Anche Michelin pronta al via: le novità sotto il semaforo della MotoGP 2022
Stessi pneumatici, ma numeri più bassi. E’ questa la novità più importante introdotta da Michelin per il mondiale 2022 della MotoGP, ma non è l’unica. A spiegare quanti e quali sono stati i cambiamenti rispetto alla scorsa stagione per quanto riguarda le gomme è stato Pietro Taramasso, responsabile motorsport per Michelin.
“Le gomme – ha detto - saranno le stesse del 2021, ma abbiamo ridotto il numero delle specifiche. L'anno scorso avevamo più di 45 specifiche tra anteriore e posteriore, quest'anno ne abbiamo proposte solo 30. Saranno soluzioni più versatili con una maggiore gamma di lavoro, più facili da riscaldare. E sarà anche più facile per i piloti capire le gomme, ricordare quale pneumatico hanno utilizzato in ogni occasione: sarà più facile per tutti avere meno specifiche, l'obiettivo è avere lo stesso grip e consistenza del 2021”.
I verità, però, una novità c’è stata, anche se non può essere considerata una primizia assoluta. “Nei test di Sepang – ha infatti aggiunto taramasso - abbiamo dato ai piloti una gomma posteriore di nuova costruzione, che però avevano già testato l'anno scorso a Barcellona, Jerez e Misano Questa nuova costruzione è stata studiata per dare più grip sul bordo dello pneumatico. La testeremo per tutta la stagione e, se il risultato sarà buono a fine anno, la introdurremo nel 2023".
Bisognerà capire, adesso, quanto i piloti intenderanno utilizzare in gara la nuova copertura e se i chilometri che riusciranno a percorrerci basteranno ad avere un quadro chiaro sul funzionamento della gomma. Michelin, intanto, guarda al futuro non solo in riferimento alla continua ricerca di prestazioni migliori, ma anche all’ambiente, con la scelta dell’azienda francese e Dorna di ridurre il numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota già da quest’anno: “La nostra filosofia è produrre e trasportare meno pneumatici a favore dell'ambiente. Abbiamo già discusso con Dorna, con i team e con i piloti del piano di riduzione gomme e specifiche, soprattutto per quanto riguarda l'ambiente, ora produrremo meno gomme e consumeremo più velocemente lo stock”.
Superando, quindi, anche le criticità che l’anno scorso si erano generate sui tanto discussi pneumatici preriscaldati e che da questa stagione saranno distribuiti in maniera diversa rispetto al passato: non più in maniera casuale, ma restituendo la stessa gomma preriscaldata ai team che l’avevano precedentemente consegnata”.
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wolf6667✔, Silvano d'Orba (AL)Questo delle gomme è un mistero sempre più fitto. Quindi se non ho capito male le gomme non usate in un w.e. di gara anche se riscaldate venivano restituite e riassegnate a caso ad altri team? È quel "a caso" che mi puzza un po'. Chissa perché "per caso" le gomme già usate e potenzialmente non più performanti non capitavano mai al team...... vediamo se indovinate.