Bautista conquista la sua prima pole a Silverstone
L’acqua, quindi, ha dato una mano a Bautista, che però conquista meritatamente, la prima pole position della sua carriera in MotoGP. Lo spagnolo riporta la Honda del team Gresini davanti a tutti in prova: non accadeva dal GP d’Olanda dell’anno scorso, quando il grande Marco Simoncelli era stato il più veloce nelle qualifiche di Assen. Una gran bella prestazione quella di Alvaro, a conferma di una crescita costante e al termine di due giorni particolarmente positivi: terzo ieri, quinto nel turno di libere del mattino e infine in pole in qualifica, in una sessione iniziata sotto la minaccia della pioggia, ma con la pista rimasta asciutta fino a sette minuti dalla fine.
ATTACCO MANCATO
Dopo che tutti i piloti nei primi minuti avevano provato a sparare il tempone, temendo proprio l’arrivo della pioggia, nella fase centrale ci si è preoccupati soprattutto della messa a punto della moto, per poi tentare l’attacco finale nei minuti finali. Attacco, però, che non c’è stato per gli inseguitori di Bautista, proprio a causa del maltempo: quando è iniziato a piovigginare, tutti i migliori stavano portando il loro attacco alla pole dello spagnolo, ma hanno dovuto abortire il giro prima del traguardo. Peccato, ma bene per Alvaro, che sta guidando bene ed è sicuramente in crescita, anche grazie ai test effettuati dopo il GP della Catalunya, nei quali i tecnici della Showa sono riusciti a dare al pilota del team Gresini una forcella più efficace e consistente.
TUTTI VICINI
I piloti delle prime due file sono tutti molto vicini, con Spies che non è riuscito a conquistare la pole anche per un paio di errori con la gomma morbida, ma che ha lavorato bene per tutte le prove, e con Stoner che solo nel finale ha trovato una messa a punto soddisfacente della sua Honda: il terzo posto gli
garantisce comunque una buona posizione di partenza. Un po’ a sorpresa – ma ancora una volta bisognerebbe dire per la pioggia e per un dritto a 14’50” dalla fine – Jorge Lorenzo ha mancato la prima fila, ma Jorge, come suo solito, ha martellato costantemente su tempi da paura. Insomma, può fare molto bene e anche Dani Pedrosa, quinto a 0”532, è nettamente migliorato rispetto a venerdì, quando, per sua stessa ammissione, aveva faticato a interpretare questo difficile tracciato. Sesto Hector Barbera, primo Ducati: questa volta, per fare il tempo, il pilota del team Pramac ha sfruttato al terzo giro la scia di Jorge Lorenzo, ma non ha assolutamente il passo per stare con i primi.
MALE DOVIZIOSO, MALISSIMO ROSSI
In grande difficoltà, purtroppo, i piloti italiani: Andrea Dovizioso è solo ottavo a 1”001 - ma si stava nettamente migliorando quando è iniziato a piovere – Valentino Rossi addirittura decimo e ultimo tra i piloti della MotoGP, come lo è sempre stato nei tre turni disputati sull’asciutto. Ma se Dovizioso poteva ambire quanto meno alla seconda fila, Rossi non può recriminare sulla pioggia, piuttosto su una paurosa caduta, fortunatamente senza conseguenze dopo 15 minuti dall’inizio del turno. Valentino è scivolato all’ultima variante, la numero 16 denominata, ironia della sorta, “Vale”, dove era caduto anche nel 2011 e dove nelle libere del mattino aveva fatto un dritto nella sabbia. Nello stesso punto, a pochi minuti dal termine, mentre stava andando fortissimo – era a soli 0”048 dalla pole di Bautista – è finito a terra anche il compagno di squadra Nicky Hayden, in una caduta fotocopia a quella di Rossi, facendo pensare più a un problema Ducati che a uno sbaglio identico dei piloti. In quel punto, c’è un avvallamento, la ruota posteriore si alza parecchio (quella della GP12 in particolare) e quando riprende il contatto con l’asfalto la forcella è a pacco e lo sterzo, inevitabilmente si chiude. In ogni caso, Hayden ha chiuso le qualifiche al settimo posto a 0”859, un distacco quindi assolutamente dignitoso se paragonato ai 2”113 presi da Rossi: al di là, quindi, delle evidenti difficoltà della GP12, è assolutamente chiaro che su questo tracciato il nove vote iridato non riesca proprio a guidare.
QUANTI INFORTUNI
Dopo Karel Abraham, che ha dovuto rinunciare alle qualifiche (e al GP) per le conseguenze dell’infortunio a una mano nei test di Barcellona, oggi si è purtroppo fatto male anche Cal Crutchlow, costretto ad andare in ospedale per accertamenti alla caviglia sinistra. Fortunatamente non ci sono fratture, ma Cal non ha potuto disputare le qualifiche e, difficilmente, prenderà il via. Nelle libere del mattino era finito a terra anche Stefan Bradl, fortunatamente con conseguenze molto meno importanti: abrasione e distacco dell’unghia dell’anulare sinistro.
