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Dovizioso: "Sono molto, molto, molto felice"

- Un podio conquistato con coraggio e determinazione: Andrea Dovizioso è giustamente soddisfatto. “Sono molto, molto, molto felice per tutti quelli che mi stanno vicino: è dura battere questi qui” | G. Zamagni, Barcellona
Dovizioso: Sono molto, molto, molto felice

MONTMELO’ – Un podio conquistato con coraggio e determinazione: Andrea Dovizioso è giustamente soddisfatto. “Sono molto, molto, molto felice per tutti quelli che mi stanno vicino: è dura battere questi qui” dice un attimo dopo essersi tolto il casco. Farlo con una Yamaha “satellite” dà ancora più soddisfazione e anche la statistica dice che quella di Dovizioso è stata una bella impresa: fino a Barcellona, nel 2012 sul podio erano sempre saliti Lorenzo, Stoner e Pedrosa, con l’eccezione di Rossi a Le Mans sull’acqua, e in tutto il 2011 un solo pilota in sella a una moto satellite – Colin Edwards a Silverstone, in una gara però molto particolare sul bagnato – era riuscito a chiudere nei primi tre. Insomma, il Dovi ha più di una ragione per essere contento, anche perché quello del Montmelò è stato un GP “vero”, senza strane anomalie.

“Andavo veramente forte, riuscivo a tenere il ritmo di Pedrosa e Lorenzo. Ma Jorge era molto più efficace di me in accelerazione, non so dire se per una questione di messa a punto o per materiale differente. Sta di fatto che in ogni uscita mi guadagnava qualcosa, che io cercavo di recuperare in frenata, su

Ho frenato troppo forte alla prima variante: avrò fatto 50 metri con la ruota posteriore sollevata da terra

un circuito dove, dopo due giri, lotti con il grip, non puoi essere troppo aggressivo e devi essere intelligente a non esagerare. Dai e dai, all’inizio del 14esimo giro, ho frenato troppo forte alla prima variante: avrò fatto 50 metri con la ruota posteriore sollevata da terra. Sono arrivato lunghissimo, ma non volevo tagliare la chicane per non incorre in una eventuale penalizzazione e così ho perso ancora più tempo. A quel punto, non potevo più stare con loro e mi sono solo concentrato sul tempo sul giro, cercando di essere più costante possibile: sentivo il rumore della moto di Stoner alle mie spalle, ma nell’ultimo passaggio sono stato bravo a non concedergli nemmeno una possibilità di attaccarmi, nonostante un errore alla curva nove. Il feeling con la Yamaha migliora continuamente e un podio con una moto satellite è davvero significativo: molti in questo mondo non credono nel mio potenziale ed è una soddisfazione in più. Sono stato per tre anni pilota HRC e ci si aspettava tanto da me, ma vi assicuro che è difficile: ho ottenuto buoni risultati, ma non quanto volevamo. In Yamaha mi sono trovato bene, con una moto che ha caratteristiche molto differenti e che adesso riesco a sfruttare meglio. Passare dalla HRC a un team satellite è sicuramente un passo indietro, ma si può fare bene”.
 

  • piega996
    piega996, roma (RM)

    Quel pelino

    che non avrà mai altrimenti avrebbe un altro nome.
  • Ivan Factory
    Ivan Factory, Gattatico (RE)

    son sempre contento del Dovi

    Simpatico, sincero, umile e corretto..

    con una moto super e un compagno da "seconda guida" si potrebbe anche fare un mondiale.. e se lo meriterebbe!

    forse quando si saranno decisi a mandare Pedrosa su una moto clienti, con Spies a ruota..
    una chance per lui potrebbe anche aprirsi.. credo che tutti pensino bene di lui, per lo tutti pensino benissimo di lui come collaudatore!

    Allo stesso Suppo deve aver dispiacioto moltissimo deluderlo.. il Dovi era una pedina importante, manca solo di quel pelino per essere coi mostri..!

    lamps!
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