Planet Explorer 10 Switzerland - Day 1
DAY 1 Airolo / Hospental (65 km)
E’ proprio vero che il tempo vola. Mi sembra giusto ieri quando in quel settembre del 2011 partii alla volta dell’Islanda per dare inizio a Planet Explorer, un live-tour in moto con lo scopo di far vivere l’esperienza di un viaggio, il fascino dei luoghi, , grazie all’immediatezza del web e all’efficacia della condivisione.
Ed è così che a giugno 2017 torniamo di nuovo in sella, facendo vivere a Planet Explorer la sua decima edizione! E lo facciamo con un mezzo abbastanza insolito, innovativo e sicuro, anche se a dire il vero già utilizzato come modello nella edizione numero 6 di Planet alle isole Lofoten. Parliamo di uno scooter, ma non di uno scooter normale, quanto piuttoto di un mezzo che di ruote ne ha quattro anzichè due, ma non è ne un quad ne un’automobile. E’ prodotto dalla Quadro Vehicles e si chiama Stainbock, una versione con un allestimento special, particolarmente adatto ai Viaggi. E come destinazione per il decimo compleanno di Planet abbiamo scelto la Svizzera, un paese che per la sua orografia ben si addice alle qualità del nostro mezzo. La Svizzera nell’immaginario collettivo, e ancor più in quello di noi italiani, è un luogo molto cartolinesco, con montagne appuntite, verdi pascoli e casette alla Heidi. Poi ci sono mille stereotipi: il latte, il cioccolato, gli orologi e le banche. Ma a noi le cose ovvie interessano un po’ meno e concentriamo tutte le risorse su un viaggio fatto di scoperta e di conoscenza interiore.
La prima tappa sarà breve in quanto a chilometri, ma assolutamente straordinara da un punto di vista paesaggistico e di puro piacere di guida. Ufficialmente partiamo da Airolo anche se un primo tratto, inteso solo come trasferimento, lo abbiamo fatto partendo da Vacallo, sede della Quadro Vehicles. Il Ticino è proprio una bella fetta di Svizzera, la Svizzera dei grandi passi alpini, quella regione che condivide con l’Italia le sue montagne più belle. Airolo è un paese particolare, sembra un po’ l’Italia degli anni ’60. Siamo a poco più di 1.000 metri di quota e ci troviamo già alle pendici del Gottardo. La storia di Airolo è strettamente legata alla Tremola, considerata il più lungo monumento viario della Svizzera. Immaginate una serpentina lunga una decina di chilometri e con 24 tornanti, in pavè di granite e delineata da una striscia rossa, sempre in acciottolato, che le corre in mezzo. Difficile immaginare qualcosa di più bello per chi ama andare in moto. Il piacere di guida è assoluto: non ci sono cartelli o guard-rail, il grip è ottimale e si danza fra una curva e l’altra che è un piacere! Lo Steinbock è proprio il mezzo ideale per questa strada che sembra disegnata a matita, le sospensioni ed I bracci oscillanti lavorano che è una meraviglia e la percorrenza in curva, negli strettissimi tornanti, in molti casi è superiore a quella di una moto.
Ospizio, è la sommità del San Gottardo, gli scenari che si aprono alla vista sono quelli puramente alpini visto che college due vallate quella di Reuss con quella Levantina. Ma la cosa più affascinante è la sua storia. Pensate che il Gottardo, chiamato anche “la via delle genti”, in epoca romana poteva essere valicato solamente a piedi o a dorso di mulo ed serviva per far giungere I pellegrini a Roma o alla Terrasanta. Non a caso Gottardo da Hildesheim, beatificato 100 anni dopo la sua morte, era un vescovo bavarese vissuto attorno all’anno mille. Ma furono i Walser che attorno al XII secolo, grazie alle loro avanzate conoscenze tecniche, edificarono il primo ponte nella gola di Schöllenen, il Twärrenbrücke, conosciuto anche come ponte del diavolo E a vederlo c’è veramente da rabbrividire!
Testo e foto di Luca Bracali
Backstage foto Manuel Buzio
Videomaker Tommaso Pini