraverseranno alti passi alpini è necessario verificare meteo e aperture strade, è utile anche un’attenta verifica del proprio mezzo, magari per 6-8 messi è rimasto fermo con gomme semi sgonfie o peggio cristallizzate! E non dimenticare mai l’abbigliamento tecnico e guanti omologati che tra l’altro in Francia sono obbligatori.

Ma alla fine la vera differenza la fa sempre la testa, occhi attenti all’asfalto, sguardo sempre avanti per anticipare qualunque imprevisto e non esagerare con la manetta, non vale la pena privarsi di un bel ricordo dei luoghi vissuti da condividere a cena con gli amici, a casa c’è sempre qualcuno che ci aspetta!

Buon viaggio e partite! Nel mondo c’è sempre qualcosa di nuovo ogni giorno.
Fabrizio Gillone

Prodotti e Accessori a supporto

Moto: HONDA AFRICA TWIN CRF 1100 ADVENTURE SPORTS DCT

Casco: CASCO SCHUBERTH E2 DEFENDER BIANCO

Giacca: SPIDI 4 SEASON EVO

Pantalone: SPIDI ALLROADS PANTS

Guanti: SPIDI G-CARBON

Action Cam 360: INSTA360 ONE R 1

Navigatore : Garmin XT

Orologio: Garmin Fenix 7 X Solar Edition

Borsa posteriore: SW-MOTECH ION S

Borsa serbatoio: SW-MOTECH PRO Micro

Gomme: Anlas Winter Grip Plus

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