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Dovizioso: "Siamo riusciti a migliorare la Ducati"
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Dovizioso è soddisfatto per i progressi fatti rispetto ai primi test; Marquez per gli ottimi tempi sul giro; Lorenzo per il gran passo sulla distanza; Pedrosa perché è sempre più a suo agio con la RCV | G. Zamagni, Sepang
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DOVIZIOSO: “ABBIAMO LAVORATO BENE. MA NON BASTA”.
«Mi avevano detto che la moto aveva tanti problemi in Malesia e, in effetti, nei primi test mi ha un po’ destabilizzato. Però abbiamo lavorato bene e solo con quello che abbiamo, senza nessuna modifica (in realtà Andrea e gli altri piloti Ducati hanno utilizzato un serbatoio differente, che cambia la distribuzione dei pesi, NDA) siamo riusciti a migliorare il mio feeling e il comportamento della Ducati. Abbiamo raccolto tantissime informazioni, anche provando la moto “laboratorio” di Pirro, siamo riusciti ad arrivare al limite, credo, con le regolazioni di questa moto. Abbiamo sempre un limite grande nella percorrenza e non puoi essere costante più di tanto. Dopo questo test la situazione non è cambiata tanto, ma abbiamo avuto la conferma che, lavorando, si può migliorare. Ma non basta: il nostro obiettivo non è fare buoni risultati, ma tornare davanti. Vado via dalla Malesia contento per quelle che erano le mie aspettative».
MARQUEZ: “DEVO ESSERE PIU’ COSTANTE”
«Abbiamo lavorato molto sulla parte anteriore della moto e abbiamo fatto tante prove di elettronica: è un lavoro noioso, difficile, ma che va fatto. La caduta del pomeriggio è stata causata anche da quello: ero un po’ confuso e ho perso l’anteriore. Al mattino, invece, sono scivolato sul bagnato: era la prima volta che guidavo questa moto con l’acqua e ho commesso un errore di linea. Qui, dopo nove giorni di prove (Marquez aveva effettuato tre giorni anche a dicembre, NDA), si può dire che vado abbastanza bene, ma sarà interessante vedere cosa succederà a Austin e, soprattutto a Jerez, su un tracciato completamente differente: sicuramente per me sarà più difficile. Devo migliorare in molti aspetti e, soprattutto, devo capire più velocemente quello che succede sulla moto quando fai una modifica: in Moto2 mi bastava un giro per valutare l’efficacia o meno di un cambiamento, mentre qui è un po’ più complicato. Devo essere più costante con le gomme usate, mentre mi sento già piuttosto bene in entrata di curva. Ho fatto qualche giro dietro a Rossi e ho imparato tantissimo: in alcune curve, ho visto che ero troppo lento, non facevo la giusta traiettoria. E’ stato divertente».
LORENZO: “PENSAVO MEGLIO NELLA SIMULAZIONE”
«Ho fatto la simulazione gara nel momento più caldo della giornata e questo, sicuramente, non ci ha agevolato. Ma, sinceramente, mi aspettavo di essere un po’ più veloce: siamo stati rallentati da un problema alla gomma anteriore, la moto scivolava più del dovuto. Sicuramente siamo più veloci rispetto al 2012, ma ancora non basta: per stare tranquilli, bisogna migliorare un po’. Comunque siamo più o meno competitivi come la Honda: vediamo cosa succederà nei prossimi test».
Compito facile!!
Potere contrattuale
Esiste(va) un problema di approccio nella gestione di un Campionissimo come Rossi; Uno che porta tanta pubblicità, tanto carisma, tanta esperienza e tanti soldi ma che inevitabilmente finisce per avere un peso "FORSE" eccessivo nelle direzioni da far prendere alla squadra... ovvero un peso contrattuale sulla bilancia persin esagerato.... il che no nsignifica Dare tutta la colpa a VR, anzi....ma che il peso delle responsabilità veniva distribuito male....
Dovizioso sicuramente sa che non è VR ( su molti aspetti) e sa che deve mettersia fare della "bassa manovalanza" per venirne fuori.... Cosa che Valentino probabilmente anche se con buona volontà faceva più fatica ad accettare....