Aprilia Tuono V4 1100 Factory
Esagerata, esasperata e già che ci siamo buttiamo lì un “assurda”, questi erano gli aggettivi con i quali veniva apostrofata la prima Tuono V4 presentata quasi un lustro fa. Tanto assurda che poi la concorrenza si è messa di buona lena e ha seguito le sue orme, in molti casi rincorrendo senza mai superare.
Lei si è fatta amare sin da subito per le prestazioni e le caratteristiche di guida, si è fatta ben volere per il look, ma il vero problema era forse la scarsa propensione all’utilizzo quotidiano o forse sarebbe meglio dire, meno esasperato. Si godeva a mille andandoci forte o fortissimo, in pista soprattutto, ma lo spostamento cittadino o la gitarella fuori porta a passo blando, erano una sofferenza. Si è andati incontro ai desideri dei clienti, in parte già con la prima versione 1100, e con questa versione 2017 si è fatto un ulteriore passo avanti, senza per questo sminuirne il carattere da vera streetfighter, anche perché condividendo gran parte della meccanica con la sorella RSV4, sarebbe alquanto difficile.
Ci avviciniamo alla nostra V4 Factory e veniamo colpiti dalla grafica “Superpole”, che difficilmente passa inosservata, con il codino a dir poco rastremato, decisamente più snello rispetto a quello della versione “RR”, sicuramente più accogliente nei confronti di un eventuale passeggero. Notiamo subito la nuova strumentazione TFT a colori, che può essere considerata il cervello della Tuono, infatti è attraverso di lei che si riesce a monitorare, comandare e personalizzare ogni aspetto della sportiva veneta. Si agisce direttamente sui comandi posti nei nuovi blocchetti elettrici per intervenire sull’elettronica, che se già era un riferimento sul modello precedente, su questo MY 2017 è ancora più evoluta.
Motore ed elettronica
Partiamo dalla piattaforma inerziale, cuore del sistema APRC, ora in posizione obliqua, inclinata di 45°, e non più orizzontale, in maniera da ottimizzarne ulteriormente le funzionalità soprattutto in termini di beccheggio della moto, che dialoga con l’ATC (Aprilia Traction Control) regolabile su 8 livelli, e con l’AWC (Aprilia Wheelie Control) regolabile su 3 livelli. In entrambi i casi si possono effettuare le regolazioni in corsa e senza la necessità di chiudere il gas! Oltre alle funzioni APL (Aprilia Pit Limiter) e ALC (Aprilia Launch Control), la Tuono V4 1100 Factory, anche in versione “RR”, monta il Quick-Shift che guadagna la funzionalità Down-Shift, la scalata assistita, oltre al Cruise Control.
La maggiore propensione all’utilizzo anche quotidiano, viene enfatizzato dalla possibilità di poter collegare il proprio smartphone alla strumentazione (attraverso la rinnovata piattaforma multimediale V4-MP), e quindi di poter gestire le chiamate in entrata ed uscita o i comandi vocali, anche se poi il DNA racing ha il sopravvento, infatti attraverso questa tecnologia si può monitorare e regolare ogni aspetto dinamico dell’utilizzo in pista. Si possono effettuare le regolazioni dei parametri dei singoli controlli, curva per curva, per i tracciati che sono già memorizzati nel database, con in più la possibilità di acquisirne di nuovi!
Sempre attraverso l’utilizzo del cursore posto sul blocchetto elettrico si interviene sulle nuove mappature motore, Sport-Track-Race, che cambiano l’erogazione dei 175 CV a 11.000 giri del V4 da 65°, e dei 121 Nm di coppia a 9.000 giri. A proposito del 4 cilindri, dobbiamo sottolineare che il passaggio all’Euro 4 ha obbligato i tecnici a tutta una serie di modifiche per mantenerne le prestazioni, o per meglio dire, per aumentarle! Si è modificato il Ride by Wire, eliminando ogni componente superfluo, in particolare i cavi, soluzione che ha fatto risparmiare ben 590 gr, è cambiata la centralina elettronica, modifica che ha permesso di gestire al meglio l’innalzamento del regime di rotazione di 500 giri, raggiungibile in totale sicurezza anche grazie alle nuove teste (ricavate attraverso lavorazione meccanica e non più per fusione), agli spinotti dei pistoni con trattamento DLC, che ne abbassa il coefficiente di attrito. Inedito lo scarico, con una valvola parzializzatrice che rende la voce civile e sommessa ai bassi, ma una volta preso in mano il gas come “le” si confà, il suono che esce dal silenziatori è da pelle d’oca!
