Ezpeleta jr: “È la MotoGP più bella e difficile di sempre”
Il momento è buono, sostiene Carlos in una intervista pubblicata sul Diario de Jerez, e sulla griglia della MotoGP c’è grande competitività. Ora che Aprilia ha perso le concessioni, tutti i marchi competono nelle stesse condizioni.
“Penso che, per la prima volta nella storia, quest'anno tutti i marchi che gareggiano nel mondiale abbiano la possibilità di vincerlo. Tutte le moto sono competitive e la vera differenza la farà il pilota. Sono i piloti che vinceranno o perderanno questo mondiale".
Dei piloti, Carlos Ezpeleta tiene a sottolineare il grado di preparazione elevatissimo. Lui li segue da vicino, siede nelle diverse commissioni come la Safety Commission e bisogna dire che dai piloti è stimato.
“Il livello di preparazione fisica che c'è in MotoGP è evidente. Le gare sono super fisiche, moto e gomme richiedono tantissimo. Oggi essere un pilota della MotoGP è molto difficile, il livello è molto alto ed essere fisicamente in forma è fondamentale: limiti gli infortuni e le cadute, puoi vincere perché dopo 30 minuti in moto sei ancora mentalmente fresco. La preparazione fisica oggi fa la differenza”.
Una domanda un po’ tendenziosa ma sulla bocca di tanti: il giornalista di Diario de Jerez chiede a Carlos Ezpeleta se sia vero che i piloti si lamentano molto.
“Lo fanno quando devono, e giustamente. I piloti capiscono molto bene la posizione dell'organizzazione, di IRTA, FIM e Dorna. Sono comprensivi e sanno che tutti partner lavorano per rendere la MotoGP più grande possibile. Penso che si fidino di Dorna, abbiamo un ottimo rapporto con i piloti e abbiamo una grande ammirazione per loro, perché sono i protagonisti di questo sport”.
Negli ultimi anni si dice che la MotoGP si stia muovendo verso un modello simile a quello della F1. Ma si dice anche che la F1 cerca di imitare la competitività che esiste in MotoGP. Qual è la verità?
“Penso che tutti impariamo da tutti. È nostro dovere prestare attenzione ai diversi campionati del mondo e coglierne il meglio. Non so se la Formula 1 ha seguito l'esempio della MotoGP in poche o molte cose, ma riconosco che noi abbiamo seguito l'esempio della F1 in molti campi, da quando è stato creato il campionato MotoGP nel 1992. Il business ha altri aspetti, oltre allo sport”.
Per chiudere, senza Valentino, e con Marc Marquez in condizioni precarie, come immagina Carlos Ezpeleta il futuro della MotoGP?
“Valentino Rossi ha contribuito molto al mondiale, sicuramente più di chiunque altro: è stato ed è un riferimento assoluto per tutti gli amanti del motociclismo e nello sport in generale. Ma il mondiale vive e potrà crescere, Rossi continua con la sua squadra in MotoGP e Moto2, i tifosi di Valentino hanno ancora qualcuno per cui fare il tifo e ci sono pure altri piloti italiani che stanno arrivando, molto forti. Marc Marquez? E’ soprattutto un atleta incredibile e lo considero una grande persona. Per me è indiscutibile: è e continuerà a essere uno dei migliori piloti che abbiamo mai avuto nel campionato. Certo, con un Marc competitivo è un mondiale migliore e dunque speriamo che lui quest'anno possa lottare al vertice”.
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Marcus Antonius, Vezzano sul Crostolo (RE)Buonagiornata, anche il motociclismo, è in trasformazione lo dice la quarta rivoluzione industriale, non ci sarà più il motociclismo visto fino ad oggi, mi auguro di sbagliarmi, ma sarà un motociclismo triste per noi, eccitante per le nuove generazioni.
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luca!, Affile (RM)Toglieteglie er vino..