il 25 aprile non si corre
Dorna rinvia il Gp del Giappone di domenica prossima
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Rinviato al 3 ottobre il GP del Giappone per la chiusura degli aeroporti europei causata dalle ceneri del vulcano. Una breve analisi dei possibili avvantaggiati e svantaggiati di questa inaspettata situazione.
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La chiusura degli aeroporti europei, causata dalla cenere del vulcano islandese, ha costretto la Dorna a rinviare il GP del Giappone al 3 ottobre, prima della doppia trasferta in Australia e Malesia. Non c'era alternativa, perché era troppo grande il rischio che piloti, meccanici, team manager e addetti ai lavori in genere - in partenza per il Giappone già lunedì 19 aprile - non riuscissero a raggiungere Tokyo dall'Europa. Insomma, una decisione più che giusta ma che, inevitabilmente, avvantaggerà qualcuno e penalizzerà qualcun altro: vediamo chi.
AVVANTAGGIATI
VALENTINO ROSSI
Il primo a essere avvantaggiato è Valentino Rossi, che così avrà una settimana in più (il 2 maggio è in programma il GP di Spagna a Jerez) per recuperare dalla distorsione a una spalla, conseguenza di una caduta con la moto da cross. Valentino avrebbe comunque corso in Giappone, ma sicuramente non al meglio della condizione. In questo caso, si può parlare di fortuna per il nove volte iridato.
PILOTI HONDA
Pur essendo di proprietà della Honda, la pista di Motegi non è mai stata troppo favorevole ai suoi piloti. Inoltre, essendo un tracciato con tante accelerazioni, la RC212V in questo momento faticherebbe più delle rivali: andare a correre lì a ottobre è sicuramente positivo per HRC e team satelliti, perché nel frattempo la moto può essere cresciuta.
BEN SPIES
Il campione del mondo della SBK non conosce Motegi (e molte altre piste, per la verità): arrivarci a fine campionato, con molta più esperienza di MotoGP, è sicuramente un vantaggio per Spies.
PENALIZZATI
MOTOMONDIALE
Il più penalizzato è certamente il Motomondiale: già la stagione è partita tardissimo e proprio non ci voleva questo rinvio. Meno male che settimana prossima si corre a Jerez.
CASEY STONER
Dopo la brutta caduta in Qatar, il GP del Giappone poteva servire all'australiano per dimenticare velocemente lo sbaglio, sfruttando un'altra pista storicamente favorevole alla Ducati. Invece, Stoner dovrà risalire in sella a Jerez dove ha sempre fatto fatica: psicologicamente è uno svantaggio.
D'accordisssimo con Zamagni...
In pratica si finisce a inizio novembre e si ricomincia a metà aprile.
Quasi sei medi di stop!
Con il risultato che durante la stagione i gran premi sono accavallati uno sull'altro, senza tempi di recupero e con ritmi insostenibili.
Tanto varrebbe che almeno l'ultima tornata di test ufficiali (tanto i team devono spendere soldi lo stesso per andarci, no?) a marzo diventasse a tutti gli effetti un Gran Premio.
Mi sembra che da quando il mondiale è sotto il controllo onnipotente della Dorna le cose siano peggiorate anzichè migliorate... mah...
fortunello