Motoraduno Stella Alpina: il più alto in Europa
Lasciarsi le città calde e umide per risalire sulle nostre montagne nella stagione calda... da Torino imbocchiamo la statale di Pinerolo, Colle del Sestriere, e scendiamo a Cesana, raggiungiamo Oulx e risaliamo per Barodanecchia, direzione Rochemolles: potevamo benissimo fare la direttissima autostradale Torino-Bardonecchia, ma perché privarsi delle curve in salita e discesa del Sestriere? E’ pur sempre una bella variante emozionale, accompagnati dalla frescura dei 2.000 metri.
A Rochemolles cominciamo a incrociare le prime moto, nel sottobosco in salita la temperatura diventa sempre meno calda e secca, questo raduno in off non conosce nessun freno mentale per i motociclisti che vi partecipano: non solo le classiche enduro specialistiche a 2/4 tempi, o le autostradali macina chilometri, ma anche sportivissime che per alcuni di noi non affronterebbero nemmeno un vialetto di ghiaia di pochi metri per paura di segnare gli pneumatici.
Qualcuno con la legna caricata da un lato della moto affronta fango, neve e pozzanghere, e pare quasi che stia percorrendo la strada di tutti i giorni.
Finito il sottobosco inizia la salita vera, paesaggi mozzafiato, la natura pare ancora farsi spazio tra le pietraie, ma al salire oltre i 2000 metri piano piano scompare, più la salita aumenta e più il paesaggio diventa lunare: neve, pietre, sassi e ancora pietre, non finiscono mai... i soli colori che dominano la vista sono l’azzurro del cielo e i colori della strada sterrata!
La nostra Africa Twin pare trovarsi a casa, questa versione Adventure assorbe qualunque masso senza perdere direzione, tagliente e precisa come una lama, i tornanti resi ancora più stretti dalla neve in alcuni casi rendono le curve strettissime ma l’equilibro dell’Africa aiuta e guidata in piedi si ha il totale controllo.
Occorre sempre ricordare che anche in off bisogna mantenere il più possibile la destra per evitare di scontarsi nelle curve cieche, tutti cercano la trattoria migliore e il rischio è sempre in agguato, su queste strade con precipizio la prudenza deve fare da padrona, ma con un po’ di mestiere il divertimento è assicurato.
Con i tassellati si poteva osare maggiormente, ma comunque anche con la versione intermedia (la nostra Africa è equipaggiata con gomme Anlas Capra R, un’intermedia tra la tassellata Capra X che avevamo avuto modo di provare a Sestriere e le più stradali Capra RD) aiutati dal tiro del motore fluido e il DCT risaliamo il Colle del Sommelier senza difficoltà, raggiungiamo quasi il punto più alto, ma la neve per pochi tornanti ci ferma, siamo comunque tutti felici di ammirare questi luoghi che sole poche settimane l’anno possono essere raggiunti.
Non rimane che riprendere la discesa verso il rifugio Scarfiotti quasi 1000 metri più in basso, guida fluida con la moto che scorre impavida senza incertezze senza mai attaccarsi ai freni, basta lasciarla scorrere e scalare nei tornanti più stretti con sempre un filo di gas, sulle pietre bisogna quasi gallegiare e con l’Africa Adventure ci si diverte davvero.
Arriviamo al rifugio, ogni escursione in moto è sempre accompagnata da un luogo perfetto per pranzare, polenta e salsiccia sono d’obbligo da queste parti magari accompagnati da un formaggio con latte di mucca che vive libera su questi prati immacolati ai piedi delle cascate. Con poco più di € 10 si può pranzare.
Il gruppo di motociclisti diventa sempre più numeroso nel pomeriggio, vediamo targhe da tutta Europa, incontriamo anche un inglese over… tra neve e pietre su uno scooter SH, lui non lo ferma nessuno.
Il pianoro si macchia delle tende di vari colori, pare che la strada sterrata non sia un limite, ma quasi una sfida: giungono moto da gran turismo e stradali pistaiole da ogni angolo del vecchio continente, Polonia, Spagna, Germania, Inghilterra, Svizzera, Austria, Croazia, anche dei monociclindrici da enduro che ci riportano alla nostra gioventù: XL, DR…
Sembra di assistere ad una parata della produzione di "2 ruote" degli ultimi 40 anni!
Anche questa volta la passione per le "2 ruote" nostre mette tutti d’accordo: la moto ha unito l’Europa sotto un unico cappello, dove passione, avventura e sete di libertà non conoscono confini e regnano in totale armonia.
Dobbiamo rendere merito a chi 53 anni fa inventò questo raduno, un motociclista appassionato di montagne e motori: Mario Artusio, che scelse il colle più alto d’Europa da scalare in off road, un luogo in cui si può davvero fuggire dal caldo circondati da paesaggi mozzafiato in continuo mutamento e pochi chilometri dalla città.
Ricordiamo, infine, che da metà luglio a fine agosto l’ultimo tratto in salita dal Rifugio Scarfiotti al Colle Sommelier richiede un pedaggio di 5 euro a veicolo, e che il giovedì vige il divieto di utilizzare mezzi a motore.
Fabrizio Gillone