Enea Bastianini: “Sembro sempre tranquillo, ma non è così”
Quando in Qatar, primo GP della stagione, Enea Bastianini è salito sul gradino più alto del podio, molti pensavano che si trattasse di un qualcosa di unico e irripetibile. Invece, Bastianini si è ripetuto, ha dimostrato di essere fortissimo, di avere velocità e intelligenza. Nel podcast, ripercorriamo la sua stagione e proviamo a conoscerlo un po’ più a fondo.
“Sicuramente è una soddisfazione - dice Enea quando gli si fa notare che ha conquistato gli appassionati non solo grazie ai risultati sportivi, ma anche per il suo modo di essere - vedere tanta gente che si è avvicinata al motociclismo anche grazie a me. Sono sempre stato, come si dice, nel “mio mondo”, sono un po’ particolare, tipo ascoltare la musica classica: non credo ci siano tanti piloti a farlo”.
Sulla sua tranquillità: “All’apparenza sembra sempre molto rilassato: chi mi sta molto vicino conosce anche altri aspetti del mio carattere”.
Da ragazzino, Bastianini era un bravissimo tuffatore, ma nella sua testa le moto hanno sempre avuto la priorità: “Quando sono arrivato al bivio, se continuare con i tuffi o con le moto, non ho avuto dubbi. I miei genitori hanno provato a indirizzarmi sui tuffi, ma non mi hanno mai forzato in una decisione”.
Il pilota del team Gresini parla del rapporto con il padre Emilio, spesso presente in pista: “Ogni tanto gli chiedo dei consigli, ma ho sempre ragionato con la mia testa”.
Naturalmente si parla della stagione, della prima vittoria in Qatar (“l’ho sempre sentita mia, fin dal primo giro”), di quella incredibile ad Aragon e la più bella, secondo Enea, di Austin. “Più bello vincere con distacco, diventa una sfida contro te stesso”, spiega. Quindi si parla del periodo delle minimoto (“fa strano ritrovarsi in MotoGP con i miei rivali di allora”), della scelta più o meno voluta di non fare parte della VR46. Sul carattere: “Deve essere forte, altrimenti in MotoGP non ci stai. Adesso sono un pilota più completo”. Sul futuro nel team ufficiale: “Sarà un po’ diverso, dovrò imparare a gestire situazioni differenti rispetto a quelle che vivo adesso con Gresini. Dovrò imparare, ma al momento non ci penso: l’inizio non sarà facile, perché cambierò il capo tecnico, non sarò subito veloce”. Enea conferma l’importanza del rapporto con il direttore tecnico, racconta la sua relazione con Alberto Giribuola, che nel 2023 andrà in KTM. Per finire, qual è il sogno di Bastianini, al di là di quello ovvio di vincere il titolo della MotoGP?
La risposta nell’88esima puntata di #atuttogas, online su Moto.it a partire da domenica 23 ottobre.
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Fra4314, Monte San Savino (AR)👍