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Planet Explorer 10 Switzerland - Day 6

- Riprendiamo da dove ci siamo lasciati ieri, con la promessa di raccontarvi quello che personamente ho definito uno dei più bei passi al mondo


DAY 6 Wassen / Lavertezzo / Bellinzona (143 km)
Per cinque giorni abbiamo visto in Svizzera scenari straordinari, incontrato scienziati, conosciuto storie di persone autentiche, abbracciato i cani più dolci al mondo. Stamani siamo pronti ad affrontare l’ultima tappa e già con un po’ di malincuore e nostalgia. Tanto per cominciare riprendiamo da dove ci siamo lasciati ieri, con la promessa di raccontarvi ciò che personamente ho definito uno dei più bei passi al mondo. Così bello che ce lo siamo fatti avanti e indietro per ben due volte! Stiamo parlando del Susten Pass, un valico alpino che attraversa le Alpi Urane e che collega il Canton Berna al Canton Uri ed è aperto solamente da giugno a ottobre. Immaginate montagne mozzafiato che via via si scoprono attraverso una strada scolpita nella roccia e che si inerpica per 25 chilometri da un versante e poi ridiscende per altri 20 dall’altro, dopo aver toccata 2.200 metri di quota. Per la vista è un piacere immenso per la guida non sto nemmeno a dirvelo! Il nostro Steinbock è messo a dura prova, in salita deve dare il meglio di se stesso a livello di motore, in discesa, essendo a frizione automatica, e quindi privo di marce, deve evitare il surriscaldamento dei freni. La frenata è potente anche se poco modulabile, ma si gestisce bene agendo anche sul comando a pedale.
Lasciare il Susten Pass ci dispiace e non poco ma dobbiamo proseguire per completare il nostro Grand Tour della Svizzera. Rientriamo così in Ticino dove a 100 chilometri di distanza scopriamo tutto un altro mondo. Arriviamo a Levertezzo, nel cuore della valle Verzasca, un autentico gioiello della natura che sembra, per morfologia, non appartenere certamente alla Svizzera. Immaginate un fiume color verde smeraldo che corre in mezzo ad una serie di roccie levigate fra pendii e piccole cascate. E come in un mosaico d’autore, a completere questa bellezza assoluta, troviamo anche il ponte dei Salti, un ponte in pietra con doppia arcata in stile romano dal quale, chi ha un po’ di fegato, si tuffa dritto a candela! E noi che di fegato ne abbiamo abbastanza, ma non abbiamo certo il tempo di fare I turisti, ci voliamo dentro con il drone che è comunque un discreto challange. Dopo aver assaporato anche questa versione della Svizzera caraibica non ci resta che preparci allo sprint finale con l’arrivo a Bellinzona, città capitale del Canton Ticino.


Il nome potrebbe anche trarre in inganno perchè da un punto di vista architettonico non è che sia proprio una città bellissima anzi, avrebbe bisogno di essere un po’ riordinata a livello urbanistico. Ma una grande peculiarità Bellinzona la possiede sicuramente ed è quella di avere tre meravigliosi castelli medioevali con una storia tutta particolare, riconosciuti nel 2010 da Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità. La storia è che Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro non sono nati tanto per avere una funzione di difesa ma piuttosto di mantenere un compito di osservazione e di segnalazione da Bellinzona fino a Milano. Con una guarnigione di appena 30 soldati si poteva gestire anche la coseiddetta frontiera verde per evitare che i viandanti passassero con le proprie merci senza pagare il dazio. La cosa curiosa è che il più piccolo dei tre, Sasso Corbaro, che svetta a 230 metri sulla città, è stato edificato nel 1476 ed in soli sei mesi di lavoro. Evidentemente all’epoca non c’erano i sindacati! Ed è da qui, da questa piccola roccaforte, che si conclude dopo 1.500 chilometri la decima edizione di Planet Explorer.
Un saluto ed un arrivederci a novembre per un’altra grande storia di viaggio da raccontare e da condividere con tutti gli amici di Moto.it!

Testo e foto di Luca Bracali
Backstage foto Manuel Buzio
Videomaker Tommaso Pini


Partner di viaggio
Fujifilm – La X-T2 è una fotocamera mirrorless con un sensore da 24 megapixel prodotta da Fujifilm. Versatile e leggera come una compatta, sebbene utilizzi ottiche incercambiabili, la X-T2 offre una qualità identica, se non superiore, alle reflex di alta gamma. Tutte le immagini fotografiche e video, anche in 4K, di questo servizio, sono state realizzate con Fujifilm X-T2. www.fujifilm.eu/it

Jollisport – Una linea di abbigliamento pensata e sviluppato per l’utiizzo touring dei motoviaggiatori più esigenti. Non a caso si chiama “Journey” e sia la giacca che I pantaloni sono composti in tre strati con protezioni su gomiti, spalle e schiena rimovibili, come la membrana impermeabile e la fodera termica. www.jollisport.it

Origine Helmet – E’ un integrale apribile con doppia visiera, decisamente comfortevole e assai pratico per il viaggio. Il Riviera, il modello da noi utilizzato, in questa ultima versione diventa Delta, con l’aggiunta di un utilissimo Bluetooth integrato per la connessione diretta al telefono cellulare. www.origine-helmets.it/

Steinbock – E’ la versione più “adventure” di uno scooter a quattro ruote prodotto dalla Quadro Vehicles di Vacallo, azienda svizzera ma con cuore e creatività italiana. www.quadrovehicles.it/