MotoGP. Ducati: la chiave è nel freno posteriore. Lo dicono i dati di Pecco Bagnaia
In casa Ducati è Francesco Bagnaia a indicare la rotta. E’ quello che emerge dopo la conferenza stampa di oggi pomeriggio a Brno, con i piloti Ducati, sia ufficiali che Pramac, che hanno parlato della necessità di cambiare lo stile di guida per scongiurare un consumo della gomma non performante. E chi ci riesce meglio, almeno dall’analisi dei dati, è Francesco Bagnaia. “A Jerez - ha spiegato l’italiano del team Pramac - ero il più efficace in frenata e in ingresso, ma non tutte le piste sono uguali. Eravamo molto efficienti in quella fase, cercheremo di ripeterci”.
La chiave, a quanto pare, sta nel modo di fermare la moto e nell’utilizzo del freno posteriore, come ha sottolineato anche Danilo Petrucci: “Negli ultimi anni abbiamo usato questa moto senza usare troppo il freno posteriore; analizzando i dati di Pecco abbiamo notato che lui utilizza il freno posteriore in maniera leggermente differente, specie quando la moto è molto piegata, non è facile abituarsi. Vediamo come funziona qui la gomma posteriore: all’inizio ci sono sempre grandi aspettative. La gomma è stata migliorata come grip sulla spalla, è più efficace sia a scendere in piega sia in accelerazione”.
Parole, quelle di Petrucci, che fanno il paio con quelle di Andrea Dovizioso. Il forlivese non entra nello specifico, ma esprime sostanzialmente le stesse considerazioni: “Abbiamo provato tante cose nell’ultimo GP, in gara abbiamo avuto dei problemi forse conseguenza dei cambiamenti. Teoricamente sulla carta abbiamo capito tutto, ma in pista cambia un bel po’. Sono contento di essere qui: a Jerez faticavo in frenata, tutto dipende da quell’aspetto”.
Il pilota forlivese ha glissato, invece, sulle domande circa il rinnovo o meno del contratto con la rossa, limitandosi ad affermare che portare a casa risultati importanti da Brno e dell’Austria sarà molto importante sia per il campionato, sia per il suo futuro. Un futuro che, al momento, è solo un presente di tensioni e che non rappresenta una novità, come ricordato da Valentino Rossi che, stuzzicato sulla questione, ha commentato: “In passato sono stati difficili i rapporti tra i piloti e la Ducati, anche per me lo sono stati. Io spero per entrambi che continuino perché negli ultimi anni sono stati davvero forti insieme”
L'australiano faceva un uso esagerato del freno posteriore e ci riusciva perché non piegava più di tanto la moto lato freno, era lui che si buttava letteralmente fuori, tenendo la moto dritta mentre derapava.
Il Dovi invece (sue affermazioni) pare che non riuscisse a replicare quella tecnica per via di una certa difficoltà ad usare il freno in pieghe troppo accentuate.
Ora da profano (molto profano) mi chiedo: e se usassero un freno posteriore a pollice?
Ho detto una stronzata? vabbè... una in più una in meno ahahahah
Ciao