L’ANALISI DEL PASSO
Se Alvaro Bautista può festeggiare la sua prima pole, quello nettamente messo meglio sulla distanza è Jorge Lorenzo, che sembra avere un paio di decimi di vantaggio su Dani Pedrosa. Seguono Casey Stoner, Alvaro Bautista, Ben Spies, Nicky Hayden e Andrea Dovizioso. Questo, naturalmente, in caso di asciutto, perché nell’unico turno disputato sul bagnato il più efficace era stato Valentino Rossi.
I PRIMI COMMENTI
Bautista: “Questa pole non è casuale, ma dietro c’è un gran lavoro: voglio ringraziare il team Gresini, che dà addirittura il 110%. Oggi le condizioni erano molto difficili, ma la squadra ha trovato un buon assetto e questo mi ha permesso di stare sempre davanti e il giro della pole non è stato fortuito. E’ vero, alla fine è iniziato a piovere, ma anch’io avevo un’altra gomma morbida da montare…”.Spies: “Oggi, come ieri, c’erano condizioni difficili, ma la mia moto era ben assettata. Purtroppo con la morbida ho fatto un paio di errori: in definitiva, sono stato più efficace con la dura”.
Stoner: “Sono stato veloce in tutte le sessioni, anche sul bagnato. All’inizio delle qualifiche abbiamo fatto delle modifiche per migliorare il set up, ma senza successo e abbiamo perso un po’ di tempo per trovare l’assetto giusto. Alla fine, la situazione è decisamente migliorata, ma, purtroppo, ho potuto fare un solo giro tirato, prima che iniziasse a piovere: la pole era alla mia portata”.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1st/Prev. |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | San Carlo Honda Gresini | Honda | 313,0 | 2'03.303 | |
2 | 11 | Ben SPIES | USA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 309,5 | 2'03.409 | 0.106 / 0.106 |
3 | 1 | Casey STONER | AUS | Repsol Honda Team | Honda | 313,6 | 2'03.423 | 0.120 / 0.014 |
4 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 308,7 | 2'03.763 | 0.460 / 0.340 |
5 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 313,1 | 2'03.835 | 0.532 / 0.072 |
6 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Pramac Racing Team | Ducati | 314,6 | 2'03.876 | 0.573 / 0.041 |
7 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 309,5 | 2'04.162 | 0.859 / 0.286 |
8 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 311,7 | 2'04.304 | 1.001 / 0.142 |
9 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 314,6 | 2'05.035 | 1.732 / 0.731 |
10 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Ducati Team | Ducati | 309,7 | 2'05.416 | 2.113 / 0.381 |
11 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 292,0 | 2'06.283 | 2.980 / 0.867 |
12 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 292,4 | 2'06.303 | 3.000 / 0.020 |
13 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Avintia Blusens | BQR | 291,6 | 2'06.814 | 3.511 / 0.511 |
14 | 51 | Michele PIRRO | ITA | San Carlo Honda Gresini | FTR | 288,9 | 2'07.016 | 3.713 / 0.202 |
15 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | Suter | 290,6 | 2'07.376 | 4.073 / 0.360 |
16 | 54 | Mattia PASINI | ITA | Speed Master | ART | 289,2 | 2'07.511 | 4.208 / 0.135 |
17 | 77 | James ELLISON | GBR | Paul Bird Motorsport | ART | 292,4 | 2'08.228 | 4.925 / 0.717 |
18 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda | 276,0 | 2'08.686 | 5.383 / 0.458 |
19 | 22 | Ivan SILVA | SPA | Avintia Blusens | BQR | 286,3 | 2'10.092 | 6.789 / 1.406 |
17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Ducati | ||||
35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha |
Cosa c'entra la posteriore che si solleva sulle Du
La posteriore c'entra nulla. Semmai sta solo a dimostrare che lì c'è un dosso e non un avvallamento. Si solleva praticamente a tutti i piloti, ma gli altri non hanno la forcella troppo morbida da arrivarci già impaccati.
Certo che la ducati ....
Oggi mentre guardavo le prove appena prima che Valentino ,geloso , imitasse rolling Stoner , mi sono reso conto che quella moto non avesse stabilita' nemmeno nel dritto , due secondi dopo bam Vale con la tuta bucata ,
In parole povere senza offendere ma indicando i fatti , o in Ducati sono incapaci , o sono finite le risorse , certo li non sono i piloti di sicuro , inoltre oggi la prova del 9 poi e' arrivata con Hyden , che altrettanto geloso di Vale l'ha imitato .
Ovvio dico cose con tono ironico ma cmq credo davvero che la moto ora come ora e' un pericolo . Meglio ritirarsi tanto si vede che peggiorano invece di migliorare .
Sono stato collaudatore per team privati in campionati nazionali monomarca per diversi anni in passato , una moto piu' scorbutica di quella non l'ho mai vista , altro che chiedere un motore piu' potente , se motore piu' potente ci fosse quei due piloti cadranno anche nel dritto .