Dal Mugello le anticipazioni dei piloti
SCARPERIA – E’ in grandissima forma, soprattutto psicologica, perché Jorge Lorenzo in moto è sempre andato fortissimo. Quest’anno, però, sembra maturato e le prime tre gare le ha corse in modo (quasi) perfetto, tanto che con un secondo e due primi posti guida la classifica con nove punti di vantaggio su Valentino Rossi. Ma Lorenzo continua a tenere un profilo piuttosto basso.
«Non sono io il favorito al titolo, conta poco essere in testa adesso. Sicuramente fa piacere, ma
abbiamo fatto solo tre gare: è come se non avessimo nemmeno cominciato».
E’ sereno Jorge e dopo aver conquistato per la prima volta nella sua carriera due successi consecutivi in MotoGP, sogna di trionfare al Mugello a casa del rivale: psicologicamente sarebbe un qualcosa di importantissimo. Ma anche in questo caso, Lorenzo getta acqua sul fuoco, almeno a parole.
«Questa è una gara come un’altra e non sogno nessuna vendetta di Barcellona (dove, nel 2009, venne infilato all’ultima curva dell’ultimo giro da Rossi, ndr): l’importante è essere competitivo anche su questa pista, davvero meravigliosa. Oggi si parla solo della sfida tra me e Rossi, ma può benissimo accadere che qui Stoner e la Ducati siano velocissimi, o che la Honda sia molto competitiva: insomma, ci stiamo focalizzando troppo sulla Yamaha, ma esistono anche gli altri. La cosa più importante è non cadere e arrivare più avanti possibile».
Poi, Jorge se la cava con una battuta a chi gli chiede se la scelta del colore giallo per la sedia utilizzata nella scenetta di festeggiamento di Le Mans fosse una provocazione contro Rossi.
«Comincio a preoccuparmi, perché tutti dicono che la sedia era gialla, mentre per me era verde: devo essere daltonico…».
Non fa battute Casey Stoner, ancora piuttosto amareggiato per la caduta di Le Mans. Chi, purtroppo, ha usato parole offensive nei suoi confronti, dimenticandosi quanto fatto per la Ducati, dovrebbe vedere in faccia il pilota australiano, per capire quanta desolazione c’è nel cuore di questo fortissimo pilota.
«Purtroppo – dice sconsolato – non c’è una vera spiegazione a quello che è successo in questo inizio di stagione. La moto è migliorata rispetto all’anno scorso, in prova riesco sempre ad andare
fortissimo senza problemi di nessun tipo, poi in gara fatico a controllare l’anteriore. Abbiamo analizzato tutti i dati, stiamo cercando di capire cosa accade, ma non è facile. La mia mentalità, comunque, non cambia: corro sempre con l’obiettivo di vincere».
Di tutt’altro umore Andrea Dovizioso, che grazie a due podi arriva al Mugello in terza posizione in classifica generale, davanti anche a Dani Pedrosa.
«Questa pista è fantastica e il lungo rettilineo può essere un aiuto per il nostro motore potente. Qui non c’è un vero punto dove si può fare la differenza, perché tutte le curve sono difficili: certo che l’Arrabbiata2 (una destra in salita “cieca”, ndr) è forse la più tosta di tutto il mondiale. Qui i favoriti continuano a essere i piloti Yamaha, ma andrà forte anche Stoner: noi non siamo lontani, ma, al momento, non siamo al loro livello. In ogni caso sono carico e ho una gran voglia di correre».
Dopo tre quarti posti consecutivi, Nicky Hayden sogna finalmente di salire sul podio («mi trovo sempre meglio con la moto”), mentre Marco Simoncelli, che qui, nel 2008, conquistò la sua prima vittoria in 250, spera di continuare a progredire: «L’inizio è stato difficile, ma adesso siamo sulla buona strada: qui il livello è altissimo, ma, poco alla volta, ci stiamo avvicinando».