Rossi: "Bisogna aspettare per il motore"
MONTMELO’ – Fa un caldo asfissiante a Montmelò, periferia di Barcellona, dove domenica è in programma il GP della Catalunya, quinto appuntamento stagionale. Nel paddock, gli italiani parlano soprattutto del terremoto che ha sconvolto l’Emilia e c’è chi – come Pietro Caprara, capotecnico di Alex De Angelis in Moto2 - l’ha vissuto direttamente e adesso è costretto a vivere in un camper. Anche Valentino Rossi, prima di parlare di moto, ci tiene a esprimere il suo pensiero a quanto sta succedendo in Italia. “Grande solidarietà a tutti e a chi adesso vive nel terrore di tornare dentro casa”.
Per quanto riguarda il GP della Catalunya, Valentino deve verificare quanto provato in settimana al Mugello: il motore, leggermente modificato per avere maggiore coppia, non ha dato grandi risultati, mentre domani Rossi utilizzerà sicuramente il forcellone in alluminio, montato su entrambe le moto, scartato invece dal compagno di squadra Nicky Hayden (“dà chattering” ha commentato) che continuerà con quello in carbonio.
“Al Mugello abbiamo provato una piccola modifica al quattro cilindri – spiega Valentino -, ma sapevamo che non bastava. Ci vuole qualcos’altro, sul quale la Ducati sta già lavorando: speriamo di poterlo provare prima possibile, ma ancora non è pronto. Quindi andiamo avanti con lo stesso motore ma, in ogni caso, quello del Mugello è stato un test positivo. Provando da soli è difficile capire esattamente, ma il forcellone in alluminio e l’elettronica modificata mi sono piaciuti: sono riuscito a girare abbastanza
bene e, soprattutto, più facilmente, a tenere un ritmo più costante e a stressare meno la gomma posteriore. Il nostro obiettivo sull’asciutto è quello di essere più vicini a quelli che ci sono davanti che, solitamente, sono le Yamaha nere (quelle del team Tech3, NDA) e Bautista. Come ha detto Filippo Preziosi, a Laguna Seca dovremmo avere un motore un po’ più modificato, che dovremo provare anche prima. Da qui a Laguna mancano un sacco di gare e dobbiamo cercare di fare qualcosa di meglio prima. Le Mans è stata un’occasione speciale e rimane la felicità di averla sfruttata al 100%: adesso però torniamo sull’asciutto dove soffriamo un po’ di più. Io mi sento bene e motivato, ma abbiamo bisogno di qualcosa tecnicamente diverso per andare più forte”.
Per il resto, ci sono poche novità. Casey Stoner spiega di “avere nostalgia per le corse di 20 anni fa, perché c’era più rispetto”, mentre Jorge Lorenzo sottolinea come: “il livello sia altissimo e non puoi mai smettere di spingere. Per questo le gare sono diventate molto “fisiche” e non ci si può permettere di fare errori”.
@Kemawa
Ad orecchio puoi sentire quanto rumore fa la sua Honda, quanto ne fanno le altre, ma la mia domanda è..
..tu sei in grado di distinguere se quel frastuono del prototipo di Stoner è tenuto a bada dall'elettronica o se invece si ode un accelerazione in continua progressione?
Sei anche in grado di sentire la "sgommata" della posteriore o forse no perchè l'elettronica ne impedisce l'inutile pattinamento in eccesso sul suolo?
...potresti essere l'arma segreta dello sviluppo elettronico...vai a proporti dalla Magneti Marelli!
...ma per piacere dai...
sbruffoncello.......