Ciclistica e freni
La dotazione ciclistica della Tuono V4 Factory è di quelle che fanno venire il prurito alle mani dei motociclisti più impallinati, e lo si capisce al primo sguardo, con il telaio doppio trave in alluminio che stringe forte una forcella Öhlins NIX, con trattamento superficiale TIN, dai piedini forgiati in alluminio ai quali sono fissate pinze radiali Brembo M50 con tubi in treccia e nuova pompa radiale. Serve altro? Diremmo una coppia di dischi, cresciuti nel diametro fino a 330 mm tenuti a bada da un inedito Cornering ABS Bosch 9.1 MP (regolabile su 3 differenti livelli) con un inedito sistema denominato Lift Up Mitigation (tanto per cambiare anch'esso regolabile), che tiene a bada, o meglio, controlla il sollevamento della ruota posteriore in staccata.
Alla base del telaio spicca invece il forcellone a doppia capriata in alluminio, sopra il quale s’intravede il piggy-back del monoammortizzatore Öhlins, neanche a dirlo, completamente regolabile (precarico molla, lunghezza interasse, idraulica in compressione ed estensione), dotato di un nuovo biellismo progressivo. Siccome tre è il numero perfetto, non poteva mancare l’ammortizzatore di sterzo, sempre marchiato Öhlins. Cotanta ciclistica necessita di scarpette adatte, in questo caso la Tuono Factory monta delle Pirelli Diablo Supercorsa SP (120/70 - 200/55) su cerchi fusi in alluminio a tre razze sdoppiate da 17 pollici.
Su strada
Solo a guardarla, e memori dei precedenti avuti con le sorelle che l’hanno preceduta, siamo consci del fatto che una prova stradale potrà mostrarci solo una piccola parte del potenziale di questa moto, che tra i cordoli è semplicemente inarrivabile per qualsiasi concorrente. L’obbiettivo di Aprilia è però un altro, e cioè quello di rendere più fruibile e piacevole “la belva”, anche fuori dagli autodromi, sulle strade di tutti i giorni.
Di certo c’è che la posizione di guida è rimasta sportiva in tutti i sensi, con la sella che risulta sempre bella rigida, ma con un senso di padronanza del mezzo Totale, con la “T” maiuscola. Sensazione di controllo che cresce anche grazie al nuovo comando del gas che ha reso ancora più precisa la risposta del motore, il V4 che non ha perso nulla in termini di potenza e coppia, e che sa spillare adrenalina manco fosse una spina per la birra sotto un tendone dell’Oktoberfest.
La capacità di comunicare con il pilota è ai massimi termini su questa moto, comunicativa e precisa nel rispondere ai comandi di chi ha la fortuna di cavalcarla, la Tuono è troppo veloce e performante per qualsiasi tipo di strada. Sfruttarne anche solo in minima parte le potenzialità permette però, di gustarne e apprezzarne le doti ciclistiche, con il nuovo reparto sospensioni che riesce ad essere terribilmente efficace grazie a una scorrevolezza da riferimento, che riesce a garantire un confort di guida, sportivo sì, ma adatto anche a macinare qualche chilometro su è giù per valli senza giocare a domino con le vertebre.
Fulminea, quasi telepatica nello scendere in piega, con un avantreno che solca letteralmente l’asfalto, che non si scompone neanche quando lo si provoca volutamente nei cambi di direzione, davvero difficile metterla in difficoltà, mentre un sorriso ebete, misto a incredulità, è perennemente stampato dietro la mentoniera del casco di chi la guida. Quando si esagera, e farlo è più facile del previsto credeteci, viene in soccorso un impianto frenante che …basta un dito! Già, perché con due freni fortissimo, e con quattro ci si sente dei piloti di MotoGP che staccano alla San Donato! Tutta questa potenza è controllabile, modulabile sin dal primo attacco, niente spaventi o reazioni indesiderate, davvero una bella risposta.
Canta alla grande il V4, una sonorità di quelle che si vanno a cercare apposta, si apre il gas e si buttano dentro le marce così, tanto per il piacere di farlo, con il must della scalata assistita, uno di quei gingilli di cui non sappiamo più fare a meno, e che in questo caso funziona davvero bene.
L’elettronica, manco a dirlo è come sulla sorella in abito lungo RSV4, funzionale a evitare di combinare guai, ma soprattutto studiata per sfruttare al massimo le potenzialità del motore e della ciclistica, sia su strada, sia in pista.
Mettete l’esclusività di un V4 dalle caratteristiche tecniche e con prestazioni da urlo, dentro una ciclistica da primato, aggiungete un pacchetto elettronico che ve li possa fare apprezzare al meglio, e otterrete questo oggetto di piacere che è la Tuono V4 1100 Factory. Provare per credere…
Maggiori informazioni
Luogo: Trento
Meteo: sole 25°
Terreno: misto extraurbano
Foto: Milagro
Abbigliamento utilizzato
Giacca Dainese Super Speed D1
Guanti Spidi STR4 Vent
Stivali Dainese Torque D1 Out
Casco AGV Pista GP R
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pakilong, La Spezia (SP)ma come si fa a provarla? c'è qualche conce che la mette a disposizione per un test ride? (esclusi i test in pista organizzati da aprilia)
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Franco Provenzale, Airola (BN)Tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia.